L’infezione da Candida: conoscerla, curarla

Soffrite di stanchezza? Siete facilmente irritabili? Il vostro umore è soggetto a sbalzi e  alterazioni? Soffrite di allergie, intolleranze alimentari, rallentamento della digestione, cistiti,  disturbi intestinali, gonfiore addominale? Potreste essere affetti da una candidosi. La candidosi è un’infezione micotica provocata dalla presenza nell’organismo di un fungo appartenente alla famiglia delle Moniliales: la Candida, un ceppo  presente nel nostro corpo praticamente da sempre, benché solitamente in piccole quantità. In condizioni normali, la Candida è benefica e svolge un ruolo importante nella digestione degli zuccheri, oltre a eliminare materia organica morta. L’infezione si sviluppa quando la quantità di lieviti è troppo alta e comincia a prendere il sopravvento. La Candida colpisce generalmente le zone più umide del corpo, che per loro natura si presentano favorevoli alla sua proliferazione, come le mucose, la pelle, la bocca e l’apparato genitale femminile, ma anche l’intestino: questo fa capire molte cose attorno al meccanismo di propagazione di questo fungo e ai danni che è in grado di arrecare. All’origine dell’infezione c’è quasi sempre la rottura del delicato equilibrio della flora vaginale, composta da diversi abitanti, batteri e funghi che convivono in armonia e hanno il compito di mantenere l’acidità vaginale, indicata con la sigla pH, a un livello ottimale (pH 4,5). Un pH alterato fa saltare questo delicato gioco di pesi e contrappesi, la Candida ha quindi la meglio, la sua moltiplicazione non ha più freni e il fungo può proliferare a dismisura. Quando il sistema immunitario è debole  la candida attraversa la mucosa intestinale fino ad arrivare al flusso sanguigno, dove libera le proprie tossine che vengono assorbite dall’organismo. Le infezioni da Candida, dette candidosi, sono emerse negli ultimi decenni come un rilevante problema sanitario. Uno studio eseguito dall’Università di Padova, dimostra come, negli ultimi dieci anni, le infezioni da candida siano aumentate dell’80% circa. Ci sono anche fattori ambientali che spesso portano al fiorire della Candida quali aumento dei livelli di pH, troppo calore/umidità nella regione vaginale, allergie, alto livello di zuccheri nel sangue, cambi ormonali. La vaginite da Candida è una delle infezioni più comuni e colpisce almeno una volta il 50-75% delle donne. Nel 4-8% dei casi, diventa addirittura cronicaedifficilmente trattabile con i comuniantimicotici, che anzi ne favoriscono l’emigrazione in altri luoghi. Ci sono differenti modi per prevenire l’eliminazione di questi batteri creando, al tempo stesso, un ambiente in cui sarà difficile che i lieviti crescano. La medicina non convenzionale, si serve di un triplo attacco, utilizzando diversi prodotti estratti dalle erbe come aglio, acido caprilico, cioè un estratto del cocco, succo di aloe vera, liquirizia, idraste e echinacea. Contemporaneamente si preoccupa di ricostituire la flora intestinale servendosi di ceppi batterici di provata vitalità per creare nuove colonie di L. Acidophilus e Bifidobacteria, che sono i naturali elementi di controllo dell’attività della Candida, e che normalmente vengono danneggiati non appena si usano dei farmaci steroidi o antibiotici. In aggiunta si consiglia una dieta a basso contenuto di zuccheri e ricca di carboidrati integrali e di derivati del latte biologicamente attivi: gli yogurt. Questi metodi in genere sono molto efficaci, ma possono necessitare da 6 mesi ad alcuni anni per riportare a valori normali la presenza della Candida. L’alcol dev’essere evitato totalmente perché, allo stesso modo dello zucchero, viene metabolizzato dal corpo e fornisce sostanze utili per la crescita della Candida. È importante che la dieta sia a basso contenuto di zuccheri perché facilita la fermentazione, che a sua volta favorisce l’attività dei miceti. Alcuni pazienti devono essere pronti ad abbandonare, almeno per alcuni mesi, tutti i cibi contenenti lieviti o muffe, compresi i formaggi azzurri, la frutta secca e gli insaccati perché il corpo potrebbe essere diventato sensibile ai fermenti o ai loro derivati.

Consigli  importanti per la candida Masticare bene, mangiare lentamente, cercate di non bere molto durante i pasti. Fare tre pasti leggeri al giorno e, se possibile, altri due piccoli spuntini privi di zuccheri e non troppo nutrienti. Includere nella dieta, quanto più è possibile, zenzero, cinnamomo, aglio e altre erbe aromatiche come per esempio l’origano; sono tutte fungicide e aiutano la digestione. Evitare gli zuccheri raffinati e, per le prime settimane, anche la frutta troppo dolce come melone e uva. Eliminare i formaggi stagionati, la frutta secca e ogni cibo che sia derivato o contenga del lievito. E’ bene scegliere alimenti biologici, cibi sani, genuini, poco raffinati e non prodotti preconfezionati o industriali. La caffeina contenuta nel caffè, tè, cioccolato, cola, deve essere bandita, perché produce un inopportuno rilascio di zucchero proprio nelle zone colpite dalla micosi. Evitare l’alcool. Se possibile, rinunciare a tutti i cibi a base di lievito,  pane compreso, assieme a tutto   ciò che ne viene a contatto durante la preparazione o contenga delle muffe. Nelle prime settimane di un simile programma, mentre si verifica “la caduta” della  Candidosi ci si può sentire un po’ stanchi, ma in seguito si avrà un miglioramento decisivo. Per eliminare questi sintomi particolarmente fastidiosi e duraturi è importante aggiungere alla dieta anche una certa quantità di probiotici così da poter riequilibrare la flora intestinale.

di Rita Marchetti (P.H.D. Nutrition – Roma)