La crisi mette in ginocchio tre storiche emittenti televisive torinesi

Marco Trabucco su Repubblica

La crisi rischia di decimare le televisioni locali torinesi. Tre nomi storici come Telesubalpina, l’emittente della diocesi, Videogruppo e Telestudio hanno chiesto o stanno per chiedere lo stato di crisi e metteranno in cassa integrazione giornalisti e tecnici. Le difficoltà nascono da motivi diversi, ma segnalano un problema grave in un settore importante del mondo della comunicazione.

Le cattive notizie per Telesubalpina sono arrivate ai primi di gennaio quando l’arcivescovo Cesare Nosiglia ha convocato tecnici e redazione (12 persone ) annunciando che la proprietà dei Paolini di Milano (editori anche di Telenova) aveva deciso di chiudere a fine anno. Ieri è stato firmato un accordo che farà partire dal 1 febbraio la cassa integrazione a rotazione per tutti i lavoratori. La redazione torinese continuerà a produrre solo i Tg (obbligatori per legge). Le altre trasmissioni saranno le stesse di Telenova. La chiusura è dovuta a un rosso di 500 mila euro all’anno. Cifra non enorme, che però i milanesi giudicano non sopportabile. Telesubalpina per lungo tempo ha rinunciato alla pubblicità (per scelta del cardinal Severino Poletto), ma ultimamente si era affidata a un’agenzia milanese. Non è bastato, forse anche perché da Milano non si è mai deciso di investire sullo sviluppo della sede torinese. Monsignor Nosiglia nell’incontro con i dipendenti ha riconosciuto che senza Telesubalpina la diocesi è senza voce («non possiamo andare avanti solo con il Nostro Tempo ela Voce del Popolo» avrebbe detto). Anche perché le difficoltà non risparmiano i settimanali: uno dei due è a rischio chiusura. Venduta ai Paolini da Poletto in cerca di fondi per costruire la chiesa del Santo Volto, oggi Telesubalpina, costa ancora troppo per essere riacquistata. Resta la domanda: possibile che la Diocesi di Torino non sia in grado di trovare mezzo milione di euro l’anno per salvarla?  Leggi tutto “La crisi mette in ginocchio tre storiche emittenti televisive torinesi”

Il futuro della Rai e i problemi dell’editoria locale a palazzo Lascaris sabato 28 gennaio

Sabato 28 gennaio 2012, a partire dalle ore 10.00, presso la Sala Viglione, a Palazzo Lascaris, Via Alfieri, 15, a Torino, si svolgerà l’incontro pubblico “Il futuro della Rai e i problemi dell’editoria locale. Lo stato dell’informazione in Piemonte e i rischi per il pluralismo” organizzato dal Partito Democratico Piemonte e dal Gruppo Consiliare Regionale del PD.

Programma

  • Saluti Gianfranco MORGANDO (Segretario Regionale PD Piemonte) e Aldo RESCHIGNA (Presidente Gruppo Consiliare Regionale PD).
  • Introduzione On. Giorgio MERLO (Vice Presidente Commissione Vigilanza Rai).
  • Comunicazione Paolo GIROLA (Segretario Ordine Giornalisti Piemonte)
  • Tavola rotonda Don Corrado AVAGNINA (Delegato Interregionale Fisc – Federazione Italiana Settimanali Cattolici); Carlo ROGNONI (Presidente del Forum PD Riforma sistema radiotelevisivo); Giorgio SIMONELLI (Docente di giornalismo radiofonico e televisivo all’Università Cattolica di Milano); Stefano TALLIA (Vice Segretario Associazione Stampa Subalpina).
  • Intervento conclusivo: On. Paolo GENTILONI (Presidente Forum ICT del PD, membro Commissione di Vigilanza Rai)

Chiude la freepress City anche a Torino

Il comunicato della redazione

Dopo 11 anni dal suo debutto City chiude. La Rcs Mediagroup (Rizzoli Corriere della Sera), che possiede al 100% City Italia Spa, getta la spugna nel comparto free press.
Ci è stato comunicato che l’Editore ha deciso la sospensione, entro febbraio 2012, di tutte le pubblicazioni del quotidiano City attualmente diffuso in otto città: Milano, Torino, Bologna, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Bari.
Le ragioni addotte dalla Rcs sono di carattere economico legate al calo dei fatturati pubblicitari.
Per contrastare tale fenomeno nell’ultimo anno questo cdr e la redazione hanno responsabilmente accettato un doloroso piano di tagli, imposto dall’Azienda, che ha portato anche alla fuoriuscita di cinque redattori, con un impatto considerevole su un corpo redazionale che prima della cura dimagrante contava 24 unità.
Paradossalmente, malgrado un vistoso calo di investimenti, proprio nel 2011 il gradimento è ulteriormente cresciuto arrivando ad un totale 1.786.000 lettori, che ha fatto di City il sesto quotidiano più letto d’Italia.
In questi 11 anni di vita i giornalisti di City hanno fatto il loro lavoro con professionalità, competenza, passione e senso di responsabilità, in un percorso di crescita professionale tangibile come, ad esempio, il lavoro su più piattaforme.
Ora, quanto meno, ci aspettiamo e chiediamo con forza che la Rcs, primo gruppo editoriale italiano, si assuma le proprie responsabilità e tuteli il lavoro dei 19 giornalisti della redazione, dei collaboratori e dei poligrafici di City, con la piena ricollocazione di tutti i colleghi all’interno delle testate del gruppo.

Il sesso e il sito dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte

La situazione del sito dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte sta diventando sempre più inquietante. Collegandosi con www.odgpiemonte.it si ottiene un messaggio di errore: Welcome ! Site odgpiemonte.it just created. Real content coming soon.

Se però si cerca su Google ordine giornalisti piemonte ecco che viene visualizzato dal motore di ricerca principe.

Aggiornamento alle ore 23.00 del 24 gennaio 2012: sul sito dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte appare  il messaggio

Benvenuti sul sito dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte

Al fine di migliorare la qualità dei servizi offerti, stiamo migrando il sito dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte su una nuova piattaforma tecnologica.
Tale intervento ha richiesto purtroppo la temporanea indisponibilità del sito stesso, che sarà ripristinata al più presto.Ci scusiamo per l’eventuale disagio arrecato.

L’Ordine dei Giornalisti del Piemonte è sparito dal web

Questa mattina capita che per pagare l’annuale quota di iscrizione ci si colleghi con il sito dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte.

Per scoprire che il sito è sparito dalla rete

Evidentemente in Piemonte non sono così votati all’innovazione da aver dimenticato di rinnovare il nome di dominio …

Le voci della libertà

Lunedì 16 gennaio 2012 alle ore 18 presso il Circolo dei lettori di Torino si svolgerà una serata per ricordare Giuseppe Fava, Giancarlo Siani, Mauro Rostagno, Peppino Impastato, Maria Grazia Cutuli, Ilaria Alpi, Graziella De Palo, Mario Francese, Giovanni Spampinato, Walter Tobagi, Beppe Alfano, Carlo Casalegno e tutti quei giornalisti che hanno messo al servizio della loro professione la costante ricerca della verità senza compromessi e scontrandosi con i vari estremismi del nostro tempo.
Parteciperanno all’incontro Raffaella Fanelli cronista giudiziaria per il settimanale “Oggi” e “Sette” autrice del libro “Al di là di ogni ragionevole dubbio”; Maddalena Rostagno Figlia di Mauro Rostagno e autrice del libro “Il suono di una sola mano storia di mio padre Mauro Rostagno” e Marco Patruno autore del blog Generazione P e curatore dell’incontro. Modera Alessandra Perera responsabile news Telestudio Tv .

Ctzen il nuovo giornalismo da Catania

Anche a Catania parte un nuovo modo di fare giornalismo si chiama CTZen

Domenica mattina a Catania. Dieci ragazzi su un’apecar – la lapa, come la chiamano gli etnei – girano per la città. Dal centro alla periferia, passando per i luoghi chiave del capoluogo. Tra i passanti c’è chi saluta e chi manda baci, i turisti guardano curiosi. Questo succedeva due settimane fa. Nessuno poteva immaginare che quei dieci ragazzi erano in realtà dieci giovani giornalisti e che stavano girando lo spot di un quotidiano on line nato ieri: Ctzen, la nuova generazione di news made in Catania. Un nuovo giornale in una città complicata, dove i media principali si assomigliano tutti, perché in mano alla stessa persona. Una scommessa che, spiegano i redattori, «speriamo sia non solo nostra, ma di tutta la città. O almeno di quella parte di Catania che ha ancora voglia di rischiare di cambiare». Leggi tutto “Ctzen il nuovo giornalismo da Catania”