I CINQUE COCKTAIL CHE UNA DONNA DI CLASSE DOVREBBE ORDINARE

Qualcuno afferma che la classe non è acqua, un proverbio anonimo, e se appunto le doti non sono comuni come l’acqua, anche le scelte e i comportamenti possono avvalersi di questa qualità. Se il vino è il nettare degli Dei, i cocktail sono un passatempo da bere. Un aperitivo con le amiche, un dopocena, un drink con l’uomo che vi piace, scegli il drink più raffinato, il gusto e lo charme non ha pochi effetti, certamente consiglio anche una buona conversazione, in tutti i tre casi.

 

Non esiste un livello di istruzione per saper bere bene, questo voglio dirlo, esiste l’esperienza nel sociale che vi dà modo di imparare, quindi ogni donna può essere all’occorrenza una grande “Femme chic”.

Oltre ai nostri gusti personali, che ovviamente non si discutono, rimanendo sempre e comunque dei grandi classici dove ogni certezza trova spazio, oggi è molto in voga saper ordinare un drink dalle correnti radical chic, e se quindi la scelta supera il gusto personale scopriamo cosa bevono le “Classy Woman”.

FRENCH 75

Io lo chiamo il “classico della raffinatezza, complice il mio amore per il gin e lo champagne, in ogni caso se prediligi le bollicine, questo mix di Gin, succo di limone, zucchero, il tutto shakerato e versato in una flûte di champagne, appagherà il tuo palato dandoti un tocco di stile.

French75

 

HUGO SPRITZ

L’alter ego dello Spritz, in voga nelle stagioni estive disseta e rinfresca come pochi. Adatto sicuramente per un mood ricercato in fattore scelta. Sciroppo di sambuco, Prosecco e soda per finire. La menta e lo spicchio di lime spremuto all’interno fanno il loro gioco, per un tocco tutto di freschezza.

 

Hogo spritz

 

 

MAI TAI

Rum, Curaçao liquore e succo di lime, granatina e orzata, è stato ideato nella meravigliosa Polinesia. Vuoi aggiungere un tocco di allure? Chiedi il Di Saronno in sostituzione dell’orzata lo rende oltre che buonissimo, davvero molto, molto sofisticato.

 

Ma Tai col Disaronno

 

COSMOPOLITAN

Elegante e raffinato il Cosmopolitan è sempre un’ottima scelta. Vodka, Cointreau e succo di mirtillo, per uno stile sempre molto femminile.

 

Cosmopolitan cocktail

 

COCKTAIL ROSA

Il cocktail rosa è un’idea sofisticata, poco conosciuto ma incredibilmente buono se ami il succo del pomodoro, gli ingredienti? Passata o succo di pomodoro rosso, liquore di ginepro al limone e spumante, viene servito con ciuffetti di menta e riccioli di scorza di limone. Dolcezza e acidità sono in equilibrio perfetto.

 

Cocktail rosa

 

Quindi belle anime raffinate, ricordatevi, niente menu! Ordinate disinvolte.

Vini Seducenti: Le Etichette Perfette Per Sorprenderla

Approcciarsi alla passione per il vino rende alcuni dei nostri sensi più sensibili, un profumo, un colore, un sapore, ed è subito amore per il buon bere. Rosso o bianco che sia crea un lungo piacere sensoriale.

 

Spesso il vino è inebriante perché è in grado di sprigionare una galleria di sensazioni organolettiche e olfattive. Il vino è un’incredibile microcosmo tutto da scoprire, sempre e comunque da degustare.

In questo articolo vi sveleremo dei vini seducenti per ammaliare e sorprendere a colpi di etichette, che sia un’occasione speciale, o un regalo, questi consigli vi renderanno decisamente affascinanti.

Quindi ricordatevi non dovete essere esperti, ma amanti. Qui di seguito la mia personale lista che lascia sempre un’impronta.

 

Pinot Nero Riserva Praepositus Abbazia di Novacella, qui siamo in Alto Adige. E’ definito un vino complesso, il suo colore rosso rubino lo rende aristocratico, le sue caratteristiche aromatiche di tabacco e petali di rosa lo rende coinvolgente, in bocca arrivano sapori corposi di frutti rossi, lampone, e ciliegia. Dona il suo massimo se viene degustato accompagnato da pietanze di carne, ma non delude mai neanche in solitudine ovunque voi siate.

 

Praepositvs

 

 

“Silenzio” di Tenuta Coste Ghirlanda, qui le uve di Zibibbo sono la punta di diamante, sa di miele e sale, così come viene definito, e se lo assaggi non ti viene altro in mente. Un vino quindi sapido e secco, l’aroma ti cattura col suo profumo di acacia. Sceglilo se vuoi apparire discreto e attento ai dettagli, si ma sempre con le giuste portate, formaggi, e primi piatti di pesce.

 

Silenzio

 

Artemisio IGT 2009 cantina di Peter Wiegner siamo sulle pendici dell’Etna, un cabernet Franc al 95% che si presenta con tutta la sua prepotenza, affina per 15 mesi in barriques di rovere francese. Il mio primo assaggio lo devo al Sommelier Carmelo Di Pasquale, alla Locanda Don Serafino. Ma torniamo al vino, è subito intenso non appena lo avvicini al naso, ti arriva la frutta rossa, ciliegia, prugna, e poi cambia, peperone rosso appena tagliato. Qui gli abbinamenti sono chiari, carne, carne e ancora carne… Io l’adoro.

 

Artemisio

 

Spumante Metodo Classico di Carricante Brut Planeta, un gioiellino siciliano DOC, uve autoctone, delle bollicine che non deludono le aspettative. Cresce sulle sabbie laviche dei versanti dell’Etna, il perlage è fine, ha una bella mineralità data ovviamente dal territorio, sapido e fresco è perfetto per accompagnare l’aperitivo, o una cena dai sapori di mare.

 

Planeta Carricante

 

 

Franciacorta Brut Rosé DOCG 2016 Ferghettina. Uno spumante rosè che spicca per eleganza, riposa sui lieviti almeno 36 mesi, è perfetto per accompagnare pesce e crostacei.

 

Franciacorta Brut Rosé DOCG Ferghettina

 

Avrei ancora un paio di etichette da suggerire, ma risultano essere più ricercate, noi preferiamo allargare i nostri orizzonti puntando ai grandi vini, si ma non svuotando il portafoglio.

TARANTOLE FRITTE LO STREET FOOD DA PASSEGGIO: SNACK DAL MONDO

Si Dice che tutto il mondo è paese, si ma non sempre è così, soprattutto se si parla di tradizioni culinarie, e lo sanno bene tutti quei viaggiatori a caccia di squisitezze dal mondo, o quasi. La gastronomia locale è la più ricercata perché nascondono ricette e tradizioni in un piccolo lembo di terra, che probabilmente pochi hanno il coraggio di assaggiare. Oggi vi portiamo in Cambogia a mangiare le “tarantole fritte”.

 

Gli appassionati della cucina orientale sicuramente non hanno paura di sperimentare, il palato è già preparato a certi sapori, la tarantola fritta per chi l’ha assaggiata è una vera prelibatezza, ma dove bisogna recarsi di preciso? Il famoso villaggio in Cambogia è Skuon, si trova a 75 km dalla capitale di Phnom Penh, è il ragno gourmet gli ha resi noti, oltre agli affari d’oro.

Sfido chiunque a non rabbrividire pensando ad una tarantola, io per prima, eppure qualcuno le tiene anche come animali da compagnia, “l’uomo è strano”, detto questo, la tarantola da degustazione la si trova sulle bancarelle dei mercati, proprio accanto a ceste di frutta e verdura.

 

Donne cambogiane al-mercato

Qual è il suo sapore?

Il sapore a detta di chi le ha assaggiate ricorda una via di mezzo tra pollo e granchio, un interno morbido ed un esterno croccante

Vengono cucinate immerse in una pastella di sale, e zucchero, e poi buttate nell’olio bollente ancora vive con degli spicchi d’aglio. Di solito si mangiano solo le zampette pelose, però è tutta commestibile, la testa è ricca di polpa bianca.

Purtroppo, a causa della deforestazione sembra che la popolazione di tarantole stia diminuendo, e infatti il loro prezzo è lievitato notevolmente.

Io per il momento passo, e voi avreste il coraggio di assaggiarle?

Quali sono i vini pregiati meno conosciuti del Piemonte?

I vini della regione Piemonte sono famosi nel panorama vinicolo di tutto il mondo, chi tra gli appassionati del vino non conosce bene l’aroma ricca del Barolo, le note acide del Barbera, le sfumature del Barbaresco, il retrogusto di mandorla nel Dolcetto, sono etichette che mettono d’accordo tutti.

Ma indubbiamente come in molte cose esiste una realtà meno nota, al di là delle degustazioni sdoganate dietro alla splendida cornice dei vini piemontesi, non tutti conoscono le etichette meno famose, noi siamo qui per svelarvi la prossima degustazione da non perdere. Scopriamoli insieme.

 

Partiamo dal Timorasso, che è un vitigno autoctono portato quasi all’estinzione, questo vino dimostra di essere un gran bianco, dalle note agrumate, molto sapido e minerale, gli aromi terziari di frutta secca gli donano grande eleganza. Le vigne sono diffuse nella zona di Tortona, in provincia di Alessandria.

Il Lista rientra anche il Bramaterra anch’esso poco conosciuto ma di grande carattere, l’invecchiamento lo rende gradevole e corposo, riposa 22 mesi, di cui 18 in legno, o nella versione più pregiata, 34, di cui 24 in legno, naturalmente per il riserva affiorano caratteristiche più piene. La collocazione dei vigneti è tra i 200 e i 600 metri sopra il livello del mare, ha un’ottima esposizione solare, Nello specifico, la zona di produzione comprende sette comuni: Masserano, Brusnengo, Curino, Villa del Bosco e Sostegno in provincia di Biella, Lozzolo e Roasio in provincia di Vercelli.

Nascetta, o ( Nas-cëtta), risulta essere il meno conosciuto, un autoctono delle Langhe che sa esprimere il territorio, giallo paglierino, profuma di miele di acacia, agrumi ed erbe aromatiche. Si percepiscono lievi sentori di moscato, un vino persistente.

Erbaluce o Erbalus è uva bianca autoctona chiamata appunto così, perché biancheggiando risplende, il vitigno risale ai primi del 1600. Le zone di produzione in cui è consentita la coltivazione si trovano nel Vercellese e nel Biellese, ma è tra le colline del Canavese.  La DOC è stata istituita nel 1967, mentre il riconoscimento della DOCG è avvenuto l’8 ottobre del 2010. E’ un bianco sapido dal retrogusto leggermente mandorlato, si presta  all’invecchiamento che lo rende ancora più interessante.

Adesso tocca a voi appassionati degustatori scoprirne le sensazioni che regalano al palato, perché come si sa ad ognuno il suo personale giudizio.

Cibo E Ormoni Della Felicità: Come Stimolare Le Endorfine

E’ possibile cambiare il nostro umore mangiando degli alimenti che ci aiutano ad essere felici? E’ riscontrato che il pensiero positivo e la gratitudine stimolano la produzione di serotonina, cosi come alcuni cibi sono dei veri e propri antidepressivi, (serotonina, dopamina, ossitocina, endorfine), queste sostanze ci aiutano a riequilibrare il nostro benessere psicofisico e a farci sentire meglio quando siamo giù di tono.

Esistono diversi alimenti che contengono gli ormoni della felicità. Il cibo non è solo nutrizione, ha una valenza psicologica, in grado di renderci felici, rifornendo quella carenza energetica che non è solo biologica, avremo un appagamento che premierà corpo, mente e spirito, si ma attenzione tutto con le giuste quantità. Allora concediamoci i nostri “Must”

Gli amanti del cioccolato saranno felici di sentire che la cioccolata è uno degli alimenti più potenti, infatti è ricca di triptofano, precursore della serotonina, in particolare la cioccolata fondente determina l’aumento dei livelli di endorfina.

MANDORLE, ricche di magnesio proteggono il nostro corpo da stanchezza fisica e mentale, l’acido folico aiuta il sistema nervoso, contribuendo a mantenere alto il tono dell’umore grazie alle sue proprietà antidepressive.

PANE E PASTA, alimenti molto amati, infatti contribuiscono a tenere alto l’umore, forniscono carboidrati che stimolano in modo costante la sintesi di serotonina.

UOVA, sono ricche di proteine ad alto valore biologico, omega-3, vitamine del gruppo B e triptofano. Nel tuorlo si trova l’alleato maggiore per combattere il malumore, il consumo durante la stagione invernale è un toccasana.

BANANE, ricche di potassio e di magnesio, aiutano a fornire la giusta energia al nostro corpo. Ci regalano anche il sorriso: contengono elevate quantità di vitamina B9 che aiuterebbe la serotonina a raggiungere più velocemente il cervello.

Se invece siamo alla ricerca costante dell’adrenalina sempre attiva non deve mancare la tiramina contenuta nei formaggi e nei funghi. Provare per credere!

LA GUIDA MICHELIN NON LA FERMA NESSUNO: BRILLANO ANCORA LE STELLE. 2021

La 66° Guida Michelin certamente si è distinta nel portare avanti il suo compito, in un 2020 provato dal Covid 19, la sua mission negl’anni ha reso la comunità dei ristoratori un vero movimento culturale enogastronomico, la filosofia della guida riassunta nella frase “movimento del food” ha creato e continuerà a creare un valore alla storia dell’arte culinaria.

Le novità quest’anno sono state presentate da Milano in streaming: si aggiungono 26 nuove stelle, nessun nuovo entrato ai piani alti dei tristellati, Oldani e de Santis portano a casa un raddoppio, la novità di quest’anno vede l’introduzione di un riconoscimento per la sostenibilità, un stella verde che va ad aggiungersi agli altri simboli della Guida, la stella, il piatto, l’omino Bib Gourmand. Il focus della stella verde è promuovere quei ristoranti che si sono impegnati contro gli sprechi e per una cucina green. Sono 13 i premiati  tra cui Mariangela Susigan del Gardenia di Caluso e Massimo Bottura, Osteria Francescana.

I numeri

371 i ristoranti stellati dell’edizione 2021, di cui 11 tristellati, 37 bistellati e 323 con una stella.

I tre stelle rimangono immutati: Piazza Duomo ad Alba (Cn); Da Vittorio a Brusaporto (Bg); St. Hubertus, a San Cassiano (Bz); Le Calandre a Rubano (Pd); Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (Mn); Osteria Francescana a Modena; Enoteca Pinchiorri a Firenze; La Pergola a Roma; Reale a Castel di Sangro (Aq); Mauro Uliassi a Senigallia (An) ed Enrico Bartolini al Mudec a Milano.

TUTTI I RICONOSCIMENTI

I 13 chef che guadagnano la stella verde (novità 2021)

Mariangela Susigan del ristorante Gardenia di Caluso (To)

Famiglia Iaccarino del Sant’Agata sui Due Golfi (Na)

Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena

Caterina Ceraudo di Dattilo

Piergiorgio Siviero di Lazzaro 1915

Antonello Sardi di Virtuoso Gourmet

Pietro Leeman di Joia

Davide Oldani di D’O

Fabrizio Caponi i’Ciocio-Osteria di Suvereto

Igor Macchia di Casa Format

Norbert Niederkofler di St. Hubertus

Franco Malinverno di Caffè La crepa

Roberto Tonola di Lanterna Verde

I nuovi 26 una stella

Don Alfonso 1890 San Barbato Donato De Leonardis* Lavello (PZ)

Relais Blu Alberto Annarumma Massa Lubrense / Termini (NA)

Re Santi e Leoni Luigi Salomone ** Nola (NA)

Lorelei Ciro Sicignano** Sorrento (NA)

Osteria del Povero Diavolo Giuseppe Gasperoni * Torriana (RN)

Zia Antonio Ziantoni ** Roma

Essenza Simone Nardoni** Terracina (LT)

Nove Giorgio Servetto Alassio (SV)

Impronta D’Acqua Ivan Maniago** Cavi di Lavagna (GE)

Kitchen Andrea Casali* Como

AALTO Takeshi Iwai Milano

Borgo Sant’Anna Pasquale Laera** Monforte d’Alba (CN)

Piano 35 Christian Balzo Torino

Casa Sgarra Felice Sgarra ** Trani (BT)

Poggio Rosso Juan Camilo Quintero** Castelnuovo Berardenga (SI)

Gabbiano 3.0 Alessandro Rossi* Marina di Grosseto (GR)

Franco Mare Alessandro Ferrarini Marina di Pietrasanta (LU)

Sala dei Grappoli Domenico Francone Montalcino / Poggio alle Mura (SI)

Linfa Vincenzo Martella San Gimignano (SI)

Peter Brunel Restaurant Gourmet Peter Brunel Arco (TN)

Prezioso Egon Heiss Merano (BZ)

Senso Alfio Ghezzi Mart Alfio Ghezzi Rovereto (TN)

Vecchio Ristoro Filippo Oggioni** Aosta

SanBrite Riccardo Gaspari ** Cortina d’Ampezzo (BL)

La Cru Giacomo Sacchetto** Romagnano (VR)

Amistà Mattia Bianchi** San Pietro in Cariano (VR)

* under 30 ** under 35

I nuovi due stelle

Matteo Metullio del ristorante Harry’s Piccolo di Trieste

Rocco de Santis del ristorante Santa Elisabetta di Firenze

Davide Oldani di D’O a San Pietro all’Olmo, Cornaredo (Mi)

Non conferma le due stelle

Jasmine – Chiusa (BZ)

Non confermano la stella

Bacco – Barletta

Il Riccio – Capri (NA)

La Corte – Follina (TV)

Marc Lantieri Al Castello – Grinzane Cavour (CN)

Casa del nonno 13 – Mercato San Severino (SA)

Bye Bye Blues – Palermo

Al ferarut – Rivignano

Enoteca Al Parlamento Achilli – Roma

Osteria la Fontanina – Verona

Al Capriolo – Vodo Cadore

I Più Tradizionali Piatti E Rituali portafortuna del Capodanno Nel Mondo: Italiani- Greci- Irlandesi- Argentini- Messicani e tanti Altri

Antiche tradizioni, tempi moderni, costumi locali, portafortuna e piatti di portata, per festeggiare il Capodanno nel mondo moltissimi sono i rituali per salutare la notte del 31 dicembre, perché in qualunque latitudine vi troviate il benvenuto al nuovo anno è d’obbligo.

 

I rituali per lasciarsi l’anno vecchio alle spalle e abbracciare il nuovo

In ogni luogo del mondo per lasciarsi alle spalle l’anno vecchio si eseguono usanze di ogni genere per esempio in Argentina il 31 dicembre si usa strappare vecchi documenti e lanciare i brandelli di carta dalla finestra. In Irlanda si bussa sui muri di casa con delle pagnotte, mentre in Danimarca si lanciano vecchi piatti e bicchieri contro la propria porta o quella di parenti e amici, per allontanare gli spiriti malvagi. In Algeria i bambini scrivono ai genitori delle letterine con i buoni propositi e i desideri per il nuovo anno. In Russia Ded Moroz (Nonno Gelo), un personaggio del folklore sovietico, porta i doni assieme a sua figlia, la Fanciulla di Neve. In Italia si usa indossare dell’intimo rosso per la notte di San Silvestro che pare sia di  buono auspicio per accogliere il nuovo anno.

 

 

Ded Moroz (Nonno Gelo)

In Bangladesh il giorno più romantico dell’anno è il 31 dicembre: molte coppie si sposano a Capodanno, con festeggiamenti pantagruelici che iniziano nell’anno vecchio e finiscono all’alba di quello nuovo.

In Grecia il 31 dicembre si usa appendere una cipolla sulla porta d’ingresso, nella Repubblica Ceca bisogna tagliare una mela a metà: se al centro appare una croce l’anno nuovo porterà qualche grattacapo, se mostra una stella sarà un anno positivo.

 

 

 

 

In molte culture in diversi angoli del mondo, dalla Grecia all’ Inghilterra fino alle Filippine, l’ultimo giorno dell’anno si nasconde una moneta dentro l’impasto di una pagnotta: chi la trova avrà un anno molto fortunato.

La tradizione vuole che la notte di San Silvestro ogni Paese abbia una tradizione gastronomica tipica:

in Italia non mancano sulla tavola il cotechino o lo zampone accompagnati dalle lenticchie: secondo la leggenda infatti, questi legumi porterebbero fortuna a chi li consuma il 31 dicembre allo scattare delle mezzanotte. In Argentina si festeggia cucinando un piatto tipico, si i tratta dell’asado, a base di carne di manzo alla brace accompagnata dal chimichurri, una salsa fatta con spezie, olio, aceto e limone.

Rice noodle soup, Laos. La zuppa di noodles è uno dei piatti più prelibati della cucina orientale… In occasione del Capodanno, servite gli spaghetti di riso con erbe fresche e polpettine di manzo in brodo: una vera prelibatezza!

 

Lao-Rice-Noodle-Soup

 

Pork Roast with Boozy Prunes. In Lituania l’odore che proviene dalla cucina è quasi sicuramente quello del maialino arrosto che in Lituania viene consumato per il cenone di San Silvestro o per il primo dell’anno. L’aggiunta delle prugne rende questo piatto un must have Natalizio.

 

 

Pork_Roast_Boozy_Prunes

In Francia per la notte di Saint Sylvestre non mancherà  il foie gras, le ostriche, le escargot, i frutti di mare e i crostacei,  ovviamente con fiumi di champagne al seguito.

 

 

 

Paese che vai tradizioni che trovi, tutti siamo in cerca della buona sorte per un nuovo anno ricco di soldi, salute e soddisfazioni … ( Tutti si augurano ovviamente che il Covid faccia parte del 2020).

Il Vino rosso è come l’amore fa bene al cuore: Un Bicchiere Di Vino Prima Di Andare A dormire

Tra le bevande alcoliche il vino rosso, è forse l’unico ad avere degli effetti positivi sulla nostra salute. Secondo numerosi studi, infatti, bere vino rosso riduce il rischio di mortalità. Quali sono alcuni motivi? Il vino rosso elimina i radicali liberi e protegge il cuore, e ha un’azione antinfiammatoria e antitumorale.

E’ ufficiale un bel bicchiere di vino rosso alla sera prima di andare a dormire aiuta a rilassarsi, dagli studi emersi dall’università di Harvard, l’ora ideale per bere un bicchiere di buon vino è proprio quella prima andare a dormire, questo sublime nettare libera endorfine, gli ormoni del benessere, che alzano l’umore e ci aiutano prolungare la sensazione di benessere.

È sempre stata storia che il vino rimane ai primi posti nella classifica dei nostri alimenti preferiti, ovvero dei cibi che oltre ad essere deliziosi se consumati con moderazione diventano una sana abitudine quotidiana.

Il vino, rigorosamente rosso (contiene un’alta quantità di polifenoli), quindi come è risaputo bere un bicchiere di vino rosso ogni giorno fa bene al cuore, ma forse quello che molti di noi non sanno è che tra i suoi benefici c’è anche la capacità di rilassarci.

Tra le bevande alcoliche il vino rosso, è forse l’unico ad avere degli effetti positivi sulla nostra salute. Secondo numerosi studi, infatti, bere vino rosso riduce il rischio di mortalità. Quali sono alcuni  motivi?  Il vino rosso elimina i radicali liberi e protegge il cuore, e  ha un’azione antinfiammatoria e antitumorale.

 

Buono a Sapersi

Le calorie dipendono dalla scelta del vino: quello rosso contiene per un bicchiere da 80 a 120 calorie, quello bianco fino a 110 calorie e il prosecco fino a 150 calorie. Ovviamente il tutto dipende dalla gradazione.

 

 

 

La quantità giornaliera consigliata come consumo sono due bicchieri quindi, l’altro, potrebbe essere bevuto a pranzo, ogni organismo è diverso e riesce a tollerare differentemente l’alcool, per questa ragione non bisogna mai assolutamente esagerare.

Della buona musica, un bagno caldo, e un buon bicchiere di vino prima di andare a dormire soddisfano ogni bisogno…

L’oro verde della felicità: olio extravergine di oliva- Frantoio Peltristo

Poche sono le colture e i prodotti potentemente radicati nei millenni, e nelle abitudini di tutti noi. L’olio di oliva ha certamente una storia millenaria, i primi olivi risalgono, infatti, a più di 7.000 anni fa, tante sono infatti le tracce lasciate nel corso della storia che ne testimoniano la sua importanza.

 

L’olio di oliva è qualcosa di verace, pregevole, unico, proprio come la verità che emerge sempre, come la caratteristica dell’olio di non mischiarsi con l’acqua quando viene aggiunta.

L’olio umbro è noto per le sue peculiarità organolettiche che gli conferiscono un sapore distintivo, in Umbria infatti si trova il miglior olio EVO. L’olio EVO dell’Umbria è apprezzato a tavola perché è flessibile e adattabile ad ogni tipo di piatto. Ciò è dovuto alla qualità del terreno ed è uno dei motivi, che insieme al clima, rende l’Umbria una regione particolarmente adatta alla coltivazione degli ulivi.

 

 

L’azienda Agricola Frantoio Peltristo è immerso nel cuore dell’Umbria e produce un olio extravergine di oliva dal sapore tipicamente umbro certificato come DOP Umbria. Gli  oliveti vengono concimati da oltre 15 anni esclusivamente con concimi organici e non vengono trattati con prodotti fitosanitari. A partire da ottobre 2009 una parte di questi oliveti sono stati iscritti e vincolati al regime della coltivazione biologica.

Abbiamo avuto la possibilità di degustare i sapori e gli odori tipici delle loro cultivar, che offrono generosamente al palato tutta l’anima del suo frutto trasformato in un tesoro sotto forma di olio dalle proprietà organolettiche eccellenti.

L’estrazione viene prodotta rigorosamente a freddo, le varietà colturali più diffuse sono: frantoio, leccino,  moraiolo e  dolce agogia. L’extravergine  che si ottiene dalle olive di questa zona ha un gusto molto equilibrato e particolare, sprigiona sentori di erba fresca appena tagliata, al gusto rivela una nota piccante con retrogusto amaro che sovente ricorda  il carciofo.

 

 

 

 

 

Chicche di produzione

Dall’anno 2008 hanno iniziato la produzione di condimenti naturali macinando le olive assieme a frutti e altre piante. Oggi producono condimenti a base di olive e limoni, arance, rosmarino, basilico, curcuma zenzero e pepe nero e peperoncino. Tutti gli ingredienti utilizzati in fase di lavorazioni sono naturali e non vengono utilizzati estratti chimici ed essenze.

 

Apre a Milano Mancuso Gelati: 100 anni di storia

Il gelato non è solo un’arte che si impara, ma sono tradizione, passione, e ricette antiche, a fare la differenza. C’è una famiglia in Sicilia dove il mestiere del fare il gelato si tramanda dal 1920, un secolo che ci racconta la sapienza di chi il gelato lo produce da cent’anni; Mancuso gelati 1920.

Quando fare il gelato ha una filiera tutta propria, frutto di una passione che si tramanda dalle origini famigliari, Salvatore Mancuso che negli anni’20 giunge dalla Sicilia negli States con il suo irresistibile gelato italiano. Nel 1950, il figlio Vincenzo animato dalla stessa passione si trasferisce con la famiglia a Liverpool, ed è subito un successo, ogni giorno nel laboratorio e col cliente.

 

Mancuso e la Sicilia, dopo anni di soddisfazioni vi fanno ritorno per aprire un Laboratorio di gelati di grande successo. Nel 1980 Salvatore, Antonio e Rosario con la stessa dedizione del padre raggiungono i vertici nell’eccellenza di produrre gelati, dosando perfettamente artigianalità innovazione e tradizione.

Tutto ciò ha reso possibile che nel 2020 Mancuso gelati, apre un angolo di paradiso per i golosi, la prima gelateria a Milano, gusti selezionati sono i tratti distintivi dei prodotti Mancuso. Il gelato mantecato al momento, i cannoli dalle cialde croccanti riempiti a vista, i pasticcini di mandorla e pistacchio morbidi e fragranti, rarità da reperire a Milano.

 

L’attenzione alla purezza dei prodotti la si può assaggiare nei gusti; mandorla, pistacchio, arancia, limone, mandarino, tutto coltivato nelle loro campagne in Sicilia. Un tributo va certamente al gelato alle nocciole del Piemonte, mele del Trentino, che spingono a privilegiare i prodotti del territorio italiano.

L’assaggio che non mente:

Il pistacchio salato è unico nel suo genere, perche? Un’eccellenza che ha al suo interno il 100% del pistacchio salato siciliano, ha un retrogusto delicato, corposo, ha davvero il gusto del pistacchio al naturale.

L’assaggio che non mente:

Gusto fragola di Marsala, purea di fragola, acqua e zucchero. Non lo chiamerei solo sorbetto alla fragola di Marsala, la sua morbidezza data dalla mantecatura  è il risultato sul quale le piccolissime note di rosso affiorano prepotenti al palato,  sono i semini dell’eccellenza.

 

 

 

 

 

Un mix di altissima qualità che non ha bisogno di moltissimi gusti per diventare la gelateria del cuore. Classici artigianali dove c’è molto di più. A voi la prova.

 

 
Indirizo: Via Gaetano de Castillia, 20, 20124 Milano MI
Orari: 11,30/ 23:30