Benvenuto alla Voce del Tempo

E’ sempre bello vedere uscire, una nuova voce di libertà dell’informazione, in una regione come il Piemonte in cui si sta perdendo la cultura della informazione libera, indipendente e di buona qualità. Per questo diamo un caldissimo benvenuto alla Voce del Tempo che parte il 27 ottobre, il nuovo progetto online congiunto dei settimanali diocesani torinesi La Voce del Popolo e il Nostro Tempo. Dal primo gennaio 2015 la Voce del Popolo e il Nostro Tempo si fonderanno in una sola testata anche nella loro versione cartacea.

Il messaggio dell’Arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia per il nuovo sito della Voce del Tempo Leggi tutto “Benvenuto alla Voce del Tempo”

Una modesta proposta: rinviare di un anno l’Expo 2015 per evitare costi enormi e una possibile brutta figura

expo-2015Il sito di Dagospia lancia un’idea che potrebbe davvero essere un toccasana: rinviare di un anno l’Expo 2015 per evitare costi spropositati a fronte di un possibile grave flop.  L’idea è stata lanciata da un lettore del Corriere venerdì 3 ottobre nella pagina di Sergio Romano quando Romualdo Gianni  di Vimercate ha lanciato la sua proposta per l’Expo di Milano  di rinvio di un anno. Dagospia ha fatto proprio il suggerimento del lettore e lo ha rilanciato al popolo internauta. Allo stesso modo facciamo noi:

“Qualcuno si è chiesto quale sarebbe la spesa aggiuntiva se si annullasse l’Expo; nessuno però si è chiesto quanto si risparmierebbe se la posticipasse di un anno, con grande risparmio di soldi per lavori adesso pagati a dismisura. Leggi tutto “Una modesta proposta: rinviare di un anno l’Expo 2015 per evitare costi enormi e una possibile brutta figura”

Il roadshow del Fatto Quotidiano arriva a Torino il 6 ottobre

Cinque anni dopo la sua nascita, Il Fatto Quotidiano si appresta a una nuova sfida nello scenario dell’editoria italiana, affrontando un piano di sviluppo industriale che lo porterà alla quotazione in Borsa. I giornalisti della testata presentano l’iniziativa  alla comunità di lettori e amici in giro per l’Italia anche a Torino lunedì 6 ottobre 2014 al Teatro Nuovo in Corso Massimo D’Azeglio 17.

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Si è dimesso il direttore del Secolo XIX Umberto La Rocca

Primi effetti collaterali della fusione fra La Stampa e Secolo XIX: si è dimesso il direttore del Secolo Umberto La Rocca. Ai posteri l’ardua sentenza di capire e contestualizzare le ragioni della dimissioni. Dal saluto del direttore uscente.

Lascio la direzione del Secolo XIX, dopo cinque anni, con la consapevolezza e l’orgoglio di aver trasformato profondamente il giornale rafforzando la parte migliore della sua tradizione: quella di un giornalismo indipendente dal potere politico e dalle lobby economiche, curioso, anticonformista, capace di prendere posizioni chiare ma anche di ospitare sulle sue pagine un larghissimo ventaglio di opinioni diverse. Leggi tutto “Si è dimesso il direttore del Secolo XIX Umberto La Rocca”

La terra dei fuochi di Torino Nord fra degrado, discariche, veleni e violenza

JpegMarco Cariati, nel suo blog la terra dei Cachi ha scritto un approfondito post in cui analizza la Torino di cui pochi vogliono parlare, una città molto diversa dalla forzosa agiografia post Olimpica in cui centinaia di migliaia di torinesi vivono drammi quotidiani di degrado, violenza, inquinamento

Roghi tossici, rischio diossina, discariche a cielo aperto, campi nomadi abusivi, infrastrutture di collegamento tra quartieri periferici mai completate, opere utili come cattedrali nel deserto, spaccio e consumo di droghe come eroina e cocaina alla luce del sole e al chiaro di luna, prostituzione femminile e maschile, furti, scippi e rapine. Leggi tutto “La terra dei fuochi di Torino Nord fra degrado, discariche, veleni e violenza”

A Prato il 19 e 20 settembre l’edizione 2014 di Dig.it, il festival del giornalismo digitale in Italia

DIGITfbIl 19 e 20 settembre si svolge a Prato presso la nuova sede della Camera di Commercio l’edizione 2014 di Dig.It: l’ unica manifestazione interamente dedicata al giornalismo digitale.

Alle prime due edizioni di Dig.It hanno partecipato 800 giornalisti e 140 fra ospiti e relatori che hanno prodotto un traffico social di decine di migliaia di messaggi. Da Dig.It sono nate nuove iniziative come una convenzione delle Regione Toscana che ha assegnato 300mila Euro a 9 aziende editoriali toscane e il primo censimento dell’informazione toscana online. Leggi tutto “A Prato il 19 e 20 settembre l’edizione 2014 di Dig.it, il festival del giornalismo digitale in Italia”

Dal 4 agosto anche La Stampa costerà 1.5 euro in edicola

Utilizzando il periodo agostano in cui secondo i direttori e gli editori dei vecchi giornali di carta la gente è più distratta e si accorge di meno dei rincari in edicola, una lunga serie di testate cercano di sanare i loro sofferenti  bilanci. Tra questi anche La Stampa e il Secolo XIX che costeranno 1.5 euro in edicola.
Il digitale avanza … implacabile.

Nuova tornata di rincari dei quotidiani a partire da lunedì prossimo. Si parte con Repubblica e la Gazzetta dello Sport, che aumenteranno di 10 centesimi a 1,40 euro. Sempre dal 4 agosto sarà la volta della Stampa, che passa invece direttamente da 1,30 a 1,50 euro. Seguirà dopo una settimana il Secolo XIX, salendo di 20 centesimi a 1,50 euro, secondo quanto riportato da ItaliaOggi. Come alla fine di luglio 2013, anche quest’anno gli editori hanno scelto il periodo delle vacanze estive per ritoccare all’insù i prezzi delle loro testate e dare sollievo ai conti aziendali e, in particolare, ai ricavi diffusionali che soffrono di una costante moria di lettori. D’altronde, dal mercato pubblicitario non arrivano indicazioni chiare di ripresa. Secondo lo studio 2011-2014 della Fieg (Federazione italiani editori giornali) su dati Ads relativi a 59 testate, lo scorso gennaio le vendite di copie cartacee erano intorno ai 3,3 milioni, in discesa dell’11% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Lo stesso trend negativo si ritrova nella vendita delle inserzioni monitorate dall’Osservatorio Stampa Fcp, secondo cui i quotidiani vedono contrarsi del 10% il fatturato pubblicitario e del 7,9% il numero degli spazi riservati ai messaggi promozionali da gennaio a giugno 201

Una Vista su Torino: alla spiaggia sul Po ai Murazzi si parla del bene e del male di Torino

Giovedì 24 luglio al nuovo ArciPelago ai Murazzi di Torino alle 21.30 si svolgerà un dibattito dal titolo Vista su Torino: una serata per discutere le molte sfaccettature di Torino attraverso lo sguardo critico e affettuoso di tre suoi personaggi di questi ultimi anni. Torino è al contempo la città delle Olimpiadi e la città dell’antimafia, post-industriale e pirotecnica, di sinistra e governata dalle fondazioni. Intervengono: Matteo Negrin, musicista compositore e organizzatore d’eventi torinese; Maurizio Pagliassotti, autore di Chi comanda Torino, dove propone una lettura del sistema di governo; Luca Rastello, scrittore, giornalista e profondo conoscitore del mondo del sociale, il suo ultimo libro I buoni ha fatto discutere il non-profit torinese e non. Leggi tutto “Una Vista su Torino: alla spiaggia sul Po ai Murazzi si parla del bene e del male di Torino”

La rivolta in rete dei giornalisti contro il nuovo contratto di categoria

E’ partito alle 11 di questa mattina il tweetstorm organizzato da centinaia di giornalisti italiani contro la firma del nuovo contratto nazionale di categoria, che privilegia il passato che va a morire e non da risorse verso un futuro diverso, giovane, meritocratico  e digitale.

Leggete quello che scrivono i giornalisti in Rete e capirete


A Torino il convegno mondiale degli editori tradizionali che cercano di sopravvivere al digitale

Si svolge al Lingotto di  Torino dal 9 all’11 si svolge il World Newspaper Congress, il Congresso Mondiale di Wan-Ifra, l’organizzazione mondiale degli editori , la maggiore organizzazione mondiale di editori di giornali (tradizionali). Si tratta della sessantaseiesima edizione dell’incontro mondiale dei giornali insieme a World Editors Forum e World Advertising Forum a cui parteciperanno mille attori del settore dei media tradizionali che cercano di combattere una battaglia molto difficile contro i media nativi digitali. Il problema è che i vecchi media non riescono ad accettare che tutto e cambiato e che non possono sopravvivere media generalisti con costi enormi e stile da brontosauro in un mondo in cui occorre essere verticali ed agili ed in grado di rispondere al mercato in perenne movimento.

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