Sposarsi In Sicilia: La Plage Resort Wedding Awards 2020

Il primo passo nell’organizzazione di un matrimonio è scegliere la location, il luogo dove si terrà il ricevimento (o persino la cerimonia). Una scelta impegnativa perché vanno tenute in considerazione tantissimi dettagli. La favola tutta italiana esiste, le bellezze che ci portiamo a spasso per il Bel Paese sono molteplici immagini che lasciano nel cuore un tuffo perenne. Oggi vi parliamo della mia terra perché è qui che tanti si vengono pronunciati, mi rendo conto che sposarsi in Sicilia è uno dei sogni di tante coppie provenienti dal tutto il mondo.

 

Gli usi e i costumi dell’isola conservano le tradizioni antiche, cultura e tanta arte che ispira ogni anima, la bellezza degli abiti ricercati, i silenzi scelti di chi incontri, e i sorrisi aperti, giocano un ruolo importante nella scelta di sposarsi a Taormina.

 

 

 

Taormina è famosa in tutto il mondo, sia per le sue bellezze paesaggistiche, per i suoi panorami, per i suoi colori, il mare turchese, ma anche per la sua fama come luogo dei desideri per celebrare un matrimonio, il “mito del si per sempre”, e per la sua irrefrenabile “dolce vita”.

Se siete alla ricerca a Taormina di un posto di una bellezza soave, dove la tradizione si fonde con il fashion style la Plage Resort è il posto giusto, una delle mete più glamour della Sicilia, che regala panorami mozzafiato e tramonti romanticissimi.

 

 

 

Il resort è adagiato sul mare, nella suggestiva cornice della riserva naturale dell’Isola Bella, gode di una posizione unica e vista mozzafiato, i bungalow dotati di  giardino ospitano le camere che sono state progettate per avere un impatto minimo sulla natura circostante della Riserva Naturale di Isola Bella e sono arredati in stile contemporaneo con tutti i comfort per gli ospiti, e certamente per accogliere i futuri sposi.

 

 

Duomo Di Taormina

 

 

 

La scelta della chiesa

Se scegliete la cerimonia religiosa sarà uno dei momenti più solenni, bisognerà quindi celebrarla in un posto speciale. Ecco il nostro suggerimento della chiesa giusta per le vostre nozze a Taormina. La Basilica Cattedrale – Parrocchia San Nicolò di Bari. Si trova nella centralissima Piazza Duomo di Taormina Taormina

 

 

Chef Simone Strano

 

Lo Chef

Simone Strano Executive chef. (Chef della Nazionale Cuochi Italiani e fondatore della scuola di cucina Chef con la Coppola.)

Intraprendente e giramondo. Un vulcano di energia al quale non è possibile resistere. È la forza motrice del gruppo.

Ama la condivisione e la “colleganza” perché è così che non si smette mai di imparare. Sempre rispettoso nel lavoro il suo motto è “Fatta salva la gerarchia, è fondamentale la sinergia“. Per i “fantastici quattro” basta solo uno sguardo!  

La sua materia prima: ogni prodotto della terra appena colto. Per Simone successo professionale vuol dire acquisire la migliore competenza nel proprio settore. Il percorso è lineare: si inizia dalle basi, anche dall’ignoranza, poi l’intraprendenza, il coraggio, e ancora il sacrificio, lo studio, la passione. Il suo grazie più grande? È per i suoi genitori.

 

Pasta di Mandorle

 

Taormina è uno dei borghi di maggior rilievo della regione siciliana, Taormina è stata una delle principali destinazioni turistiche dal XIX secolo in Europa.

Il giorno del matrimonio rappresenta il coronamento di un sogno per i futuri sposi che desiderano che sia tutto perfetto, qualunque forma scegliate, la location resterà uno dei più bei ricordi della vostro matrimonio

 

Per informazioni e prenotazioni: La Plage Resort, www.laplageresort.com

Via Nazionale 107a, 98039 Isola Bella, Taormina (ME)

Tel. (+39)0942 626095 – Fax: (+39)0942 626097

[email protected]

La Locanda Don Serafino: Gourmet Effect

La Sicilia è una terra fertile e ricca di sole, in cui arte e tradizioni si intrecciano. La cultura a tavola è radicata nelle mille sfumature di materie prime, la gente è fortemente legata ai sapori dando vita così nel susseguirsi dei secoli ad un panorama enogastronomico unico al mondo.

Tinte forti che evocano nella mente sapori lontani, tra passato presente e futuro. Tutto ha un significato, un linguaggio che ci rimanda alle radici della tradizione, e non è difficile capire perché è una terra amata per la sua capacità di essere semplicemente sincera.

Ricollegandosi al suo maestoso passato, abbiamo certamente come realtà una filiera gastronomica che oggi conquista i palati più raffinati, senza escludere i suoi sapori pungenti, allora viene naturale pensare ad una fusione con l’innovazione gourmet che permette agli chef di creare pietanze perfette, senza saturare la materia prima che è alla base, il perno portante del piatto. La semplicità rasenta la perfezione, quindi l’estro di uno chef è esaltare non elaborare.

 

Ragusa Ibla

Nella cornice barocca di una delle città più belle dell’entroterra, sorge “La Locanda Don Serafino”, guidata dallo chef siciliano Vicenzo Candiano, un luogo evocativo situato all’interno di un vecchio granaio scavato nella roccia dell’adiacente chiesa dei Miracoli. Varcando la porta si viene catapultati in un’atmosfera raffinata dai toni caldi e dalle luci accoglienti, la location è singolare, si è circondati letteralmente dalla pietra calcarea con le sue sfumature quasi corvine, difficile trovare un luogo simile.

 

Se l’eleganza è di casa, la stella Michelin che brilla per esaltare la cucina è l’esempio della tipicità dei piatti di Candiano. La parola amore esiste in cucina, così come ogni passione che muove la creazione, la ricerca, l’inclusione, proiettata nella semplicità che ne danno un valore aggiunto.

Abbiamo deciso di provare il menù degustazione Gran Chef per avere un quadro completo, così attraverso sperimentazione e radici abbiamo completato un’esperienza sensoriale del tutto avvolgente.

 

 

Carmelo Di Pasquale il talentuoso Sommelier, ci racconta le antiche maestrie e le storie singolari di note casate vinicole, non dimenticandosi mai il connubio fra cibo e vino. La cantina rasenta una ricerca quasi maniacale degna di una corte reale, più di mille etichette tra le più importanti di tutto il mondo, tra cui anche alcuni Champagne pregiati, complice qui uno dei titolari Giuseppe La Rosa, con la sua proverbiale passione.

 

 

 

I piatti più incisivi a nostro dire; Ostrica con sorbetto di mele e Calvados (abbinamento preciso), spaghetti freschi neri con ricci, ricotta e seppia. Essendo una ricci addicted ero già conquistata in partenza, ma l’assaggio vale 100 punti. Ala di razza arrosto, e peperoni in salsa di pane alla marinara e cavolo rapa ripassato, qui la ricerca di chi la sa lunga è conclamata, in quale altro ristorante avete provato questa pietanza? Io onestamente la razza non l’avevo mai assaggiata, molto poco usuale in cucina. Qui bravo doppiamente. Il sapore? Delicato con sfumature e consistenze ricche.

 

 

 

 

 

La pasticceria è audace e godereccia, come d’altronde ci si aspetta in Sicilia, tutta la linea viene supervisionata da Candiano, la Pesca Bellini rimane un grande signature della pasticceria, un gioco di consistenze tra pesche fresche, mousse di pesche e gelo di pesche con biscotti alla lavanda.

 

 

 

Pregi

    La location, sicuramente unica nel suo genere.

    Una cucina che convince senza forzature.

    Una carta dei vini che stupisce.

    Servizio attento e professionale a cura di Gabriele Meli.

Difetti

Il ristorante non è comodissimo da raggiungere a piedi, sopratutto se calzate un bel tacco dodici, vi

consiglio caldamente di recarvi in auto.

 

Locanda Don Serafino

Via Avvocato Giovanni Ottaviano, 13. Ragusa Ibla (Ragusa)

Tel. +39 0932 248778

[email protected]

 

La Ciau Restaurant Una Perla In Più Nelle Langhe Stellate Dell’alta Cucina

Nelle Langhe c’è un’eccellenza dove brilla una stella Michelin, grazie alla cucina di Maurilio Garola, fondatore della Ciau Restaurant a Tornavento, un’esperienza esclusiva in un luogo unico nel suo genere, panorama mozzafiato a perdita d’occhio sui vigneti delle Langhe, dove le Alpi si snodano incoronate da una moltitudine di scenari.

L’occhio trova sempre la sua parte in questa straordinaria location, un insieme che unisce e mette in prospettiva la bellezza del territorio patrimonio dell’umanità, e la cultura enogastronomica di una cucina selezionata dai grandi prodotti del territorio.

Chilometro zero e materie prime selezionatissime, la carne la fa da padrona regina di una filiera nota in tutto il mondo, ma anche il pesce e tutti gli altri prodotti sono rigorosamente piemontesi.

La location offre quattro belle camere anch’esse eleganti, curate e molto intime per offrire alla clientela la possibilità di godere più a lungo di questa Maison di alta cucina.

 

Il ristorante si presenta in tutta la sua raffinatezza, punto forte la terrazza con giardino per consumare un aperitivo in compagnia di un panorama mozzafiato. Il meraviglioso spazio esterno contribuisce a fare di questo ristorante un vero Relais per palati affini.

La Cantina de La Ciau del Tornavento è classificata tra le 88 più grandi del mondo con la prerogativa singolare di essere creata per il 70% da vini italiani. Soltanto di Barolo ci sono circa 1000 referenze. Il Sommelier Luca Ronchail è il curatore di tante meraviglie enologiche.

 

Un’altra chicca gastronomica è la stagionatura di salumi e formaggi, menzioniamo la Toma d’ la paja, la Robiola di Roccaverano, la Robiola di pecora, la Toma di Murazzano (di pecora), il Bra “ciuch” (stagionato sotto le vinacce di Barbera), il Gorgonzola dolce di Novara, la Toma Valdese, il Taleggio, la Toma di latte vaccino stagionata nelle spezie.

 

 

Due spazi dedicate alle cucine, quello per la pasticceria è separato dalla zona principale. A condurre l’orchestra insieme a Maurilio Garola c’è Marco Lombardo, e uno staff preciso e d efficiente. In sala troviamo Nadia Benech compagna di Garola, e perfetta padrona di casa.

Tra le tante lusinghe gastronomiche in tavola alla Ciau ci sono le frattaglie, tipiche ricette culturali del territorio, che sono identità culinarie del Piemonte, come il tartufo.

Questo luogo racconta in pieno la filosofia e lo stile di questo territorio, insieme alle sue produzioni enologiche, creando così un filo conduttore che avvicina sempre più un pubblico attento ed esigente proveniente da ogni parte del mondo, perché gli appassionati dell’alta cucina sono l’anello che completa gli amanti dei vini, e viceversa.

 

 

 

RISTORANTE LA CIAU DEL TORNAVENTO

 

Ristorante La Ciau del Tornavento

Piazza Baracco, 7

12050 Treiso (CN)

Tel. 0173.638333

http://www.laciaudeltornavento.it

 

I Borghi Più Belli Del Piemonte Da Visitare

Natura, enogastronomia, e paesaggi pittoreschi, queste sono sole alcune delle tante qualità dei borghi più belli d’Italia immersi nei luoghi più fiabeschi e suggestivi del Piemonte. I borghi piemontesi sono mete perfette per trascorre un weekend o una vacanza itinerante a contatto con la natura e alla scoperta delle lussureggianti bellezze italiane senza eguali.

 

Nella nostra selezione dei borghi piemontesi, non poteva mancare l’isola di Orta San Giulio, incastonata fra scorci unici fuori dal tempo, e i più romantici specchi d’acqua, vi donerà emozioni che difficilmente potete dimenticare. Non a caso è chiamata; “il paese dipinto”. Resa ancor più famosa da Tornatore che la scelse per girare il film Le Corrispondenze.

Isola-san-giulio-lago-d-orta

 

Per chi è attratto dalla storia l’esperienza da non perdere è il borgo medievale di Ricetto di Candelo, vanta il riconoscimento tra i meglio conservati d’Europa. Come non menzionare il castello che domina Costigliole d’Asti e i suoi vasti filari di vigneti.

 

Ricetto di Candelo
Ricetto di Candelo

Vogogna uno splendido paesaggio verticale di montagna che culmina nel Monte Rosa (4637 m.) fa da corona al Parco e alla Val d’Ossola. E’ Circondato da antiche fortificazioni militari, il centro storico è un intreccio di vicoli ciottolati, case in pietra e atmosfere di altri tempi. Visitate il gotico Palazzo Pretorio, i resti della Rocca, risalenti al V secolo, e il Castello Visconteo con la sua torre rotonda carica di storia.

 

Vogogna-Borghi Piemontesi

Nelle colline del Monferrato tra la provincia di Cuneo, sorge Neive, un borgo medievale di una bellezza incontrastata, strette viuzze e palazzi dalle tegole rosse addossate l’uno a l’altro. Antiche testimonianze del passato si mostrano imponenti, come la Torre dell’orologio, ultima testimonianza dell’antico castello, la barocca Arcinconfraternita di San Michele con il prezioso portale ligneo, la Casa Cotto con i suoi pregevoli soffitti e caminetti del XIII secolo. Inoltre la cittadina è rinomata per l’ottima produzione di vini D.O.C. e D.O.C.G.

 

Neive

Chianale ed è subito fiaba, c’è il bosco dei cimbri più grande d‘Europa, i larici riposano nella neve accanto a case riscaldate dai camini nel periodo invernale. Sorge in una frazione del comune di Pontechianale in provincia di Cuneo situato a 1.800 metri di altezza. Qui potrete assaggiare dell’ottimo formaggio locale d’alpeggio e, se vi fermate per un pasto caldo, fatevi servire les ravioles, gnocchi di patate con formaggio e con burro fuso.

 

Chianale
Chianale

 

Il Piemonte è una regione da ammirare, una terra da assaporare negli aromi intensi dei suoi vini, nei sapori forti dei suoi piatti dove regna l’opulenza, in ogni cambio di stagioni.
Barolo, Barbaresco, Dolcetto, Nebbiolo, Arneis, Moscato, sono vigneti che sanno donare l’anima di un vino.

La Griglia di Varrone: Scoprila a Pietrasanta New Openig

La griglia di VARRONE se vivi a Milano non puoi non conoscerla, è una istituzione in fattore carne, la Ferrari delle griglie, quella della tradizione di Massimo Minutelli si contraddistingue sempre, in primis per la materia prima, stessa formula, stesso nome e gli strumenti giusti.

Un volto tre griglie, Massimo Minutelli triplica la Griglia di Varrone a Pietrasanta come le sue gemelle di Milano e Lucca, il menù prevede delle proposte uniche del panorama carnivoro italiano.
Doppia sfida quindi, alla Corte Lotti, una realtà perfetta per rispettare le regole del momento, quelle scritte e quelle del buonsenso, che spinge i ristoratori a cercare soluzioni in grado di rendere non solo sicura ma anche serena l’esperienza dei clienti.

 

Varrone – Massimo Minutelli

Pietrasanta è partita il 12 giugno sotto la guida del suo patron in persona, il suo QUID è quel mix di fantasia, ricerca e creatività che gli ha permesso di arrivare a livelli molto alti, equilibrio perfetto per far decollare un ristorante, che certamente alza la media dei ristoranti carnivori italiani.
A dirigere il ristorante milanese, aperto per il momento solo a cena e chiuso la domenica, è sempre Tony Melillo, braccio destro di Massimo, volto di via Tocqueville e garanzia di un’accoglienza impeccabile.
I piatti iconici, ovvero quello che più hanno letteralmente conquistato le papille gustative dei moltissimi clienti, ecco le famosissime:

Gran sushi: nighiri e uramaki di diverse razze bovine
Pluma di joselito; midollo di bue con pane caldo
Wagyu e Fassona Piemontese
Gran crudo (10 piccole tartare di razza bovina Piemontese)
Pastrami di puro Black Angus nel pan de cristal;
Black Angus Usa Prime e la Rubia Gallega

 

Ma non c’è articolo, frase ben descritta e foto che possa raccontare al meglio Le Griglie di Varone. Per capirlo bisogna andarci. Tanti applausi è visita obbligatoria.

 

La Griglia di Varrone, Pietrasanta
Via Oberdan (ingresso da Corte Lotti)
Pietrasanta (LU)
Per prenotare 347 531 2804

Turismo, Viaggi e Vacanze Dopo Il Covid: Val D’orcia Toscana

La paura del virus non ha fermato la voglia di viaggiare e ritornare nuovamente alla normalità, Toscana, Sardegna e Sicilia rimangono una delle mete più ambite in queste vacanze d’estate 2020 dopo circa tre mesi di lockdown a causa dell’emergenza sanitaria.

Tutte le Regioni si sono attrezzate per rilanciare il turismo, sostenendo le bellissime realtà italiane.
Se state fantasticando sul dove trascorrere le vacanze quest’anno, e la vostra meta è la Toscana abbiamo avuto l’occasione di soggiornare e scoprire l’Albergo Posta Marcucci, a Bagno Vignoni in Val d’Orcia, immerso nella natura a 360°. Il Borgo di Bagno Vignoni è un territorio ricco di meraviglie, siamo nel Terre di Siena tra il parco della Val d’Orcia, patrimonio dell’Unesco, Bagno Vignoni è noto in tutto il mondo come meta dei turisti in cerca di una vacanza benessere unica nel suo genere.

Le proprietà terapeutiche delle acque di Bagno Vignoni furono scoperte dapprima dagli Etruschi, e poi dai Romani, da sempre amanti delle terme. Questa località fin dai tempi antichi fu frequentata da personaggi illustri, tra loro citiamo Lorenzo de’ Medici, Caterina da Siena, Papa Pio II e altri personaggi che la sceglievano come sede di villeggiatura e riposo.

Dal 5 giugno il Posta Marcucci ha riapre le sue porte, finestre, giardino, Chiosco e veranda all’approssimarsi di una stagione che non vuole essere solo bella ma serena, gratificante e goduriosa.
Le piscine di acqua termale, la Spa per rigenerarsi, le camere tutte rinnovate, le delizie enogastronomiche, il clima di ospitalità diffusa fanno del Posta Marcucci non un semplice albergo, quanto una dimensione in cui sentirsi parte di una natura a dir poco prodigiosa.

 

 

Le proposte per i mesi di giugno e luglio sono un invito senza precedenti, si basa su due giorni, o meglio, due notti in camera Classica per due persone, in cui nulla è lasciato al caso. Basta scegliere quando arrivare. Posta Marcucci:
• 2 pranzi salutari al Chiosco, il piccolo luogo di ristoro immerso nel giardino termale del Posta Marcucci, con bevande selezionate,
• 2 aperitivi al Bar Verde, un luogo dove vinili e cocktail di ricerca si mixano,
• 2 cene á la carte al Ristorante con vista, con bevande abbinate
• un massaggio da 25 minuti nella Spa termale a persona.

 

 

Posta Marcucci regala un atmosfera intima, gli ospiti potranno godere di uno spazio a loro riservato, nel magnifico giardino che circonda le piscine termali per tutta la durata del soggiorno. Da Bagno Vignoni inoltre è facile raggiungere diverse località molto belle come Chianciano Terme, Montalcino molto famosa per il vino Brunello, Monte Amiata e Pienza. Tanti anche i piatti tipici del senese conosciuti in tutto il mondo. Menzioniamo il Brunello e il Chianti, il vin santo ottimo con i cantuccini senesi, e ancora i tanti salumi tipici della zona come ad esempio il salame di cinghiale o il pecorino di Pienza, una vera bontà.

 

 

Albergo Posta Marcucci, a Bagno Vignoni in Val d’Orcia

https://www.postamarcucci.it/ 

 

Il Barolo Il Re Dei vini Piemontesi Italiani

Il Vino Barolo è fra i rossi italiani il più apprezzato e conosciuto nel mondo. Le sue nobili origini affondano le loro radici in Piemonte, dove i primi a produrlo furono i nobili Falletti di Barolo. Quando la Marchesa Giulia Colbert Falletti di Barolo offrì al Re Carlo Alberto di Savoia la sua produzione, il sovrano ne rimase letteralmente conquistato, così da trasformare il Barolo in un vero e proprio portavoce della Corte dei Savoia presso le altre corti europee.

La produzione
Si ottiene da uve Nebbiolo, prodotte esclusivamente nei territori dei comuni di Barolo, Serralunga d’Alba e Castiglione Falletto. Anche una parte dei comuni di Monforte d’Alba, Diano D’Alba, La Morra, Roddi, Novello, Verduno, Cherasco e Grinzane Cavour rientra nella sua zona di produzione: si tratta di terreni argillosi o calcarei, rigorosamente situati tra i 170 e i 540 metri s.l.m. Il primo riconoscimento avviene nel 1966 con la DOC e successivamente ottiene la DOCG, nel 1980.

 

Uve Nebbiolo

 

Le sue caratteristiche
Il Barolo è un vino rosso rubino intenso, con caratteristici riflessi aranciati, ha un patrimonio olfattivo complesso. Fruttato e speziato, regala sentori di confettura di lampone e ribes nero, ciliegie sotto spirito, fiori appassiti, lacca, spezie, cuoio, pepe verde, anice, noce moscata e liquirizia, ma è soprattutto il legame con la terra a trasformarlo in un vino eccezionale unico al mondo.

Necessità di un lungo invecchiamento, superiore a tre anni: se invecchia per più di cinque anni, aggiunge la denominazione “Riserva”. È un vino corposo, robusto, adatto a pietanze a base di carne, formaggi stagionati e piatti a base di tartufo. Esiste una versione speziata chiamata Barolo Chinato, adatto ad accompagnare i dolci.

 

“Il vino è un compagno problematico” diceva Luigi Veronelli.
E’ una bella frase perché ogni vino ha il suo fascino e il suo gusto, che si incastra alla nostra personalità, regalandoci un effetto diverso e spontaneo in ogni assaggio. Ogni vino è quindi un viaggio personale di carattere e profondamente culturale.

Uramaki, Sushi, Creatività; Bomaki Torino

Siete amanti del sushi e vi trovate a Torino? Bomaki Urumakeria potrebbe fare al caso vostro. C’è un nuovo concetto unico per degustare il sushi e rilassarsi in stile brasiliano nipponico. Magari con un drink, un mood allegro, e sapori fusion.

Bomaki è amato da VIP e trendsetter del gusto, è un piacere unico per la vista e il palato: è risaputo da Bomaki si gustano i piatti più innovativi della cucina fusion e un sushi carioca. Il servizio è eccellente, dai sapori portati dalle sponde del sud America a quelle mediterranee in combinazione con quelli del non lontano Giappone. I prodotti sono freschi e sani, e tutto è guidato dalle sapienti mani e dal palato dell’abile chef Jeric Bautista, ideatore di un’infinità serie di impareggiabili mix inediti, che garantisce i migliori ingredienti provenienti da tutto il mondo, preparati con creatività e stile.

 

Con una ricchissima varietà di menù, non mancano i piatti d’autore, come i deliziosi burritos in stile jap, ovvero crepes di soia leggerissime che avvolgono salmone, pollo o picanha grigliata con ingredienti insoliti come, tra gli altri, il guacamole, il jalapeno o il cheddar cheese; il tataki di salmone (sashimi scottato con salsa yuzu e miso e perlage di tartufo), il sashimi exotic (12 pezzi di pesce misto con salsa di gazpacho al mango e passion fruit), il carpaccio flambè (tonno, branzino o salmone scottato con salsa ponzu, olio d’oliva e sesamo) l’ involtini di gamberi mix (in salsa dolce, piccante e curry).

 

 

 

Tra le novità: i salgadinhos (antipasti brasiliani in pastella senza uova e la¬ttosio fritt¬i in olio vegetale, accompagnati da salsa sweet chili mango e maio wasabi) come il Pastel ripieno di carne di manzo o i croccanti Coxinha, bocconcini di pollo e verdure; diversi chirashi come il Brazilian (riso, dadolata di tonno e salmone, mango, avocado, gazpacho al mango, alga wakame, semi di sesamo, mandorle, salsa teriyaki) o il Sakebi (riso, salmone, gamberi impanati, wakame salad, avocado, ceci,semi di sesamo, salsa al sesamo, wasabi yuzu dressing); il Beef noodles per gli amanti delle zuppe (straccett¬i di manzo, brodo di soia, noodles, alga nori, uovo in tempura, cipollott¬o, shoyu dare, salsa banana ketchup, salsa sweet ‘n’sour).

 

 

 

 

 

Non mancano ovviamente inediti proposte tra gli oltre trenta uramaki del menu come il Salmone Carimbo (riso, tartare di salmone, avocado, gamberi impanati spicy cream, tartare di capesante, semi di sesamo, wasabi fresco, il Salmone Bacon (riso, tartare di salmone, philadelphia, avocado, bacon, salsa teriyaki, semi di sesamo), il Cheetos salmone (riso, tartare di salmone, avocado, salsa teriyaki, philadelphia, cheetos sbriciolati, semi di sesamo), il Veggie Cheese (riso, avocado, insalata, parmigiano reggiano, emulsione di basilico, cheddar, semi di sesamo), il Carnaval (riso, carpaccio di tonno, branzino, salmone, gambero rosso scott¬ato con olio Evo, avocado, perlage di tartufo nero, salsa ponzu, semi di sesamo) e il Rifle roll in collaborazione con il noto brand di jeans (riso, gamberi impanati, astice gratinato, tobiko, carpaccio di tonno, spicy cream, avocado, pomodorini, basilico, origano, olio Evo, semi di sesamo).

 

 

 

Ogni piatto, è garantito, sarà un’avventura culinaria. Se siete nei paraggi, non potete non fermarvi qui.

Si consiglia la prenotazione anche attraverso il sito www.bomaki.it.

 

Bomaki Torino

In Esclusiva LEGO Creator Expert Fiat 500 Presentato La Costruzione Completamente A Grandezza Naturale

Si è svolta sabato 29 febbraio presso lo Spazio MRF Mirafiori di Torino l’incredibile costruzione a grandezza naturale in scala 1:1 dell’iconica Fiat 500, realizzata con 189.032 mattoncini LEGO

In diretta streaming, Camillo Mazzola di LEGO Italia e Cristiano Fiorio di Fiat Chrysler Automobiles, introdotti dai due conduttori di SKY Federica Masolin e Fabio Tavelli, hanno svelato Il modello, scopriamo anche il suo peso di 400kg, realizzato in oltre 830 ore di lavoro con un volante originale Fiat 500, è stato posizionato vicino a una flotta di Fiat 500 d’epoca all’interno del quartiere Mirafiori proprio per celebrare la partnership tra Fiat e LEGO Group.
La favolosa riproduzione in dimensione reali sarà esposta nei mesi successivi in un tour che la vedrà protagonista nei LEGO Store.

Pierre Normandin, LEGO Designer, ha affermato: “La Fiat 500 è un’icona automobilistica mondiale – lanciata per la prima volta nel 1957 e ancora oggi un classico italiano senza tempo. Vedere l’evento organizzato nella meravigliosa città di Torino con la presentazione di questo incredibile nuovo set Creator Expert e un modello a grandezza naturale, è la testimonianza di quanto questa vettura sia amata.

 

È per noi motivo di grande orgoglio che Lego abbia scelto la Fiat 500 per la sua scultura – ha dichiarato Cristiano Fiorio di Fiat Chrysler Automobiles – Sappiamo che il Gruppo LEGO punta unicamente su prodotti iconici, e sappiamo che la Fiat 500 lo è: ha segnato la storia dell’automobile, e non è mai stata esclusivamente un’automobile.  La Fiat 500 di mattoncini è alta oltre 11 cm, lunga 24 cm e larga 11 cm, una costruzione ideale per qualsiasi collezionista di auto LEGO o appassionato della cultura italiana.

 

LEGO Creator Expert Fiat 500 sarà disponibile direttamente su LEGO.com e nei LEGO Store dall’ 1 marzo

● Prezzo consigliato al pubblico Euro 79,99 euro
● Età 16+
● 960 pezzi
● Prodotto disponibile direttamente su LEGO.com e nei LEGO Store

Belmond Afloat un ritrovo speciale in Francia a bordo di una crociera verso le 12 stelle

 

Belmond lancia il suo nuovo itinerario “Epicureo Borgogna: una crociera a 12 stelle a bordo della chiatta di lusso, “Belmond Napoléon”, 12 persone che viaggeranno all’insegna di itinerari affascinanti, magiche atmosfere, e perfette prelibatezze. Le tappe? Si percorre la Borgogna, il Beaujolais, Saint-Jean-de-Losne e Lione. Godetevi la completa panacea per una cifra  7.333 € a persona su base all inclusive.

 

 

La stagione 2020 inizia il 21 marzo e termina il 18 ottobre, ecco i gioielli di queste tappe:

 

SHINE TOUR; una stella Michelin

Situato a Beaune, Le Jardin des Rempart nella Costa d’Oro, lo chef è Christophe Bocquillon, propone una cucina stagionale e di provenienza locale.

 

All’Aux Terrasses, dallo chef stellato Jean-Michel Carrette. Situato nel centro di Tournus, Jean Michel è subentrato a suo padre in cucina nel 2005, ha innovato, e creato una cucina istintiva, usando tecniche ereditate e aggiungendo il suo talento con livelli pluripremiati di creatività e personalità. Il piccione affumicato è uno dei piatti inaspettati.

 

SCENARI MULTISENSORIALI; due stelle Michelin

 

La Côte Saint-Jacques di Jean-Michel Lorian, appena fuori Auxerre sul fiume Yonne. La cucina evoca piatti vivaci, che sorprendono, imprigionati nella loro squisita semplicità. Potete deliziarvi con piatti signature come la rosetta di aragosta e insalata di noci di palma fresca, o il noto semifreddo d’uovo con tartufi bianchi di Alba e lenticchie verdi di Puy.

 

MOMENTI INDIMENTICABILI: tre stelle Michelin

 

La Maison Lameloise, tre stelle Michelin, dell’Executive Chef, Eric Pras. Patrimonio borgognone, con le sue pietre a vista e le sue travi in ​​legno dal 1921. I piatti chiave includono una crostata di lumache della Borgogna, insalata fresca di giardino e verdure di stagione, aglio frizzante in salamoia e coulis di ortica che danno alla cucina della Borgogna un’atmosfera fresca e leggera.

 

Georges Blanc, tre stelle Michelin dal 1982, ha costruito la sua reputazione rivisitando i classici in uno stile impeccabile. Qui potete assaggiare l’eccezionale Bresse Chicken reinventato o una rielaborazione dei pancakes Vonnas.

 

L’ultimo giorno della crociera vi troverete a Lione, la cena finale avrà luogo presso il ristorante Paul Bocuse, degusterete la celeberrima zuppa di tartufo nero – creata per il presidente francese Valaery Giscard d’Estaing nel 1975.

 

Un incontro all’insegna del piacere

 

Oltre alle visite a sei ristoranti stellati Michelin, le visite includono una sosta allo storico Clos de Vougeot dove i monaci cistercensi hanno iniziato a produrre vino nel 12 ° secolo, un tour privato del favoloso Hotel-Dieu, avventurandosi dietro splendida facciata gotica per scoprire 500 anni di storia e tesori della Borgogna e crociere panoramiche attraverso i corsi d’acqua della Borgogna, compreso il fiume Saona.

 

Così con le sue tappe sublimi, quasi divine, per una settimana dimenticherete tutto, tranne di aver toccato il cielo in terra.

 

Belmond.com