Erano quasi estinte, ma ora sorvolano indisturbate i cieli della Sicilia. Sono tornate le cicogne in Italia e sono tornate in grande stile. 70 coppie di uccelli bianchi hanno scelto l’isola italiana come loro casa e il numero rappresenta un vero e proprio record per il Bel paese dove le prime due coppie si sono fatte vive 20 anni fa, dopo oltre 500 di assenza. Insomma, un ben tornate a casa. Se, in passato era molto raro vederle, oggi le cicogne sono sempre più numerose in Italia. Le prime hanno fatto capolino in Piemonte dove nel cuneese, a Racconigi, esiste il primo centro di riproduzione della specie, voluto da Bruno Vaschetti, ornitologo dell’associazione Cicogne e Anatidi che, poco alla volta le ha portate dall’est europeo. Il centro opera dal 1985 e si occupa della reintroduzione della cicogna bianca, estinta dall’Italia come nidificante dal Settecento. Leggi tutto “Tornano le cicogne bianche in Italia. In Sicilia nidificano oltre 70 coppie”
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Cane-procione avvistato in Trentino. Specie aliena in Italia
Non abbaia, non è ancora stato addomesticato, almeno in Italia, sembra un cane, ma anche un procione, è docile e onnivoro? Che animale è? Se non conoscete la risposta non temete, non siete i soli. E’ una specie aliena al nostro territorio ma che, negli ultimi anni, lo sta popolando, ambientandosi bene soprattutto nel Nord Est. Si tratta del cane-procione.
Ebbene si. Una via di mezzo tra uno e l’altro. Avvistato, prima in Friuli Venezia Giulia dove l’università di Udine ha condotto uno studio su questa specie riuscendo anche a fotografare degli esemplari, poi in Trentino, proprio in questi ultimi giorni. Il cane procione sta cambiando la fauna del Bel Paese. Leggi tutto “Cane-procione avvistato in Trentino. Specie aliena in Italia”
Sindaci d’Italia proprietari dei cani abbandonati nei loro Comuni
Un cane abbandonato e randagio in un determinato Comune è di proprietà del sindaco di quel Comune. La legge 281/91 per la tutela e il benessere animale, contenuta nella L.R. 16/2006 e nel successivo Regolamento di attuazione, stabilisce che il sindaco è tenuto a garantire il benessere dell’animale accalappiato nel suo Comune. Il primo cittadino, quindi DEVE tutelare il cane in qualche modo, anche affidandolo ad una struttura di accoglienza, ad un canile convenzionato accertandosi delle condizioni in cui versi il canile stesso.
Pena, nel caso non lo faccia, la possibile imputazione penale per omissione di atti d’ufficio e maltrattamento. Detto questo, Chiliamacisegua, neo associazione di volontari animalisti, suportata da avvocati civilisti e penalisti, ha recentemente chiesto ai sindaci del Bel Paese l’applicazione di tale legge a cui nessun primo cittadino deve sfuggire. Leggi tutto “Sindaci d’Italia proprietari dei cani abbandonati nei loro Comuni”