Giada De Laurentis, la cuoca italiana più nota negli Stati Uniti, sceglie Oilalà come olio che rappresenta la cucina mediterranea nel mondo Barletta, 9 novembre 2022 – L’influente chef italiana Giada De Laurentiis ha inserito l’olio extravergine d’oliva pugliese Oilalà tra i suoi must have in cucina
L’olivicoltura italiana è un’eccellenza simbolo del Paese, l’olio d’oliva è unito ad un sensibile raccolta di valori del patrionio del territorio, un “tesoro” che negli ultimi anni è sato sempre più riconosciuto dai consumatori, le grandi potenzialità che contiene al livello nutrizionale sono importantissime, è altamente energetico e privo di colesterolo, tanto da renderlo uno degli ingredienti più utilizzati sulle tavole degli italiani, ha origini antichissime che risalgono agli inizi delle prime civiltà, testimoniandone l’utilizzo dell’olio al 4000 a.C
La produzione mondiale di olio di oliva è concentrata nel bacino del Mediterraneo è, in particolare in Spagna e Italia, Toscana, Liguria, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania Puglia, Calabria, Sicilia sono fra le principali produttrici di olio ma ogni regione può vantare la sua eccellenza con dei prodotti caratterizzati da un profondo legame con il proprio territorio.
Oggi vi parliamo di un olio pugliesse per eccellenza, scelto dalla famosa Giada De Laurentiis è principalmente conosciuta negli Stati Uniti, anche se la chef italiana ha ancora un legame molto importante con la sua terra d’origine. Oltre a cucinare ricette italiane, Giada De Laurentiis è impegnata da diversi anni nella diffusione della cultura gastronomica del Bel Paese negli States.
La lista di essenziali in cucina, uscita per un articolo di CNN Underscored, cita l’olio extravergine di oliva, monocultivar Coratina di Oilalà come ingrediente irrinunciabile, tessendone le lodi per le spiccate qualità sensoriali e il forte legame con il territorio in cui è prodotto. Oilalà
Siamo onorati di rappresentare il made in Italy di qualità in una nazione come gli Stati Uniti, Spiros Borraccino, founder e proprietario di Oilalà a seguito della pubblicazione dell’articolo di Mara Reinstein su CNN Underscored.