Cova E Bocelli: Il Bagno Alpemare Diventa Protagonista con Cova

I prodotti artigianali della storica pasticceria meneghina saranno disponibili a Forte dei Marmi nello stabilimento balneare Alpemare della Famiglia Bocelli, una carta Dessert ideata per deliziare i palati di una estate 2019 alla soglia del gusto: quello dolce.

 

Un corner sarà dedicato ai selezionati prodotti di pasticceria artigianale, (cioccolatini, lievitati, prodotti da forno), un trionfo di bontà nel rispetto delle tradizioni Cova, il packaging riprende le tinte turchesi dell’elegante struttura Alpemare.

 

Cova Alpemare

 

Il Bagno Alpemare è un bijoux della Versilia, è proprio grazie alla Famiglia Bocelli, che ha ripreso vita in un aspetto tutto nuovo, lo storico stabilimento balneare ha rappresentato da sempre una meta amatissima da grandi personaggi come: i poeti Montale, Ungaretti e D’Annunzio, cantanti, da Edith Piaf a Mina e Ray Charles, Forte dei Marmi e il bagno Alpemare regalano momenti di charme in qualsiasi occasione. Gli oltre due secoli della Pasticceria Cova simbolo di eleganza e di qualità, portano un valore aggiunto, consolidando questa cooperazione in un crescendo di qualità e gusto.

Cova Alpemare

Paola Faccioli, CEO di Pasticceria Cova, nel commentare l’iniziativa dichiara: «Siamo orgogliosi che la Famiglia Bocelli abbia scelto Cova come partner privilegiato di un progetto così prestigioso. La creazione di una Carta Dessert dedicata, in linea con l’offerta gastronomica d’eccezione del ristorante, è stata una sfida che abbiamo accolto con grande entusiasmo e grazie alla collaborazione con Alpemare portiamo per la prima volta la tradizione e l’artigianalità dei nostri prodotti in riva al mare, così gli ospiti possono unire la dolcezza al relax e al riposo estivo.»

Chef E Green 2019

L’inaugurazione di Chef in Green 2019 ha preso il via nel suggestivo Castello di Tolcinasco, Golf Club d’eccellenza, la quinta edizione riconferma il successo della kermesse, un percorso itinerante che vuole consegnare ai nostri occhi, e al nostro palato la prospettiva di un percorso enogastronomico in evoluzione- tutto insieme al gioco del golf.

Lunedì 29 Aprile oltre 35 chef che si alterneranno negli incontri e nelle cene itineranti, mettendosi in discussione affrontandosi da diverse abilità, è lecito aspettarsi qualcosa in più, siamo soddisfatti di quello che si è visto in campo, gli chef hanno dato del loro meglio alla conquista della buca migliore. A seguire la seconda partenza degli chef, si primeggia in cucina con una serie di prelibatezze che formano una cena gourmet davvero importante.

Roberta Candus, direttore di Golf & Gusto è l’ideatrice e la conduttrice del meeting, conoscitrice della cultura enogastronomica ha reso possibile anno dopo anno la realizzazione di ogni tappa all’interno dei più belli ed esclusi golf club del panorama, coinvolgendo tantissimi grandi nomi delle cucine più autorevoli che si sono sfidati sui green più esclusivi d’Italia, “il gioco del golf fa squadra”, insieme alle ultime novità di Claudio Gatti ed i suoi dolci della via Francigena e Giuseppe Verdi, in una presentazione show di alcuni produttori che seguono questi interessanti appuntamenti.

Chef in Grren si occupa di regalare emozioni attraverso la pura esperienza del gioco, per poi giocare di gusto in cucina, presenti gli Chef stellati Claudio Sadler, Tano Simonato e Felix Lo Basso rivali con i loro ferri da golf, in campo anche Marc Bernardi, chef emergente che cucina a 2000 metri in Val Gardena.

In cucina troviamo chef Giuseppe Lo Presti del ristorante Il Casale, consigliato nella guida Michelin 2018 e Cristian Benvenuto, chef e patron del ristorante La Filanda a Macherio, e poi due new entry ristoranti milanesi Gianluca Rosano del Otivm e Pasquale Frigoli del Bistruccio, mentre con un piatto molto primaverile Sebastian Fitarau della Locanda Sensi di Rivergaro porterà in tavola le novità dell’Eccellenza Ellenica.

“Seduzione”, il pastry-chef Nicolò Moschella, considerato tra i nomi emergenti della pasticceria moderna e premiato come Top Italian Talent Chef 2018.

Gli chef giocano a coppie, “neofiti” e “golfisti”, e possono avvalersi di supporter, golfisti non-chef che partecipano o seguono il gioco. Alla fine di ogni singola gara i partecipanti chef o professionisti accumulano punti, alla fine del torneo chi raggiunge il punteggio massimo viene proclamato vincitore della Chef in Green

 

Menu degli autori della serata

Giuseppe LoPresti- chef  Il Casale di Grimoli, Toscana: “terrina con fegato di coniglio, in arrosto morto, panima arentina, mousse al lardo di Colonnata, coulis di lamponi.

Cristian Benvenuto- chef patron ristorante La filandra, a Marechino: gelato all’olio extravergine d’oliva Zenia con tartare di manzo.

Sebastian Fitarau- chef ristorante la Locanda Sensi, Rivergaro: pasta della Grecia antica, ortiche e menta con asparagi e pecorino.

Gianluca Rosano-chef ristorante Otivm, a Milano: Ravioli cacio e pepe, bottarga di gamberi

Pasquale Frigoli- chef Bistruccio, a Milano: filetto di rombo, plancton nero di seppia e piselli novelli.

 

 

 

 

 

 

 

 

www.chefingreen.it

PANINO GIUSTO AL PRIMO PIANO IN PIAZZA CORDUSIO; LOCATION D’ECCEZIONE E PATERSHIP CON YAMAMAY

Sarà Caterina Ceraudo a firmare il lancio entrando nel menu “Maestri con il panino”, Petelia è stato il primo panino ad ispirare tutto il resto. Calabrese di origine omaggia la sua terra con la scelta delle materie prima.

Mercoledì 18 Aprile, siamo in Cordusio quadrilatero pulsante di una Milano che non dorme mai, palazzi storici, prestigio, popolarità, un rodaggio di break tutto nuovo per il celebre marchio. Parte tutto dalla posizione non più su strada, 450 mq complessivi, distribuiti tra via Cordusio, via Casati e Via Santa Maria Segreta, il locale è visibile all’esterno da 5 grandi vetrine al primo piano e relative insegne su Via Cordusio, 11 vetrine su Via Casati ed una, splendida, su Via Santa Maria Segreta.

L’accesso al locale è situato sia da Via Cordusio, che da Via Casati e Santa Maria Segreta, e prevede l’ingresso nel negozio Yamamay, partner dell’iniziativa.

 

Il Panino Signature

Petelia, Capocollo, insalatina di campo e agrumi canditi, cipolla di Tropea marinata in aceto di lamponi e stracciatella, il tutto racchiuso in un pane speciale ottenuto da grano tenero Verna, antica varietà coltivata nella Sila catanzarese a 1300 metri d’altezza da almeno 60 anni, il cosiddetto “grano di montagna”.

 

Elena Riva, Presidente di Panino Giusto, dichiara: “Abbiamo coinvolto Caterina Ceraudo perché con questo locale inauguriamo un percorso sull’incoraggiamento del talento femminile e Caterina ci è sembrata, per la sua classe e la sua determinazione a fare e fare bene, una grande ambasciatrice delle donne della ristorazione; di lei apprezzo molto il “give back” che sta facendo alla sua comunità e al suo territorio”.

L’idea in più

L’aperitivo si fa buono, o la cena ricca di panini elaborati come piatti gourmet, non manca nulla, e per un aperitivo deluxe il banco vi da il benvenuto con un nuovo inizio, la scelta rimane una vera esperienza in un mood da lounge bar.

 

Caterina Ceraudo



Classe 1987, Caterina Ceraudo è alla guida della brigata di Dattilo, il ristorante di famiglia che vanta una stella Michelin, la giovane chef ha già in curriculum di premi e riconoscimenti importanti, come quello di Migliore Chef del 2016 per la Guida di Identità Golose, quello di “Chef Donna” guadagnato l’anno successivo per la Guida Michelin. Sempre nel 2017 diventa Ambasciatrice Illy ed entra a far parte dell’Atelier des Grandes Dames, network ideato dalla Maison de Champagne Veuve Clicquot, per sostenere i talenti femminili dell’alta ristorazione che hanno saputo affermare con passione la loro imprenditorialità e il loro stile professionale e, infine, il premio “Miglior Chef Under 35” dei Food Community Awards assegnatole nel 2018.

 

 

La sua è una cucina equilibrata e leggera, una missione che può apparire paradossale in Calabria, ma solo all’apparenza. È semplice, pulita, creativa. La sua filosofia è la riscoperta del territorio calabrese con un accurato controllo di filiera, rispettando il cibo e la sua provenienza naturale, dalla nascita e crescita di ogni ingrediente fino alla sua trasformazione nel piatto. Utilizza pochi elementi, cercando di esaltare i sapori semplici, con una spiccata componente vegetale che in molti piatti diventa la parte dominante della ricetta.

 

http://www.paninogiusto.it 

AGUA SANCTA: Il Locale Per Gli Appassionati Della Cucina Messicana

Piatti, tequila, Mezcal, ingredienti, per conoscere meglio la cucina messicana; un indirizzo già noto è Agua Sancta mexcaleria, andiamo alla scoperta di un paese con radici profonde delle tradizioni a tavola, lo street food è uno dei pezzi forti, sicuramente Agua Sancta potrà portarvi dentro le abitudini a tavola dei Mexicani, con qualche imput in più, quale? Ve lo racconto.

Tutto inizia dall’idea di Fabio Morelli bartender, e giovanissimo imprenditore, lavora con professionalità e rigore, e col sorriso in bocca, lui e tutti i componenti e vi garantisco che non è scontato…

Pranzo, aperitivo, cena, la parola d’ordine è Mexico che passione. Il menu food & drink da solo è capace di dare le giuste motivazioni per farci un salto, per gli amanti delle tortas assaggerete “Tortas con Carne al pastor, ananas, cipolla e maionese al chipotle, o ancora tacos a base di tilapia marinata nel lime e chile ancho, con salsa al mango e crescione d’acqua, o come il tacos con pollo e salsa tomatillo, guacamole, nachos, insalate e un alternativa molto sfiziosa di aguachile, proposto nella sua versione con i gamberi rossi di Mazara.

 

L’emblema rimangono i distillati a base di agave, tequila e mezcal, con una drink list interessante suddivisa in tre sezioni: hot drinks, signature cocktails ed una parte esclusivamente dedicata ai Margaritas.

El Clavo” un drink dove la tequila viene unita a the earl grey, zucchero e lime.

Sexy Moscow, la versione calda del Moscow Mule.

Banana Joe, tequila infusa alle foglie di banana e sciroppo di espasote.

Gringoa base di barbou.

Il Suave con vodk.

Big Bamboo, con il rum.

Cilantro gimlet con gin Hendrick’s, lime, cetriolo e coriandolo.

 

 

La signature list

El vejo, con negroni riposato in botte, unisce il mezcal al

Campari antica formula, il Montanaro, mix tra l’Amaro Braulio e la tequila.

 

Le varianti del Magarita:

Mezcal Margarita. Pomelo con tequila agli agrumi e pompelmo, o il Caliente, piccante,

a base di tequila Don Julio bianca, tequila infusa all’habanero, triple sec e lime.

 

 

New entry estive

Sunset (Martini Bianco, Lychees, Pompelmo, Menta e Prosecco),  tra i  margaritas  I’m Blue (Tequila Don Julio alla lavanda, Limone, Zucchero, Albumina), e i diversi tipi di sangria.

 

Buono a sapersi

Novità della stagione il brunch della domenica, il suo dehor all’aria aperta è un valore aggiunto per gli amanti dell’atmosfera messicana. Piatto, frutta, un dolce un caffè e bevande no limits. Costi del brunch: 25€ con analcolico, 30€ Drinks by Don Julio, 35€ Vino / Bollicine.

 

Agua Sancta una tappa che racconta un Messico contemporaneo. Ci piace!

 

 

Agua Sancta

Corso Garibaldi, 110 – Milano

Martedì – Domenica 18:00 – 2:00 – Chiuso il lunedì

Info e prenotazioni: +39 3755350033

L’Anno del Dolcetto il Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG Ce Lo Racconta

L’Anno del Dolcetto, il Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG punta la lente d’ingrandimento in uno dei vitigni più tipici e diffusi del Piemonte.

Al Vinitaly è un gran protagonista, martedì 9 aprile si è effettuata una degustazione di annate recenti e longeve dell’Ovada DOCG: un viaggio nel tempo nell’arco di tre decenni, fino al 1991.

Ovada DOCG in occasione del Progetto “2019 – Anno del Dolcetto” lanciato dalla Regione Piemonte per riportare alla ribalta la potenzialità di un vitigno storico tra i più tipici del Piemonte e coltivato diffusamente in tutto il territorio regionale.

Consorzio Ovada DOCG_panorama vitato

Il territorio dell’Ovadese è protagonista di due vini a denominazione di origine: il Dolcetto di Ovada Doc e l’Ovada Docg, denominabile anche Dolcetto di Ovada Superiore Docg. I due vini provengono da due distinti provvedimenti legislativi e ciascuno è regolato da uno specifico disciplinare di produzione.

Dolcetto di Ovada Docg, è un vino ricco e austero e appartenere certamente alla selezione di vini importanti, contrariamente al detto che sia un vino di facile beva. Italo Danielli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG – c’è ne dimostra le grandi potenzialità, un vino unico, è il vino che da sempre ha accompagnato e accompagna l’uomo delle Langhe, le colline anticamente delimitate dal Tanaro da una parte e dall’Orba dall’altra e le pianure vicine.

Una sola è la tipologia per il Dolcetto di Ovada, mentre sono quattro per l’Ovada Docg: Ovada, Ovada Riserva, Ovada con riferimento della Vigna e Ovada con riferimento della Vigna e Riserva.

 

“Degustazione narrativa” così si è intitolata, dove hanno partecipato diversi protagonisti, tra cui la Regione Piemonte con l’Assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero; Piemonte Land con il Presidente Filippo Mobrici; il Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG e l’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato, rispettivamente rappresentati dai Presidenti Italo Danielli e Mario Arosio.

In prima linea la nuova generazione di Produttori dell’Ovada DOCG, costituitasi in Consorzio nel 2013 e che partecipa a Vinitaly per la prima volta, con un viaggio nel tempo nell’arco di tre decenni, degustando le produzioni più recenti datate 2017 e 2016, passando per agli anni 2011 e 2004, fino a bottiglie datate 1998 e 1991.

 

Consorzio Ovada DOCG_lavoro vigne

“I produttori dell’Ovadese, la zona più vocata per i vini Dolcetto “di struttura” – afferma Daniele Oddone, Vicepresidente del giovane Consorzio – “negli ultimi decenni hanno privilegiato una produzione con vendita a breve termine, a pochi mesi dalla vendemmia.

 

Ma il vitigno Dolcetto ha caratteristiche tali da poter produrre vini eccellenti e longevi”; ed è per perseguire questa strada che una trentina di Produttori, principalmente rappresentati dalle nuove generazioni di viticoltori del territorio, hanno deciso di costituirsi in Consorzio e avviare l’Ovada Revolution.

  

Tommaso Arrigoni, Chef di “Innocenti Evasioni” di Milano (1 stella Michelin), che propone l’Ovada DOCG come abbinamento ottimale al suo ‘agnello al succo di ciliegie’, in carta nel menu di Pasqua. Arrigoni sostiene che “Il Dolcetto è un vino che va usato, al contrario di quello che si può pensare, per accompagnare piatti ‘di struttura’ che hanno bisogno di un vino in grado di supportarli ed esaltarli, come guancia brasata, carni rosse pregiate e appunto la carne di agnello”.

 La nostra esperienza, dopo aver degustato annate dal 1991 al 2017, e che l’Ovada Docg, è un vino raro nel suo genere, si evolve nel tempo con una sua personale crescita molto appassionante.

 

#ovadarevolution

COVA’S CREATIVE LAB PRESENTA SDA BOCCONI & COVA DESIGN PROJECT

10 progetti sono stati presentati a Milano in occasione della settimana del design davanti a una giuria di esperti. SDA Bocconi & Cova Design Project, un’iniziativa dedicata al design 70 studenti resi complici facente parte dei corsi MAFED e MAMA, Master della Business School dell’Università Bocconi.

8 aprile 2019 . Cova’s Creative Lab, l’impegno degli studenti è stato di rimodellare il packaging della storica pasticceria, lo sprint è la creatività, la sostenibilità è l’innovazione.

La giuria di esperti valuterà i dieci progetti, il migliore si aggiudicherà la capsule collection che verrà inserita nel prossimo catalogo A/I.

 

 

Garden Cova

La giuria d’eccellenza:

Paola Faccioli (CEO di Cova), Marco Tortoriello (Associate Dean Master Division SDA Bocconi), David Pambianco (Vice Presidente di Pambianco Strategie d’Impresa), Sonia Calzoni (architetto e titolare dello studio Calzoni Architetti) e Alberto Fabbri (Vice Presidente di LVMH Italia).

L’idea di creare un laboratorio di idee commenta Paola Faccioli, CEO di Cova – è nata dalla volontà di creare uno spazio, denominato Cova’s Creative Lab, dove poter sperimentare con coraggio e passione.

 

Pasticceria Cova | via Montenapoleone, 8

 

Sito web: www.pasticceriacova.com

Fish&Chef Celebra il decennale attraverso la Cucina d’Autore

Dal 6 al 13 maggio 2019 riflettori accesi per la 10a edizione di Fish&Chef, il lago di Garda ci conquista.

Dieci anni di Fish&Chef, grandi festeggiamenti per onorare la Kermesse volta a raccontare il territorio del lago di Garda, ricco di materie prime, tra le materie prime che caratterizzano la filosofia gourmet c’è sicuramente il pesce d’acqua dolce, ricco di gusto, emozioni, profumi.

Fish&Chef è il format del gusto del lago che ha come obiettivo quello di comunicare l’ambiente, l’offerta della tradizione locale, i paesaggi affascinanti ricchi di storia e cultura, coinvolgendo in questo percorso di valorizzazione professionisti, aziende e pubblico con cui in questi anni hanno creato un rapporto di familiarità.

Punta San-Vigilio
Punta San-Vigilio

 

Venerdì 5 aprile si è svolta la cena di gala presso la suggestiva cantina Cà Maiol ci danno il benvenuto Elvira Trimeloni, Leandro Luppi e tutti i cuochi del Dream Team, nel segno di una cerimonia singolare.

Il format di Fish&Chef, prevede 6 tappe itineranti in 6 serate dove chef e ristoratori del lago di fama nazionale e internazionale propongono alla clientela un vasto panorama dei prodotti tipici del territorio che vengono poi rivisitati abilmente dall’estrosi chef.

 

 

 

 

 

Dieci edizioni dopo Fish&Chef ha creato vero e proprio movimento culturale, propagandando il pesce di lago in ricette semplici ed allo stesso tempo uniche e particolari.

Per celebrare l’anniversario Fish&Chef ha scelto un’eccellenza del Lago di Garda: Cà Maiol, che fin dal 1967 – anno della sua fondazione – si fa promotrice in Italia, così come all’estero, di una tra le più apprezzate produzioni enologiche del territorio gardesano.

 

 

 

 

Una grande rassegna di assaggi ha caratterizzato la serata; Cà Maiol spumante Metodo Charmat, Lugana DOC Sebastian Brut e Sebastian Brut Rosé, accanto al più strutturato Lugana DOC Metodo Classico Brut, Lugana DOC Prestige e Molin, Lugana DOC Fabio Contato 2016; il Valtènesi Riviera del Garda Classico Chiaretto Roseri, il Negresco e il Valtènesi DOC Fabio Contato Rosso, referenze che rappresentano l’eccellenza del settore vini in abbinamento ai sapori del territorio.

L’evento Happy Birthday Fish&Chef è stato inc

ontro unico, un connubio tra cucina d’autore e grandi vini, proposte straordinarie che portano le firme di 19 chef del Dream Team, con le loro 8 stelle Michelin.

 

 

 

 

Tutti gli chef del Team Dream

Leandro Luppi CHEF A MALCESINE, Orietta e Maria Filippini CHEF A GARGNANO SUL GARDA, Massimo Fezzardi CHEF A DESENZANO DEL GARDA, Isidoro Consolini CHEF A LIMONE DEL GARDA, Roberto Stefan CHEF A SIRMIONE, Alberto Bertani CHEF A SALÒ, Stefano Baiocco CHEF A GARGNANO SUL GARDA (BS), Michele Iaconeta CHEF A COSTERMANO, Maurizio Bufi CHEF A GARGNANO SUL GARDA, Matteo Felter CHEF A GARDONE RIVIERA, Andrea Costantini CHEF A GARDA, Andrea Mantovanelli CHEF A FOLGARIA, Giuliana e Francesca Germiniasi CHEF A MANERBA DEL GARDA (BS), Fabio Mazzolini CHEF A MANERBA DEL GARDA (BS), David Cattoi CHEF A RIVA DEL GARDA (TN),Carmelo Di Novo CHEF PASTICCERE A MANERBA DEL GARDA, Fabio Cordella CHEF A BARDOLINO (VR), Saulo Della Valle CHEF A MONIGA DEL GARDA, Marco Cozza & Andrea De CarliCHEF A SALÒ (BS)

Ogni sera un ristorante gourmet diverso, sensazioni diverse, gusti miscelati esaltando le specialità di lago; trota, tinca, carpione, lavarello ma anche un corredo di prodotti di fama internazionale come l’Olio Extravergine di Oliva Dop del Garda, la carne Garronese Veneta, i formaggi tipici di montagna, dove l’influenza del trentino si fa sentire, la cucina del lago di Garda è una cucina a 360 gradi una gastronomia delicata, raffinata, dove la passione per i piatti a base di di pesce d’acqua dolce, sono un plus ultra.

www.fishandchef.it

Identità Golose 2019 Quindidicesima Edizione Del Congresso Gastronomico Italiano.

Costruire Nuove Memorie è il tema di Identità Golose 2019, la somma di storie e culture che alimentano fortemente i tempi moderni. La necessità di recuperare delle memorie in cucina e renderle attuali.

Osservazione e consapevolezza è il focus che rende il congresso sempre più interessante, relatori, chef, produttori, pasticceri, maitre, pizzaioli, allo scopo di rendere la gastronomia; memoria, elementi e quotidianità.

Tanti i relatori, insieme ai grandi della ristorazione italiana e non solo, un programma ricco di ogni aspetto; due nuovi esordi di prima, si è discusso sul tema Identità TV – 60 anni di alta qualità a tavola, l’attenzione cade su alcune trasmissioni più seguite e interessanti.

Contaminazioni, protagonisti otto chef a cavallo tra le frontiere del gusto. Tornano invece Dossier Dessert e Identità di Gelato sul fronte dolce, così come Identità Naturali, dedicata alla cucina green, e le bollicine di Identità di Champagne.

 

Costruire Nuove Memorie, parlano i Maestri: Cracco, Alajmo, Berton e Oldani (in un connubio… marchesiano) e Beck, Martinez e, ad anni di distanza, del turco Gürs, oltre all’esordio di grandi nomi internazionali: Avillez, Raue, Guerrero.

Salgono sul palco l’ultimo giorno gli amati di sempre del Congresso Massimo Bottura Dominique Crenn, Riccardo Camanini, Niko Romito, Enrique Olvera.

La pasticceria italiana contemporanea, ha una forte presenza al Congresso; vediamo Assenza,Fusto,e altri magnifici sei, e ancora Identità di Pane e di Pizza, dodici relatori tra grandi maestri e volti giovani.

La crescita e il successo di iniziative come il Congresso di Identità Golose si pongono l’obiettivo di ridisegnare nuovi ponti tra tradizione e innovazione, verso uno dei patrimoni più belli della cultura Italiana; “l’enogastronomia”. Grazie.

Milano – Mi.Co. – via Gattamelata, Gate 14

dal 23 al 25 marzo 2019

Le Soste è arrivata alla trentasettesima edizione

Le Soste è arrivata alla trentasettesima edizione, il 2019 presenta 5 nuovi ristoranti.

L’associazione Le Soste ha presentato oggi 20 marzo 2019 la sua nuova guida. Una raccolta di indirizzi che illustrano locandieri e grandi cuochi per portarci dentro ad una esperienza gastronomica piena di sapori e tradizioni.

Trentasette anni dunque, interessante, distinta, ma soprattutto utile, il volume conta 300 pagine edito da Mediavalue – coordinate di Mario Cucci. La Guida è stata presentata dal giornalista e scrittore Roberto Perrone.

Molteplici indirizzi della buona cucina italiana, il criterio è semplice ne giudizi né voti, tutti i ristoranti che fanno parte de Le Soste, sono semplicemente linee del gusto dove fare una esperienza singolare e soggettiva, il valore della guida è dato dal piacere unico del viaggiatore gourmet, senza critiche di grandi esperti.

Ovviamente i membri sono valutati dall’unanimità dal Consiglio direttivo prima di farne parete, la guida viene pubblicata in italiano e in inglese contiamo 25.00 copie.

 

Numerosi i premi 2019 votati sempre a premiare l’efficienza della cucina, la forma, l’accoglienza e l’eccellenza enogastronomia italiana:

Il premio Franco Ziliani-Le Soste all’innovazione di Berlucchi è stato assegnato a Mauro Uliassi.

Il premio Le Soste Ospitalità di Sala di cantine Ferrari è stato assegnato a Simonetta Mosconi, maitre del ristorante Mosconi.

Il premio Le Soste di Mario Felluga Russiz Superiore è stato assegnatoa Ezio e Renata Santin.

Il premio Le Soste per la Sostenibilità de La Fenice è stato assegnato a Giancarlo Morelli.

Il premio ASPI Best Wine Estates of Italy è stato attribuito alla azienda agricola Fratelli Bucci.

Il premio Experience Pommery alla migliore selezione di champagne è stata assegnata a Don Alfonso 1980.

  

Ecco le new entry, ristoranti, chef e località:

Il ristorante Cracco a Milano, nuovo nato dello chef Carlo Cracco; Magnolia di Cesenatico seguito dallo chef Alberto Faccani, Taverna Esria a Brusciano NA con l’eleganza dello chef Francesco Sposito, Il Ristorante- Luca Fantin all’interno dellìhotel Bvlgari Tokyo, Amelia di San Sebastian diretto dal giovane Paulo Airaudo.

 

 

Associazione Le Soste

Via Duca degli Abruzzi n. 7/A

20871 Vimercate (MB)

Tel. +39 039 6080661 – Fax +39 039 6081526

Shabu Lecco – Japanese Fusion Restaurant

Se siete nei paraggi, non potete non fermarvi qui:

A Lecco c’è un nuovo concept di fama per mangiar sushi e rilassarsi con stile, magari insieme ad una coppa di champagne Perrier Jouet. Si tratta di “Shabu” amato da chi adora il genere e da chi ricerca sempre un’ottima qualità/prezzo.

Da Shabu è possibile gustare piatti più innovativi della cucina fusion e un sushi alternativo in combinazione con i sapori del Giappone e quelli del mediterraneo.

 

 

 

Il servizio è curato da Christian Accardi, gestore del singolare Shabu Lecco, che garantisce i migliori ingredienti provenienti da tutto il mondo, preparati con creatività e stile.

 

 

I prodotti sono freschi e sani (abbiamo gustato diversi abbinamenti), e tutto è guidato dalle sapienti mani dello Chef Phil Chuck De Messa, con rigore e professionalità.

Con un di menù dalla formula open sushi, non mancano i piatti d’autore, come il ceviche di ricciola, i gamberi rossi con dressing al gin, sahimi su vellutata di mango maracuja e frutta fresca, gli straordinari special rool, gambero in tempura, salsa spicy, salsa BBQ, bacon, pomodorini, jalapeno, cipolla fritta, e ancora hand roll, riso nero, spalla di maiale sfilacciata, gambero in tempura, maionese creps di soia, chili, julienne di patate.

 

 

 

 

Ogni piatto, è garantito, sarà un’avventura nel sushi, è un gran piacere scoprire che esiste un fuori menù formulato anche in base al pescado del giorno con combinazioni ancora più estrose. (Con una piccola variazione nel prezzo).

Stretta la partnership con Perrier – Jouët, celebre maison di champagne nota per i suoi vini floreali ed eleganti, si può far tesoro di abbinamenti che esaltano ancor di più il gusto delle pietanze. Certamente si può partire da un aperitivo, oltre le affermate etichette troviamo una lista cocktail tutta da sperimentare.

Mano a portafogli

La loro formula prevede un costo di 15 euro a persona per il  pranzo e 26 euro per la cena, la domenica si fissa a 20 euro a persona, in tutto questo fuori le portate del famoso fuori menu. Ricordate che non è un “all you can eat”, ma una formula prelibata per assaggiare tutti i piatti che desiderate di un sushi di qualità.

 

Isabella Scuderi ShabuLecco

 

 

Indirizzo: Via Gorizia, 5, 23900 Lecco LC

Telefono: 0341 081031