“Siamo andati contro corrente – racconta Diego Cusumano – Abbiamo scelto di tenere su parte della proprietà i bo- schi e la macchia mediterranea tipica della zona. Così i vigneti ricordano un mosaico. Anche questo contribuisce allaqualità del vino”.
La vendemmia 2022 racconta vini unici, figli di un’estate di grandi contrasti CUSUMANO: I VINI BIANCHI DI COLLINA ANNUNCIANO LA PRIMAVERA Angimbé dalla Tenuta Ficuzza a 700 metri e Shamaris dalla Tenuta Monte Pietroso a 400 metri La primavera in Sicilia si fa annunciare dalle nuove annate di due vini bianchi distintivi provenienti da territori collinari, entrambi in provincia di Palermo: Tenuta Ficuzza, all’interno dell’area protetta dove sorge anche la Reggia di caccia voluta da Re Ferdinando IV di Borbone e Tenuta Monte Pietroso a Monreale, il borgo noto per il Duomo che è stato riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. A Ficuzza origina la storia vinicola di Cusumano.
La tenuta si trova all’interno della riserva naturale orientata “Bosco della Ficuzza”, a Piana degli Albanesi, su colline che superano i 700 metri sul livello del mare. Questo fa sì che ci sia una buona escursione termica: di giorno fa caldo per via dell’esposizione al sole dei vigneti, la sera la temperatura cala, complice il vento di collina. Qui, Angimbé Terre siciliane IGT nasce dal matrimonio di uve di Insolia al 70% e chardonnay al 30% provenienti da parcelle di vigneti allevati in collina ad una altitudine di 700m slm, esposti a sud-est i primi e ad est i secondi, con una densità di ceppi pari a 5000 piante per ettaro con una resa pari a 60 ettolitri. La raccolta viene effet tuata nella prima decade di settembre esclusivamente a mano in cassette.
“Siamo andati contro corrente – racconta Diego Cusumano – Abbiamo scelto di tenere su parte della proprietà i bo- schi e la macchia mediterranea tipica della zona. Così i vigneti ricordano un mosaico. Anche questo contribuisce allaqualità del vino”.
Scopri l’Italia che non sapevi”: le Regioni italiane insieme per una strategia di promozione turistica
“Scopri l’Italia che non sapevi”: le Regioni italiane insieme per una strategia di promozione turistica
Le Regioni Italiane fanno il punto. Nuovi asset si stanno valorizzando come il turismo nautico e il bike, pensando già al 2023 con la montagna e il golf. Ampio spazio anche alla premiazione del contest #LitaliaCheNonSapevi: a partecipare sono stati in 676 con 4436 opere tra foto, video, racconti e podcast.
Dopo la tappa al TTG di Rimini, la strategia di promozione turistica “Scopri l’Italia che non sapevi” facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2020 del Ministero del Turismo torna dove tutto è iniziato, a Milano.
Il progetto nato da un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo – coordinata dalla Regione Abruzzo – della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ENIT, presenta nuove fasi di sviluppo che le Regioni Umbria, Marche, Emilia-Romagna – in qualità di capofila – stanno portando avanti per la valorizzazione degli asset quali i borghi, il turismo lento e quello turismo attivo.
L’appuntamento meneghino si pone subito come evento nel quale annunciare quelli che sono i vincitori del contest#LitaliaCheNonSapevi andato avanti per tutta l’estate, volto a raccontare un’Italia più nascosta, fatta di località meno note. Sono 21 i vincitori, uno per ogni regione, premiati con 500 euro ciascuno. A partecipare sono stati in 676 per un totale di 4436 opere divise in 3789 foto, 451 video, 184 racconti e c’è spazio, per la prima volta in assoluto, anche per i poadcast: 12.
L’Italia vista dal mare, scopri dove ti porto”, un piano di rilancio della navigazione lungo le coste italiane con una proposta di rotte e itinerari nautici alla scoperta dell’immenso patrimonio storico, culturale, artistico, naturalistico ed enogastronomico dell’entroterra costiero e delle acque interne dell’Italia.
E poi attenzione al cicloturismo con “Le vie del Bike” che vuole unire tutto lo stivale in 4.000 km. Un unico itinerario da percorrere ognuno con i propri ritmi, ognuno con la propria bici, magari in un’unica vacanza o no. Dalle Alpi al Mediterraneo, toccando tutte le isole. Un abbraccio collettivo italiano, qualcosa di inclusivo, che unisca e non divida, metafora di quelle che sono le peculiarità del nostro Paese.
Si può percorrere con qualunque bici, da quelle più sportive fino a quelle classiche da cicloturismo. È per la maggior parte su strade secondarie asfaltate, strade bianche e sterrate. Viene fornita una mappa altimetrica e la mappatura dell’itinerario prevede anche l’indicazione dei servizi e punti di interesse lungo il percorso, ovvero, bike hotel, negozi di bici per assistenza meccanica, noleggio, ristoranti, bar e attrazioni culturali.
Le Vie del Bike si configura come virtuoso esempio di “neverending tourism” (neverending cycling) diventando così potente strumento di valorizzazione e comunicazione dei territori italiani nel mondo senza soluzione di continuità tra virtuale e reale.
Tenuta de l’Annunziata, l’oasi verde di Uggiate Trevano, a pochi chilometri da Como e dal suo celebre lago, immersa in un straordinario Bosco Bioenergetico , un luogo energetico a un passo dal lago, dove godere di una connessione continua con la natura che lo circonda.
” Lascia che il mondo che ti circonda sia colorato da sfumature calde, luminose, dove il silenzio è rotto dal tintinnare di una natura intima ed abbondante, quel dolce sentire, quel dolce riposo, è dove il tuo cuore ha quiete”.
Tenuta de l’Annunziata, l’oasi verde di Uggiate Trevano, a pochi chilometri da Como e dal suo celebre lago, immersa in un straordinario Bosco Bioenergetico , un luogo energetico a un passo dal lago, dove godere di una connessione continua con la natura che lo circonda. Qui ci si muove camminando a piedi in un Bagno di foresta, pratica che affonda le proprie origini nella tradizione giapponese e consiste in un’immersione consapevole fra le piante secolari per ripristinare il proprio equilibrio psicofisico, e la Camminata contemplativa pensata per esplorare a fondo i cinque sensi ed entrare ancora di più in contatto con se stessi, attraverso esercizi di meditazione. Il bosco d’autunno è caratteristico non solo per il poetico foliage, con le sue sfumature dorate, ma anche per i frutti che sa offrire, perfetti per un’appagante sosta gourmet.
TENUTA DE L’ANNUNZIATA
Natural Relais nato dal recupero di un’antica proprietà a lungo abbandonata, la Tenuta si trova nel territorio di Uggiate Trevano, a circa venti minuti dalle sponde del Lario e dalla città di Como. Da sempre meta di escursioni da parte degli abitanti della zona per via delle ampie aree boschive, la Tenuta è stata acquistata nel 2007 dalla famiglia Guffanti-Pezzoli che in pochi anni l’ha trasformata in un’oasi di pace votata all’accoglienza sostenibile e alla valorizzazione del patrimonio ambientale nel quale è immersa. La filosofia che permea l’intera proposta è espressione di una concezione olistica del benessere che trova il suo massimo compimento proprio nel rapporto uomo-natura. Quattro le anime di Tenuta de l’Annunziata: il Relais (con venti camere), il Ristorante Quercus, la SPA e il Bosco Bioenergetico.
Passeggiare lungo le antiche mura è affascinante, si respira la storia di questo luogo. L’accesso ai palazzi e ai sotterranei della muraglia, vi daranno modo di immedesimarvi in un tempo ormai passato. Buon percorso!
La grande fortezza è anche detta la grande muraglia piemontese, si trova in Piemonte in Val Chisone, roccaforte di difesa contro la discesa degli eserciti dalla Francia, è il complesso fortificato più esteso d’Europa ed è seconda solo dopo la Grande Muraglia Cinese. Le sue mura sono di una lunghezza di oltre tre chilometri, e raggiungono un’altitudine di 1.800 metri.
I lavori di costruzione iniziarono intorno al 1728 e ci vollero 122 anni per terminarlo. Il forte fu un contingente militare mantenendo sempre la sua funzione difensiva. Oggi diversamente è divenuto un luogo da visitare e valorizzare perché unico al mondo: “E’ la nostra muraglia italiana” ed è un modello incredibile di architettura militare.
Quando visitare Il Forte di Fenestrelle
D’estate il panorama è a perdita d’occhio sulla valle e delle montagne, ed offre varie possibilità di visita per ogni tipo di turista. L’esperienza più intensa dura circa sette ore offrendo tutto il giro della struttura. Si parte al mattino alle ore 9 e il rientro è nel tardo pomeriggio.
Questo tipo di escursione è adatta a chi ha un minimo di allenamento, si sale infatti fino a quota 1.800 metri di altitudine dove finisce la fortezza, per visitare minuziosamente il Forte delle Valli e ci si addentra anche all’interno della bellissima pineta che costeggia il Forte di Fenestrelle.
Ma niente paura c’è una soluzione meno impegnativa, con la partenza alle ore 10 del mattino o alle 15 del pomeriggio, per un tour all’interno del Forte di Fenestrelle che privilegia e approfondisce la storia e la cultura della valle.
Se il tempo è tiranno esiste la visita da un’ora con partenza alle 10.
I volontari dell’associazione Progetto San Carlo- Forte di Fenestrelle Onlus si occupano della gestione delle Visite all Fortezza, offrendo la visita guidata in lingua inglese, francese o tedesca.
Passeggiare lungo le antiche mura è affascinante, si respira la storia di questo luogo. L’accesso ai palazzi e ai sotterranei della muraglia, vi daranno modo di immedesimarvi in un tempo ormai passato. Buon percorso!
L’idea dell’esoterismo trasuda mistero in ogni sua forma di pensiero, Rosazza certamente non è un paese come tutti gli altri. E ciò ci porta a scoprire le radici di chi e cosa hanno reso Rosazza il borgo degli spiriti. E’ dunque necessario fare un nome, un personaggio tanto ambiguo, quanto immediato, Federico Rosazza, di lui molte cose sono state dette: filantropo, massone, protettore di poeti ed artisti, è proprio lui nella seconda metà dell’800 trasformò e cambiò per sempre il suo paese, il paese dov’era nato, Rosazza.
Dobbiamo a lui la costruzione del cimitero monumentale, la chiesa parrocchiale, l’attuale sede del Municipio, il castello neogotico, le fontane, gli abbeveratoi, le strade e le mulattiere. L’anima di Federico era profondamente alchemica, la sua passione per l’esoterismo gli diedero l’ispirazione e la volontà di incidere il paese di simboli, molti dei quali nascosti, altri invece evidentissimi.
Il nostro vuole essere non solo un reportage per catturare e raccontare questa aurea che circonda le vie e tutto ciò che osserviamo, ma un tentativo di decifrare simboli legati alla massoneria e all’occultismo, quegli stessi interessi che Federico Rosazza condivideva con un suo caro amico, il pittore e architetto Giuseppe Maffei.
Ma perché città degli spiriti? Abbiamo scoperto e si racconta che: La ricostruzione del piccolo borgo, che Rosazza fece edificare, fu come testimoniato attraverso scambi epistolari con Maffei, “dettate dagli spiriti”, dato che i progetti urbanistici e i dettagli delle costruzioni architettoniche vennero definite in sedute spiritiche durante le quali Giuseppe Maffei interpellava gli spiriti guida che erano principalmente tre: Ida, la giovane figlia di Rosazza defunta prematuramente nel 1864, Agostino, compagno di gioventù di Rosazza, e un terzo spirito ancora più misterioso, l’Angelo di Volterra.
Ecco gli interventi suggeriti dagli spiriti e attuati da Rosazza e Maffei:
la costruzione della nuova chiesa al posto del precedente cimitero, che nel 1874 venne spostato sulla riva sinistra del fiume Cervo e collegato al paese con un ponte a tre arcate.
L’edificazione del palazzo comunale sul luogo in cui sorgeva la vecchia chiesa abbattuta nel 1880, fu salvato solo il campanile che divenne una torre civica. E ancora le misteriose numerose fontane parlanti,(chiamate tutte così perché contengono un cartiglio, cioè una dedica introduttiva). Come non citare la più famosa di tutte, la fontana delle rose e stelle, la rosa ha una profonda valenza simbolica può indicare l’amore trionfante, sia sacro che profano, in questo caso un riferimento diretto va all‘antico ordine dei Rosacroce e il “Cavaliere Rosa-Croce”.
In Via Pulchra troviamo le statue di Rosazza e Maffei, insieme a quella di uno scalpellino intento a squadrare una pietra grezza, riferimento alla tradizione alchemica e muratoria.
All’entrata della chiesa si legge la scritta “templum”, e al suo interno si può ammirare il magnifico cielo stellato, dipinto da Giuseppe Maffei dove sono rappresentate le costellazioni, anche qui chiaro riferimento alla volta stellata presente nei templi massonici.
Sono innumerevoli i riferimenti, i simboli, e gli edifici posti in una precisa posizione per non rimanere affascinati dagli antichi ordini, e dal sapere esoterico, per tutti coloro che sanno guardare, apparirà come un’esperienza intellettuale e trascendente, per coloro mossi dalla semplice curiosità Rosazza sarà di certo una esperienza stimolante.
A voi il piacere della scoperta, e come recita un antico proverbio enigmatico, quaerendo invenietis, chi cerca trova…
Siamo in Valpolicella per narrarvi la realtà di Byblos Art Hotel Villa Amistà
L’estesa campagna e il silenzio della natura fanno della Valpolicella uno dei più importanti territori enologici italiani, un territorio noto in tutto il mondo. La quiete di un piccolo borgo per potersi rigenerare ed ascoltare i nostri sensi, i vigneti che offrono una vista meravigliosa, e lui il buon vino: L’Amarone della Valpolicella, non vorreste essere già li?
Per celebrare il mese della vendemmia e uno dei vini più eccellenti del mondo, Byblos Art Hotel Villa Amistà, hotel 5 stelle lusso nel cuore della Valpolicella, ha creato Amarone Flavours, un pacchetto pensato per vivere un weekend da favola nella splendida villa veneta del XVI secolo, un raffinato parco settecentesco circonda la villa insieme in un gioco di fontane in marmo e spettacoli d’acqua. Il designer Alessandro Mendini, le ha dato nuovo vigore attraverso i suoi interventi di ristrutturazione in chiave moderna. Un hotel e un museo contemporaneamente che mettono in fusione le ultime tendenze di arte e design.
La proposta prevede due pernottamenti in camera doppia con prima colazione e una cena per due persone al Ristorante Amistà (1 stella Michelin) a tema “Valpolicella e Ricordi”, menu di quattro portate creato dallo Chef Mattia Bianchi per esaltare, tra ricerca e tradizione, i sapori delle terre che hanno ispirato la storia d’amore più famosa del mondo.
Per gli ospiti è riservata una speciale degustazione in una prestigiosa cantina della Valpolicella con transfer gratuito organizzato dell’Hotel, mentre per concludere l’esperienza in totale relax, nel pacchetto è compreso l’accesso di un’ora in esclusiva al centro benessere “ESPACE BYBLOS”. Disponibile fino al 28 dicembre 2021
E la bellezza di un luogo ci cattura, e l’eccellenza di un vino ci accarezza, e i secoli di un vitigno insegnano, e l’esperienza del buono resta, resta sempre…
Metti l’Italia, metti che è uno dei paesi più belli da scoprire, mettici pure l’insieme del fascino che esercita negl’occhi di chi guarda, e il risultato è sorprendente. L’Italia ha molti itinerari davvero suggestivi per chi ama viaggiare in auto alla scoperta del nostro bel paese, paesaggi mozzafiato, viste imperdibili, borghi quasi incantati, tesori di cultura ed arte, dal nord al sud tutto è semplicemente meraviglioso.
E’ ancora tempo di sorprenderci dagli imperdibili itinerari e soste che il viaggio può regalarci, abbiamo pensato per voi viaggiatori al volante una semplice linea guida per consigliarvi i luoghi più spettacolari da visitare, affinché il tuo viaggio sia indimenticabile.
Il tour del lago di Garda è una di quelle tappe a dir poco mozzafiato, le sue strade panoramiche sono di una bellezza che incanta come se fosse sempre la prima volta, meta amata in tutto mondo, è dolce vanto degli Italiani. Le sue strade si snodano per 150 chilometri ai piedi delle Alpi, un potpourri di panorami fatti di antichi borghi, spiagge e possenti montagne. Partite dalla Gardesana orientale, quindi da Desenzano del Garda prima tappa da fare è Sirmione, visitate il Castello Scaligero e le Grotte di Catullo poi proseguire verso Riva del Garda e Salò.
Curiosità in Viaggio: la Forra, questo tratto di strada è stata la location dell’inseguimento del film “007 Quantum of Solace”, scene indimenticabili che imprimono nella mente le adrenaliniche curve tortuose e le gallerie incastonate nella roccia.
La Toscana on the road è perfetta, meta che senza dubbio chi ama spostarsi tra il respiro della natura e i tratti di un quadro vivente è d’obbligo, uno dei luoghi più visitati e amati al mondo! Fare un viaggio in macchina in Toscana è più di un viaggio, è un arricchimento. Una regione che possiede una natura sconfinata, un grande classico tra colline, borghi e vigneti.
La Chiantigiana, è una delle strade più belle d’Italia e attraversa tutto il Chianti da Firenze a Siena. Da Firenze imbocca la SS222 in direzione Greve, prosegui sulla strada passando per Panzano, Radda fino a Siena.
Curiosità Culinarie: assaggiate i prodotti tipici come i ricciarelli, i pici e il delizioso panforte.
Parliamo di scorci più unici che rari, itinerari a picco sul mare, un viaggio su uno dei tratti costieri più grandiosi della Penisola, stiamo parlando della Costiera Amalfitana, un angolo nel mondo dove brilla la bellezza.
Quindi si parte imboccando la statale panoramica 163, la famosa; “Nastro Azzurro”, che collega Positano a Vietri sul Mare, 40 km di inarrivabile magnificenza, i suo borghi sul mare sono spruzzi vivaci fatti di cupole colorate e pittoresche insenature naturali.
Positano è la regina incontrastata, da qui potete ammirare tutto il golfo, quindi godetevi lo spettacolo. Direzione Furore, Amalfi e Ravello, non mancate una visita alla Villa Rufolo, e Villa Cimbrone, la cui terrazza dell’infinito è la rappresentazione dell’unione tra cielo e mare, una vista davvero memorabile della Costiera. Ancora in movimento verso Minori, Maiori fino ad arrivare a Vietri sul Mare, una conclusione che ti farà sentire molto più che appagato
Curiosità imperdibili: Richard Wagner si fermò per un lungo periodo a Ravello e si narra che abbia composto il suo “Parsifal” traendo ispirazione dal giardino di Villa Rufolo. Ed è proprio nel giardino della villa che si son tenuti per lungo tempo i “concerti wagneriani” in omaggio al celebre compositore che si sono poi trasformati nel “Ravello festival”, manifestazione di più ampio respiro cui prendono ogni anno parte artisti di fama internazionale.
Questo itinerario ti porterà a scoprire i dintorni del Lago di Como e i suoi incredibili paesaggi. Il lago è circondato da vette alpine e da colline boschive ed è spesso indicato come uno dei luoghi più panoramici d’Italia.
Il lago di Como e i suoi paesini incredibili, le imponenti ville lungo il percorso sono diamanti incastonati, ma anche un viaggio di andata e ritorno dai panorami da cartolina, l costa è disseminata di paesini che meritano tutti una bella passeggiata, nominiamo Bellagio, “la perla del Lago di Como”, sicuramente tappa obbligata seguita da Cernobbio, Menaggio, Varenna e Tremezzo. La strada Statale 340 del Lago di Como, è detta anche Regina in onore della regina Teodolinda, è stata scelta come una delle più belle strade d’Europa, una strada antica percorsa già da Plinio il Giovane e tappa del Gran Tour d’Italia.
Il Lago di Como è stato consacrato nel 2014 da una classifica dell’Huffington Post il lago più bello del mondo. Frequentata da vari e famosi personaggi, re, attori, politici, industriali, riordiamo Churchill, Adenauer, Hitchcock e poi la presenza di grandi artisti come Bellini, Rossini, Verdi, Stendhal, Manzoni e tanti volti noti della storia.
Curiosità cinematografiche: La fortunata e famosissima sagra di Star Wars, episodio II – l’Attacco dei cloni, ha avuto come palcoscenico un ramo del lago di Como. La maggior parte delle scene sono girate in Villa Balbianello, una delle ville più belle del lago di Como.
Visitare l’Italia è già un enorme esperienza all’insegna della bellezza, se la modalità è on the road il divertimento è raddoppiato, si viaggia ammirando paesaggi da cartolina, per poi godersi le soste nei borghi più belli e pittoreschi, visitando musei e ville da fiaba. Si scoprono delizie culinarie in piccoli e grandi ristorantini, e si riempie il cuore di bellezza ed armonia. E la meraviglia è tutta qui.
Si Dice che tutto il mondo è paese, si ma non sempre è così, soprattutto se si parla di tradizioni culinarie, e lo sanno bene tutti quei viaggiatori a caccia di squisitezze dal mondo, o quasi. La gastronomia locale è la più ricercata perché nascondono ricette e tradizioni in un piccolo lembo di terra, che probabilmente pochi hanno il coraggio di assaggiare. Oggi vi portiamo in Cambogia a mangiare le “tarantole fritte”.
Gli appassionati della cucina orientale sicuramente non hanno paura di sperimentare, il palato è già preparato a certi sapori, la tarantola fritta per chi l’ha assaggiata è una vera prelibatezza, ma dove bisogna recarsi di preciso? Il famoso villaggio in Cambogia è Skuon, si trova a 75 km dalla capitale di Phnom Penh, è il ragno gourmet gli ha resi noti, oltre agli affari d’oro.
Sfido chiunque a non rabbrividire pensando ad una tarantola, io per prima, eppure qualcuno le tiene anche come animali da compagnia, “l’uomo è strano”, detto questo, la tarantola da degustazione la si trova sulle bancarelle dei mercati, proprio accanto a ceste di frutta e verdura.
Qual è il suo sapore?
Il sapore a detta di chi le ha assaggiate ricorda una via di mezzo tra pollo e granchio, un interno morbido ed un esterno croccante
Vengono cucinate immerse in una pastella di sale, e zucchero, e poi buttate nell’olio bollente ancora vive con degli spicchi d’aglio. Di solito si mangiano solo le zampette pelose, però è tutta commestibile, la testa è ricca di polpa bianca.
Purtroppo, a causa della deforestazione sembra che la popolazione di tarantole stia diminuendo, e infatti il loro prezzo è lievitato notevolmente.
Io per il momento passo, e voi avreste il coraggio di assaggiarle?
Che l’Italia sia uno dei paesi più belli al mondo è una certezza, città, arte, paesaggi, calette e scorci dove posare lo sguardo accompagnanti dalla luce del sole, dove spesso ci si arriva solo a piedi attraverso sentieri lunghi e tortuosi, pezzi di paradiso, dove il mare incornicia la bellezza del creato.
Ma dove si trovano queste meraviglie poco battute? Spiagge incontaminate dove rilassarsi, o fare il bagno lontano dal caos, fra le isole e le coste della terraferma, luoghi ideali per chi ricerca mete dal fascino unico e solitario.
Vediamoli insieme, naturalmente con le indicazioni per raggiungerle.
Sicilia
La Sicilia è cento volte nota, ce n’è per tutti i gusti, ma esistono delle spiagge poco conosciute, delle vere perle rare, come i Laghi di Marinello a Tindari, frazione di Patti nel comune di Messina. La spiaggia in questione ha una sabbia bianca e dorata che scintilla quando i raggi la sfiorano, si affaccia direttamente su un lago di acqua salata, quello che sorprende è la sua capacità di cambiare forma a seconda della direzione in cui soffia il vento.
Liguria
La pittoresca Liguria non si smentisce, scopriamo Punta Crena la incoronata delle spiagge meno affollata del Ponente. Scogliere a picco sul mare, acqua cristallina, e sfumature azzurre, questa meravigliosa caletta si trova nel comune di Finale Ligure, la difficoltà nel raggiungerla non è poca, infatti ci si arriva solo via mare a nuoto, in barca, e attraverso un avventuroso sentiero anch’esso difficoltoso da affrontare.
Sardegna
La spiaggia di Ziu Martine, si trova nella in località Calagonone, nel golfo di Orosei ha un fascino tutto selvaggio, i suoi meravigliosi colori brillano in estate per donarci la natura incontaminata, la sabbia e i sassi la vestono di bellezza, così come le sue acque pulite e cristalline. Ziu Martine è una di quelle spiagge solitarie e romantiche da vedere assolutamente.
Toscana
La piccola spiaggia di Buca delle fate a Piombino è situata nel piccolo Golfo di Baratti. Una graziosa caletta dove le rocce sono al picco sul mare nelle sue acque trasparenti. E’ raggiungibile a piedi percorrendo un sentiero fra bosco e scogliera che inizia dal piazzale del Reciso, sulla strada che porta in alto al borgo di Populonia.
Puglia
Baia dell’Orte è la caletta più incontaminata di tutto il Salento, la straordinaria bellezza che la natura sa regalare a questa spiaggia si fonde con un mix di sfumature di colori, l’azzurro del mare, il verde della natura, il rosso del terreno, le austere grotte, la rendono la regina incontrastata delle piccole cale.
Le spiagge più solitarie sono mete ambite, la natura incontaminata e la ricchezza delle baie va preservata, quindi ricordatevi di goderne rispettando il flusso della natura. Buona scoperta a tutti!
Dammi tre parole, Natura, cultura, passioni, e ti porto in Umbria a cuor leggero …
L’umbria ha un cuore verde e generoso di fertili ulivi e colline di ombrose boscaglie d’Erica. E i frutti della sua terra sono dolci come un tramonto sul mediterraneo. E se la natura dell’Umbria è prorompente ci sono racchiusi in Borghi arcaici, e in città piene d’arte forgiate nei secoli luoghi umani di grande suggestione, fatto di tradizioni, testimonianze, e autentiche passioni. Nonostante il suo successo l’ Umbria è genuina e conserva tutto il suo carattere schivo e autentico.
Perché ci sono persone che vengono qui da tutti i continenti per visitare
i simboli della natura umbra? ci sono sicuramente le Cascate delle Marmore per scoprire i Paesaggi d’acqua, ai suggestivi itinerari dalle tre isole del Lago Trasimeno all’acqua del borgo di Parrano, vicino Orvieto, con le Tane del Diavolo: territorio caratterizzato da una suggestiva flora e da grotte di origine carsica ideali per escursioni indimenticabili.
BORGHI DA SCOPRIRE PANICALE, BORGO DELLO SPIRITO DI SAN MICHELE ARCANGELO
Panicale è muta, vale a dire silenziosa per l’atmosfera che si incontra, e abbracciata in cima ad una collina a 441 metri sopra il livello del mare, ai piedi del monte Petrarvella nella Val di Chiana romana, situata tra la vallata del lago Trasimeno e la valle del fiume Nestòre. Le sue terrazze panoramiche sulla vallata umbra permettono di ammirare scorci inattesi che hanno incantato nel tempo pittori, poeti, e semplici viandanti.
Entra nel borgo da Porta Perugina li troverai in Piazza Umberto I, una delle piazze principali. Da qui si parte icon le strette stradine che risalgono ad un secondo livello e infine a Piazza Masolino, il punto più alto di Panicale. Nella Piazza non potrai non notare l’imponente Fontana, risalente al 1473.
Da non perdere; La Chiesa di San Sebastiano, datata tra il XIV e il XV secolo, conserva gli affreschi La Madonna in Gloria e soprattutto Il Martirio di San Sebastiano, opera risalente al 1505 di Pietro Vannucci, meglio conosciuto come il Perugino.
Il Palazzo del Podestà risale al Trecento e costituiva la sede del potere politico locale, mentre ospita oggi l’archivio storico comunale.
La Chiesa di Sant’Agostino, in Piazza Regina Margherita, è oggi una chiesa sconsacrata utilizzata come spazio espositivo e sede del Museo del Tulle.
La grandiosa collegiata di San Michele Arcangelo è una delle più antiche della regione: di origine longobarda, ricostruita in forme barocche nel 1618, racchiude pregevoli opere d’arte, tra cui spiccano la tavola dedicata alla Natività di Giovan Battista Caporali, allievo del Perugino, e l’affresco dell’Annunciazione attribuito a Masolino da Panicale.
MOMENTI DI PURO RELAX VILLA MONTE SOLARE SPA RESORT
Molto più di un resort, nasce all’interno di un’antica villa del fine settecento costruita dalla nobile famiglia Cherubini, attraverso il recupero strategico delle cascine circostanti, la leggerezza del design contemporaneo e le più innovative tecnologie del benessere del viso e del corpo, rende la panoramica SPA ospitata all’interno della limonaia un vero must per vivere esperienze di vero benessere in un luogo magico, ricco di storia.
Per completare il viaggio sensoriale ci sono anche le piscine esterne tra cultura e avventura all’aria aperta. 25 camere country house all’insegna dello charme e della natura, l’hotel vanta un esteso giardino all’italiana dove limoni e aranci accarezzano lo sguardo.
Nel ristorante della villa Monte Solare è possibile abbandonarsi ad un’esperienza enogastronomica completa, che unisce l’antica tradizione della cucina della zona a base di prodotti locali e provenienti direttamente dal territorio all’innovazione del giovane chef Nicolini. Molto ben costruita la carta dei vini che valorizza con sapienza i vini umbri.
Le stanze e suite di varie categorie si distribuiscono sulla Villa, la Limonaia, la Casa dei Gelsi, l’Olivaia e una affascinante casa in pietra.
Villa monte Solare è un luogo di armonie e silenzi, Il Resort è la location perfetta per una fuga dal caos cittadino, perfetta per evadere dalla quotidianità e regalarsi momenti unici di classe, perfettamente in linea all’unità di corpo, mente, spirito ed emozioni.
Villa Monte Solare Wellness & SPA
Indirizzo: via montali, 7, 06068 Colle San Paolo PG