Un paradiso per gli amanti della natura e per gli appassionati di avvistamento di uccelli. Il regno incontrastato di un’incredibile varietà di avifauna, ma anche di animali in via di estinzione. Siamo in Africa, in Etiopia, nel cosiddetto Corno. Qui, in questo Paese così povero, disastrato e così ricco di natura lussureggiante, si alzano in cielo ogni giorno migliaia di specie ornitologiche, molte delle quali endemiche. Diversamente da molti altri Paesi africani, l’Etiopia non ospita branchi di elefanti, giraffe o rinoceronti, ma è comunque sede di numerosi mammiferi, oltre 200 specie, altrettanti rettili, 148 varietà di pesci, una sessantina di anfibi. Senza contare l’avifauna che, secondo l’ultimo censimento, vanta, in totale, 960 specie di esemplari. Un paradiso per il birdwatching, gli ornitologi e i semplici appassionati. La varietà dell’avifauna locale, infatti, è incredibile. Lascia senza fiato trovarsi, all’improvviso un bucero d’Abissinia con il suo piumaggio scuro, il becco parzialmente bianco davanti agli occhi. E quando si appoggia su un ramo, a causa del suo peso, lo fa letteralmente dondolare. Il suo richiamo, forte e vibrante, si avverte anche a notevole distanza. Sembra un piccolo squarcio nell’aria. Leggi tutto “Birdwatching nel Corno d’Africa”
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Quasi 100 candeline per il Parco Gran Paradiso voluto dal re per salvare gli stambecchi
Quasi 100 anni e non sentirli. E’ il vicino traguardo del Parco Nazionale Gran Paradiso che, quest’anno compie 91 anni: 1922-2013. Un ambiente unico, selvaggio e ricco di biodiversità, conosciuto a livello nazionale e internazionale, il Parco è la prima area del genere in Italia che si distingue dalle altre anche dal punto di vista scientifico e della conservazione.
LA STORIA. Il Parco nasce per il bene dello stambecco. Letteralmente. Nel 1856 re Vittorio Emanuele II, amante di questo territorio, aveva dichiarato riserva reale di caccia le montagne, oggi parte del Parco, per preservare dall’estinzione lo stambecco, animale simbolo locale, il cui numero di esemplari, in quegli anni si era notevolmente ridotto a causa della caccia indiscriminata, data dalla bontà delle sue carni e dalla credenza che, alcune di esse fossero medicamentose. Nel 1919, la monarchia sabauda decise di regalare allo Stato italiano i 2100 ettari della sua riserva, a patto che diventasse un parco nazionale e così, il 3 dicembre 1922 fu istituito il primo parco nazionale italiano, quello del Gran Paradiso. E oggi, se si è fortunati, si possono ancora vedere gli stambecchi. Leggi tutto “Quasi 100 candeline per il Parco Gran Paradiso voluto dal re per salvare gli stambecchi”