“Bao” lo street food asiatico più originale a Milano; conosciuti come dim sum fanno un gran parlare di se, soffici come lo zucchero filato hanno una concentrazione di gusto che esplode in bocca al primo morso, cosa sono esattamente? Dove mangiarlo a Milano?
Conosciuto anche come “baozi”, è un abituè gastronomico della regione cinese di Guangdong (Canton), ma certamente diffuso in tutta l’Asia, le farciture sono varie, dal maiale a quella di anatra, passando per il pollo, le verdure e le goderecce salse e spezie.
MU Bao – Char siu bao
Chef Kin Cheung, del ristorante Mu dimsum, (qui potete sicuramente assaggiare i Bao migliori a Milano), ha realizzato un menù bao da sei varietà, dai più classici a quelli più personalizzati, come Black Char Siu Bao, preparato con carbone vegetale che ne amplifica la già innata morbidezza.
Rigorosamente fatti a mano, cotti al vapore, o resi croccanti grazie al passaggio finale sulla griglia, dolci, salati, l’impasto è sempre farina, zucchero, lievito, ovviamente c’è la variante dello chef dove nasce l’innovazione. L’attenzione è alta, infatti per l’impasto viene utilizzata una farina di frumento fatta arrivare direttamente da Hong Kong, lavorata perché sia leggera e povera di glutine.
MU Bao – anatra curry
Le news entry Bao
– Bao Bao 生煎包 – panino al vapore con ripieno di maiale bio e cipolla
– Char Siu Bao 叉燒包 – panino alla griglia con ripieno di maiale bio caramellato
– Black Char Siu Bao 黑金叉燒包 – panino nero al vapore con tocchi d’oro e ripieno di maiale bio
caramellato
– Bao alla crema 奶皇包 – panino al vapore con ripieno di crema all’uovo d’anatra
– Peking bao 鴨肉包 – con ripieno di anatra alla pechinese
– Veg bao 蔬菜包 – con ripieno di verdure
Il Concept
Mu Dim Sum è un ristorante dai dettagli eleganti, l’atmosfera è curata in uno spazio suddiviso da un ampio soppalco, materie prime di alta qualità, i dettagli hanno una grande capacità, la carta dei vini è abbastanza singolare, Francia, Austria, Slovenia vini della tradizione Georgiana, o come da etichetta dalla selezione in carta potete degustare un tè prelibato. Esiste anche una lista per ottimi drink creata da Franco Tucci Ponti. La filosofia di Mu dimsum si esprime tra la tradizione senza tempo e l’attuale contemporaneità che crea una nuova corrente di gusto.
Mu Dim Sum, via Caretto 3 (angolo via Fabio Filzi), Milano.
Milano 14 Gennaio 2019 si presenta la seconda edizione della guida InGruppo, nota per ricercare e mettere insieme i ristoranti lombardi degni di nota. Tre novità segnano il nuovo anno della guida: Il Ristorante Trussardi Alla Scala, Sadler a Milano, e Cucina Cereda a Ponte San Pietro (BG).
A presentare la guida Fabio Rolfi, Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi di Regione Lombardia. InGruppo comprende naturalmente le province di Bergamo, Milano, Monza Brianza.
InGruppo è una guida “young” per diversi sensi, il principio della sua ideazione nasce anche per avvicinare i giovani alla filosofia gourmet dei ristoranti contemporanei, dando la possibilità di fare una esperienza di alta cucina a costi sostenuti. InGruppo individua e valuta il luogo gourmet dove il percorso diventa unicità, dato sempre da un prezzo garantito.
L’iniziativa InGruppo partirà il 15 Gennaio fino al 30 Aprile 2019 con la formula che prevede la possibilità di consumare menu completi (almeno un antipasto, un primo, un secondo, un dolce) comprensivi di vino, bevande e caffè, al prezzo prestabilito di 60€ a persona (ad esclusione dei ristoranti A’ Anteprima, Da Vittorio, Enrico Bartolini Mudec, Sadler per un menu di 120€ a persona) con prenotazione obbligatoria.
Buono a sapersi
La guida InGruppo fa porta voce dei ristoranti aderenti, caratteristiche, stile della cucina, ospitalità, soggettività degli chef, peculiarità della location, servizio di sala. Inoltre si sottolinea il piatto signature di ogni ristorante.
I PARTECIPANTI – 2019
22 i ristoranti INGRUPPO che fanno parte alla; proposta varia e affascinante, A’Anteprima (Chiuduno – Bg), Al Vigneto (Grumello del Monte – Bg), Antica Osteria dei Camelì (Ambivere – Bg), Casual Ristorante (Bergamo), Colleoni & Dell’Angelo (Bergamo Alta), Collina (Almenno S. Bartolomeo – Bg), Da Vittorio (Brusaporto – Bg), Ristorante Enrico Bartolini al Mudec (Milano), Frosio (Almè), Il Saraceno (Cavernago – Bg), La Caprese (Mozzo – Bg), Lio Pellegrini (Bergamo), Loro (Trescore Balneario – Bg), Osteria della Brughiera (Villa d’Almè – Bg), Posta (S. Omobono Terme – Bg), Roof Garden Restaurant (Bergamo), Tenuta Casa Virginia (Petosino di Sorisole – Bg), Ezio Gritti (Bergamo), Pomiroeu (Seregno – MB), Trussardi alla Scala (Milano), Sadler (Milano) e Cucina Cereda (Ponte San Pietro, Bergamo).
La guida è in vendita presso tutti i ristoranti della guida InGruppo e all’aereoporto di Orio al Serio.
La caffetteria Bedussi è un locale davvero singolare, caffetteria/gelateria/pasticceria/bistrot/pizzeria, mette insieme un’offerta culinaria che gode di una altissima qualità degli ingredienti, e l’uso di una esperienza che il giovane chef Francesco Bedussi, classe 1987, propone alternando cucina tradizionale e pizza contemporanea.
Francesco Bedussi
Nel 2015 Bedussi viene insignita come la migliore caffetteria nella guida del Gambero rosso dei Bar d’Italia, (Tre Chicchi e Tre Tazzine, che rappresentano il massimo per qualità del caffè e per l’offerta. “Memorie, tradizioni, e nuove creatività”, rappresenta la filosofia di Bedussi.
Il locale apre nel Luglio 2011, come gelateria caffetteria, con ovviamente laboratorio annesso, in continua evoluzione è diventato un punto di riferimento per i buon gustai, da li l’ispirazione di confezionare una cucina alternativa, in 4 anni la famiglia Bedussi avvia l’apertura della cucina, creando una propria carta, due tipi di menu: uno a base di lievitati con 3 tipologie di impasti, ognuno con la sua godereccia farcitura, dalle più classiche alle più elaborate, il menù ristorante è molto essenziale, solo pochi piatti, da una gustosissima Caesar Salad con pollo cotto a bassa temperatura al Fritto di Pesce, al Tonno con fave e teriyaki, agli Hamburger Bedussi, non fatevi mancare i dessert come la Cheese-Bedussi King, le diverse possibilità di scelta tra i dessert e la pasticceria mignon che rasentano la perfezione.
La vera chicca
Tre impasti differenti, che fanno la differenza, e allora per prendere alla lettera quanto detto vi sveliamo i procedimenti: troviamo una levitazione con biga classica per un formato gourmet, uno rinfrescato con farina debole per un risultato profumato e croccante; uno “indiretto-fermentato” con un 65% di acqua, decisamente più morbido al palato e ancora più leggera, ed uno poolish a base integrale. Le lievitazioni arrivano ad un massimo di 24 ore circa con una bassissima percentuale di lievito, circa l’1%.
Buono a sapersi
A pranzo vi offrono una soluzione menu del giorno; pizza, insalata, caffè e acqua a 15€. Pizze da 13/18 €
Pizze assaggiate
La Margherita sbagliata, bianca dentro e rossa fuori con stracciatella di produzione locale, basilico e pomodori arrosto, la pizza “Mi hanno fatto a pezzi”, con tartare di Fassona, bacon, maionese della casa, pomodorini arrosto e cipolle, “La favola e lo sqacquerone”, mortadella di Bologna, acciughe del Cantabrico, la pizza “Ricordo di un panino”, hamburger, insalata, maionese, robiola affumicata.
7° EDIZIONE DELLA GIORNATA EUROPEA DEL GELATO ARTIGIANALE:THOMAS INFANTI SI AGGIUDICA LA «GELATO TIRAMISU’ ITALIAN CUP»
La Giornata Europea del Gelato artigianale, nasce nel 2008 da un’idea di Longarone Fiere e Artglace, e dal 2013 si festeggia il 24 marzo di ogni anno in tutta Europa.
Thomas Infanti, è il giovanissimo gelatiere italiano che si aggiudica il gusto dell’anno del Gelato Day 2019, con la ricetta del “Tiramisu”, l’annuncio arriva dalla 59° Mostra Internazionale del Gelato a Longarone, dove Infanti ha prevalso nella «Gelato Tiramisù Italian Cup» conquistando la giuria di esperti e confermandosi come uno dei migliori giovani interpreti dell’arte gelatiera, talento riconosciutogli anche dalla giuria composta dai visitatori della MIG presso lo stand di Artglace che hanno proclamato Gusto d’Europa il suo Gelato Tiramisù.
Appena ventunenne, Infanti lavora presso la Gelateria “Le Antiche Tentazioni” di Selvazzano Dentro (PD) dal 2015 e ha vinto sfidando 12 suoi colleghi nella preparazione di una vaschetta a base tiramisù.
L’Italia è leader mondiale nel settore della produzione delle macchine e delle vetrine per le gelaterie.. Si tratta di un sistema industriale che conta 13 imprese di macchinari che controllano quasi il 90% del mercato mondiale con un fatturato di 229 milioni di euro, a cui si aggiungono 11 aziende di vetrine per un fatturato di 252 milioni di euro.
03 Concorrenti e Giuria della Gelato Tiramisù Italian Cup
La giuria era composta giuria da 11 esperti di arte gelatiera: Henri Tavolieri, vicepresidente Artglace; Georges Streibel, Segretario Associazione Gelatieri Belgio; Emanuela Balestrino, giornalista (Pasticceria Internazionale); Adriano Colle, Accademia Gelateria Italiana (DE); Gianni Minuzzo, docente di Analisi sensoriali; Lorenzo Zambonin dei Gelatieri Artigiani del Triveneto; Riccardo Talamini, presidente Ital (Olanda); Giorgio Venudo, delegato per i Gelatieri di Confartigianato Nazionale Dolciari, e Guido Zandonà che ha giudicato le capacità tecniche dei gelatieri alla mattina. Inoltre, in giuria erano presenti anche: Andrea Cicolella e Francesca Piovesana, campioni della “Tiramisù World Cup” 2017/2018, Cicolella per la preparazione classica e Piovesana per la preparazione più innovativa.
ARTGLACE – Confédération des Associations des Artisans Glaciers de la Communauté Européenne è l’organo di rappresentanza dei gelatieri artigianali europei. La confederazione ha carattere internazionale, autonomo e indipendente, apolitico e apartitico e non ha scopo di lucro. ARTGLACE riunisce le associazioni dei gelatieri artigiani di 7 paesi della Comunità Europea: Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda e Spagna.
Per assaggiare questo straordinario gusto, basterà recarsi in tutte le gelaterie d’Europa aderenti al “Gelato Day”, l’unica “Giornata” che il Parlamento europeo ha finora dedicato a un alimento patrimonio di tutta la filiera.
Milano da bere, o meglio Mediterraneo da bere, un gioco di parole che ci riporta a formulare l’ora dell’aperitivo, e se a Milano è un must, la necessità di trovare un luogo speciale alle mille alternative cosmopolite diventa stile.
Oggi nel panorama cocktail e vini a piatti gourmet vi raccontiamo di un new entry dalle sfumature cameleontiche; “Pescheria con cottura”, ex novo apre a Luglio, portando una tradizione creativa dei piatti di mare che sottolineano una delle regioni più amate d’Italia, la Puglia.
Quello che succede nel suo breve percorso è già un successo, ed è proprio per questo che ogni dettaglio non va trascurato, siamo andati a provare la formulazione singolare dei drink, abbinata ad un assaggio di mare studiato dallo chef Rocco Costantini e Fabio Bacchi, celebre bar manager, affiancato da Paolo Mastropasqua, che dirige l’area cocktail del ristorante, elaborando 11 proposte originali. Nella scelta della wine list, il team si è appoggiato a Valentina Rizzi, giovane e preparata sommelier cremonese.
Pescheria Con Cottura – Drink e aperitivo
Il menù parring è una mescolanza fra tradizione italiana e cucina turca o greca, sottolineando il potere delle spezie, che richiamo all’attenti i nostri sensi migliori, esaltandone i sapori degli abbinamenti.
E se parliamo di vino la wine list racchiude diverse etichette, grande attenzione alle cantine di pregio, ma l’esperienza insegna, allora ci cade l’occhio su alcune referenze meno note, ma dal valore di tutto rispetto, senza eccessi perfino nei costi, sempre molto rincarati. Valentina Rizzi ne seleziona all’incirca 100 di etichette, una piacevole scoperta il “Puro Rose” 2010 di Movia, una bollicina che a differenza degli altri metodo classico conserva i lieviti frutto della seconda fermentazione nella bottiglia, evolvendo fino alla sua apertura. O come il Colli Tortonesi DOC Favorita “Marine” 2012 di Vigne Marina Coppi, la cui uva piemontese viene raccolta surmatura, rendendo questo vino bianco più che unico.
Pescheria Con Cottura – Drink Mjere + crudo di gamberi
Lo Champagne Rosé Brut “Dame-Jane” di Henri Giraud, ottenuto dall’assemblaggio di Pinot Noir e Chardonnay, i vitigni dello Champagne. Questo vino, però, viene fermentato nelle anfore: ne deriva una bollicina di grande personalità.
Tra gli esempi di food-drink pairing assaggiati vi raccontiamo la sublime esperienza
Proposta e abbinamento: drink Chicha al mar composto da il Barsor Pisco Acholado, che è un’acquavite peruviana molto aromatica, uno sciroppo di chicha modada, bevanda peruviana molto aromatica a base di mais morado, chiodi di garofano, mela, limone e zucchero. Abbinamento cubotto di tonno marinato con ristretto di marsala e frutti di bosco.
Drink Chicha al mar
Negroni Mediterraneo, realizzato usando un bitter bianco invece di quello rosso. Poi si usa il Malfy Gin, dove la componente aromatica è fortemente caratterizzata da una nota fresca di limone con la classica fetta di aranci, un’alga e del limone grattugiato. Abbinamento: sarda impanata e fritta, presentata con un cracker di erbe secche e maionese con erbe fresche, anch’esse provenienti dal bacino del mediterraneo.
Negroni Mediterraneo
Il Bushido FizzJinzu Gin, yuzu, limone, cordiale di camomilla e cannella, soda water. Abbinamento sashimi di ombrina.
Bushido FizzJinzu
Mano al portafogli
Cocktail mixology, troviamo i classici 10 €, e i rivisitati 13 €, con un food pairing in abbinamento che profuma di mare.
Cocktail List
Bushido Fizz
Jinzu Gin, yuzu, limone, cordiale di camomilla e cannella, soda water
Quando si ha la fortuna di poter vivere la bellezza di un luogo davvero unico allora non si può che essere fortunati. La Puglia è un paesaggio variegato di antiche civiltà, che spazia dal mare blu profondo alle campagne e colline dei suoi borghi più identitari.
Quintessenza fratelli Di Gennaro
Barletta-Andria-Trani è la provincia più adolescente della Puglia situata tra il Golfo di Manfredonia e la Terra di Bari. Barletta e Trani si adagiano sulle acque pulite dell’Adriatico, invece Andria riposa internamente a ridosso dell’Alta Murgia, incanto della vita agro-pastorale della Puglia dei tempi passati.
La vita è meglio in compagnia, e se siete a tavola questo detto vale doppio, a Trani in una stretta e caratteristica viuzza riparata dal centro c’è un posto dove si dovrebbe accomodare almeno una volta nella vita; Quintessenza.
Quattro fratelli e la storia di una tradizione che sprofonda le sue radici sull’importanza della famiglia, tutto ruota intorno al sacrificio dedizione, e rispetto.
“Quattro fratelli”, ed un ristorante dove i piatti hanno un’anima, quella di: Stefano e Alessandro Di Gennaro alla guida della cucina, Domenico e Saverio alla responsabilità della sala e del servizio cantina.
Quintessenza
Varcando la soglia del loro ristorante troverete ambiente candidamente semplice, un luogo caldo ed accogliente, salvo eccezione che rende la tavola un luogo completamente dedicato ai piaceri gourmet, i piatti richiamano lo stile contadino pugliese dove Stefano integra con sapienza le visioni culinarie contemporanee.
Tanta materia prima, patrimonio gastronomico della Puglia, dove terra e mare si fondono nelle sue ricette, in un susseguirsi di stagioni nel piatto. Una cucina che si esprime attraverso cotture brevi allacciate alle loro straordinarie materie prime.
Tutto è nel segno del gusto:
Amuse bouche: Melanzana affumicata, e panino al vapore e maionese di ostriche
Perla al burro di cacao, cialda di carote e misticanza e gel al frutto della passione
Quintessenza – tortelli di ricotta, gambero rosso di Gallipoli, bisque e moscato di Trani
dessert al cioccolato amaro 72% con gelato di lamponi
Macarons e zeppoline alla crema
Mano al portafogli
Alla certezza del piacere a tavola si aggiunge il rapporto qualità prezzo, che per uno stellato che realizza queste pietanze solitamente i prezzi sono più sostenuti, ma veniamo ai conti fatti, troverete 2 (degustazioni a 55 e 68 euro), abbinamento vini al calice quattro etichette, 24/ 5 etichette 30 euro. Alla carta spenderete mediamente 40/65 € escluse bevande.
Bella, tradizionale, generosa, il gusto primeggia su tutto, Quintessenza un luogo per concedervi piccole,grandi perle di golosità
Quintessenza
Via Nigrò, 37, 76125 Trani, Italia +39 0883 880948