Oltre 30 giorni in un canile, dietro le sbarre proprio come un cane randagio. E’ l’intenzione di Sean Le Vegan, web designer inglese e animalista che, per sensibilizzare l’opinione pubblica, sia sul problema abbandono, sia sulla situazione e sulla vita degli animali nei canili e rifugi di qualsivoglia Paese, ha deciso di trascorrere 35 giorni della sua esistenza in un box del canile curato dalla storica associazione no profit Manchester Dogs Home. Tutto a partire dal prossimo 5 ottobre. La struttura, fondata 100 anni fa, si occupa di circa 4mila cani ogni anno e 35 giorni è il tempo medio di soggiorno di un cucciolo. Il volontario sostiene di voler “mostrare alle persone come vivono davvero i randagi attraverso un’esperienza sulla mia pelle“. Cercherà di comportarsi proprio come un cane, imitandone lo stato d’animo e le reazioni all’ingresso in canile, quindi si priverà del cibo per i primi giorni, si limiterà ad assumere solo acqua e si rannicchierà in qualche angolo della gabbia con l’unico conforto di una coperta. Una sola ora al giorno di passeggiata. Unica diffrenza rispetto ai quadrupedi che si concederà sarà l’uso del bagno. Tutto sarà filmato, con telecamere a circuito chiuso, e documentato per rappresentare un precedente. Gli interessati potranno abbonarsi per vedere il filmato donando cinque sterline (circa 6 euro) al canile. Naturalmente, Le Vegan racconterà la sua singolare esperienza anche sulla sua pagina personale Facebook.