FOOD E DESIGN SOTTO UNA NUOVA LUCE: NASCE IL PRIMO MASTER UNIVERSITARIO

1

 

 

 

 

 

 

 

Il balzo verso progetti formativi di design collegati al food prende una strada a senso unico.

Milano, 5 novembre 2014. Un meraviglioso colloquio ha inaugurato la presentazione del primo Master in Food Design, organizzato dalla Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM e dalla SPD Scuola Politecnica di Design. Nuovi concetti si aprono per i futuri progettisti del settore alimentare, ristrutturando i meccanismi della filiera alimentare e di tutti i suoi compartimenti.

Oggi come non mai, c’è un forte legame col cibo, che si rinnova in maniera contemporanea, dove coltivare il senso del bello individua un’attività precisa, ideando il gusto per la perfezione estetica.

Il food si sposa col design, l’abitare il cibo è scandito da figure professionali che sviluppano le loro capacità a 360° nel contesto culturale dell’agroalimentare. Il Master Universitario in Food Design, nasce dalla volontà di plasmare la nascita di nuovi professionisti: design, manager, proposti ad esprimere la versione più sensibile negli accostamenti più memoriali, in ordine di sensazioni ed emozioni legate al cibo, ed ai suoi simboli più intriseci.

Ma questo percorso che storia ha? “ Ha dietro figure, esponenti, sponsor, partnership, design strategici, realtà comunicative”, che alimenteranno l’amministrazione formativa sotto tutti gli aspetti.

Aleggia un senso di compiutezza negli interventi dei protagonisti: Mauro Porcini, Chief Design Officer PepsiCo, Martì Guixè Designer e pioniere, dei principi di ergonomia e funzionalità al progetto degli alimenti, Stefano Giovannoni, Designer e architetto, Davide Paolini, giornalista e critico gastronomico, Davide Oldani, chef del ristorante il D’O, Antonello Fusetti, Direttore SPD, Giovanni Puglisi, Rettore dell’Università, Vincenzo Russo, Professore dell’Ateneo Milanese.

mmm

 

Si è depositato così un intenso rapporto di scambio e di collaborazione tra i professionisti e il pubblico, ma soprattutto si è percepito molto della capacità di creare realtà ideali, che definiscono temi e aspetti universali, un fattore determinante nello studio di nuovi progetti nel Food Design.

Una delle cose che ci accomuna tutti, nel ricercare scelte consapevoli, è la qualità, evocando nei confronti di questa parola, il mezzo, che comporta a valorizzarne il contenuto, una miscela che rilascia un’apertura innovativa sulla frontiera rappresentativa è funzionale del food.

 

L’evoluzione costante nel tempo ha fatto sì che il cibo diventasse un complemento che interagisce in maniera sempre più forte, col piatto che va presentato. Tutto scaturisce nel nostro caso da un’interpretazione ed una prospettiva, che custodisce queste relazioni. All’interno di tantissime aziende, appunto, il simbolo decorativo, come può essere il packaging, è in evoluzione, un punto che racconta e valorizza il target del prodotto. Il risultato? Una grandissima richiesta di collaborazioni con i designer, è tutta una filiera che costruisce i fattori determinanti dell’immagine del Brand.

Questi concetti espressi oggi, e condivisi da chi ne assorbe l’importanza è un linguaggio che diventa la sinfonia decorativa del cibo, la scala progettuale di un percorso creativo nel segno degli elementi del gusto, che non esita ad arricchire il cibo con oggetti e materiali, di forte impatto scenografico di design, con quell’indiscutibile “ savoir faire”, che non stanca mai di creare suggestioni.

Ringrazio l’Architetto Galluzzi Sofia, per la sua collaborazione e delucidazione dei temi di settore affrontati.

 

Isabella Scuderi

 

Info: Segreteria del Master in Food Design

SPD Scuola Politecnica di Design

www.masterfoodesign.com

www.scuoladesign.com

 

Autore: Isabella Scuderi

Nata nel mese di ottobre, attualmente vive e lavora a Milano. Un Master in Giornalismo Enogastronomico presso l'Accademia Telematica Europea. Dopo alcune esperienze lavorative nel settore commerciale della comunicazione intraprende l'attività di consulente per aziende del food ed editorialista per alcune testate a diffusione nazionale. Giornalista, Scrittrice, trendsetter, dopo alcuni anni passati a farsi le ossa in giro per l'Italia è ora libera professionista nel campo più ampio della comunicazione di eventi legati alla cultura/lifestyle/travel, ed enogastronomia di nicchia. Appassionata d'arte, musica e letteratura, la scrittura per lei è sempre stata la sua forma di espressione più viscerale, l'intezione era quella di diventare scrittrice, per poter raccontare luoghi, persone, e pezzi di vita così diversi tra loro. Scrivere è stato un modo di riconoscersi, di mettere insieme piccoli frammenti di verità, ricordi, emozioni, destinati a prendere vita in una forma letteraria. Sceglie di firmare i suoi libri sotto pseudonimo Isabel Sheldon, sensibile e curiosa, "abbiate anche una piccola fede, e non c'è nulla che non potrete fare", è il suo mantra.