Nata nel mese di ottobre, attualmente vive e lavora a Milano. Un Master in Giornalismo Enogastronomico presso l'Accademia Telematica Europea. Dopo alcune esperienze lavorative nel settore commerciale della comunicazione intraprende l'attività di consulente per aziende del food ed editorialista per alcune testate a diffusione nazionale. Giornalista, Scrittrice, trendsetter, dopo alcuni anni passati a farsi le ossa in giro per l'Italia è ora libera professionista nel campo più ampio della comunicazione di eventi legati alla cultura/lifestyle/travel, ed enogastronomia di nicchia. Appassionata d'arte, musica e letteratura, la scrittura per lei è sempre stata la sua forma di espressione più viscerale, l'intezione era quella di diventare scrittrice, per poter raccontare luoghi, persone, e pezzi di vita così diversi tra loro. Scrivere è stato un modo di riconoscersi, di mettere insieme piccoli frammenti di verità, ricordi, emozioni, destinati a prendere vita in una forma letteraria.
Sceglie di firmare i suoi libri sotto pseudonimo Isabel Sheldon, sensibile e curiosa, "abbiate anche una piccola fede, e non c'è nulla che non potrete fare", è il suo mantra.
Identità 2018. “Il Fattore Umano” aspira a trasmettere il legame che un insieme di persone creano al contatto sul lavoro, a partire da ogni singolo settore; cucina, sala, clienti, fornitori, il principio di una coalizione plasmata sul rispetto, così da far germogliare un progresso perennemente in crescita”.
Cipriani e i fratelli Alajmo (la semplicità del lusso)
Identità Golose 2018 quattordicesima edizione del congresso gastronomico più completo in Italia. Il Fattore Umano è il tema che guida il congresso, relatori, grandi chef, produttori, pasticceri, maitre, pizzaioli, onorano la cucina e tutto ciò che ruota intorno ad essa.
“Il Fattore Umano” aspira a trasmettere il legame che un insieme di persone creano al contatto sul lavoro, a partire da ogni singolo settore; cucina, sala, clienti, fornitori, il principio di una coalizione plasmata sul rispetto, così da far germogliare un progresso perennemente in crescita”.
Il congresso è di scena dal 3 al 5 marzo al Mi.Co. di via Gattamelata. Paolo Marchi patron e ideatore porta avanti il suo itinerario gastronomico una visione della ristorazione che mette in primo piano chi produce chi trasforma il cibo in ingrediente, una materia prima che da aria ai polmoni agli chef, ricollegandosi a tutti i ruoli che racchiudono la ristorazione.
Tanti i relatori, insieme ai grandi della ristorazione italiana e non solo; da Romito ad Alajmo, da Bartolini a Cracco, Bottura, Crippa, Camanini , i super stranieri; Virgilio Martinez, Ana Ros, Yannick Alléno, il trio delle meraviglie di Disfrutar, da Barcellona, Will Guidara e Josep Roca per suggellare il consueto appuntamento con L’Arte dell’Ospitalità.
Bottura (Identità di pasta)
Will Guidara, chef dell’esclusivo Eleven Madison Park di New York tre stelle migliore al mondo ha aperto la mattinata di domenica 4 marzo, portando in scena Identità di Sala, sono intervenuti Antonio Guida e Francesco Apreda ad incarnare il servizio a cinque stelle in albergo, Antonio Santini, Livia e Alfonso Iaccarino e i fratelli Cerea sulla discendeza di sala e cucina della ristorazione italiana, troviamo ancora Matteo Zappile, Alessandro Pipero, Dominga Cotarella, Giuseppe Palmieri, Thomas Piras, sull’incremento della formazione.
Abituali inchieste su pane, pizza, pasta, gelato e formaggio. Ci sarà una rassegna sulla Pasticceria italiana contemporanea lunedì 5, a cura di Corrado Assenza dal Caffè Sicilia di Noto.
Blu Blu BLU Milano. Il locale è elegante, il personale accogliente . Il Menu è davvero vasto con porzioni abbondanti, la qualità del pesce è buona, ma come sottolineato più volte il profilo più stimolante è sostenuto dai prezzi, il Blu Blu Blu incarna del tutto la combinazione “Qualità-Prezzo”. Inoltre c’è la possibilità di ordinare i tuoi piatti preferiti direttamente a casa tua, la consegna a domicilio è sempre puntuale. A mezzogiorno si mangia con 10 euro, acqua e caffè inclusi.
Blu Blu Blu Ristorante
Chi è che non ama i piaceri della buona tavola? e se siete tra questi appassionati eccovi un exnovo indirizzo che merita attenzione; il Blu Blu Blu Ristorante, qui troverete una cucina mediterranea fondata dalle materie prime del territorio con un patrimonio di ricette che formano la tradizione Italiana gastronomica. La marcia in più? Prelibatezze di mare a prezzi davvero competitivi.
Tanto per darvi qualche delucidazione. Il plateau di ventiquattro ostriche costa 36 euro, le grigliate partono dai 18,60 euro, per una cena completa di cotti e crudi spenderete tra i 25/30 euro a persona.
Plateau di ostriche
La direzione della gastronomica del Blu Blu Blu, ha dietro lo chef Fabio Baldassarre, noto per la sua filosofia ampiamente mediterranea, ci propone piatti importanti ed eseguiti genuinamente, a partire dal risotto con gamberi rossi dove i crostacei freschi ne esaltano il sapore, alla frittura di mare, un must dei secondi di pesce del Bel Paese, troviamo ancora la Catalana di crostacei, il ceviche di salmone, gamberi al sale e pepe, qui viene fuori l’impronta orientale della proprietà del luogo. Si continua con la prelibata selezione di Cruditè:
Plateau mediterraneo, Plateau di ostriche, Plateau Imperiale, (zampa di King Crab, una di astice, una di granchio granciporro, otto scampi, ventisei gamberi rosa, carpaccio di capesante, dodici mandorle di mare, dieci canolicchi, varie boulot e altro ancora), pesci, crostacei, molluschi ed ostriche freschi, abbinamenti perfetti, crudo di qualità, buon rapporto con il costo.
Zuppa di Granchio
Tra gli antipasti abbiamo particolarmente gradito i moscardini al Lambrusco, il sapore dei moscardini si fonde a quello intenso del vino, sempre irresistibili.
Abalone frutto di mare
Il Blu Blu Blu è un progetto voluto da un gruppo di famiglie di ristoratori residenti nel capoluogo lombardo da oltre 30 anni e provenienti da Wenzhou, città della Cina meridionale.
Bon bon di pesce allo zafferano
La materia prima è esposta lungo il bancone, si può visionare la prima qualità. Ma come riesce a mantenere prezzi onesti vi chiederete? grazie all’acquisto, da parte del Blu Blu Blu, di grandi quantità di pesce direttamente dall’asta al porto di Rimini e che comprende 200 kg di ostriche settimanali e 60 astici al giorno; senza dimenticare i 100 kg mensili di riso del Vò della riseria La Pila.
Sushi di Pagello
Il Blu Blu Blu è un progetto voluto da un gruppo di famiglie di ristoratori residenti nel capoluogo lombardo da oltre 30 anni e provenienti da Wenzhou, città della Cina meridionale.
Plateau RoyalRicci
Note Positive
Il locale è elegante, il personale accogliente . Il Menu è davvero vasto con porzioni abbondanti, la qualità del pesce è buona, ma come sottolineato più volte il profilo più stimolante è sostenuto dai prezzi, il Blu Blu Blu incarna del tutto la combinazione “Qualità-Prezzo”. Inoltre c’è la possibilità di ordinare i tuoi piatti preferiti direttamente a casa tua, la consegna a domicilio è sempre puntuale. A mezzogiorno si mangia con 10 euro, acqua e caffè inclusi.
Mano a portafogli
Il Conto si aggira tra 20/40 €€€€ a persona, bere a parte.
Oggi 26 febbraio si è presentata la Guida InGruppo 2018, la prima stampa di un volume che racchiude i ristoranti più meritevoli della tradizione italiana di tutte le province lombarde.
InGruppo è tante cose, ma in primo piano è una guida che narra le peculiarità dei ristoranti aderenti, presentando le svariate tipicità in diverse forme; ospitalità, la natura della cucina e degli chef, al buongusto delle location e del servizio di sala. La provincia di partenza è Bergamo così da proseguire per tutte le province.
E’ interessante l’iniziativa di dare impulso all’alta cucina per un pubblico giovane, con una formula che prevede menu completi a un prezzo speciale, così da permettere un’esperienza a tavola ad alti livelli culinari.
Le proposte culinarie dei ristoratori sono spesso studiate in modalità “regalo speciale”, dato da un prezzo garantito.
L’iniziativa InGruppo promuove dal 15 Gennaio fino al 30 Aprile 2018 una formula che da la possibilità di scegliere menu completi, (un antipasto, un primo, un secondo, un dolce) comprensivi di vino, bevande e caffè, al prezzo prestabilito di 60€ a persona (si escludono i ristoranti A’ Anteprima, Da Vittorio, Enrico Bartolini Mudec per un menu di 120€ a persona) con prenotazione obbligatoria.
L’introduzione è curata dal giornalista e critico enogastronomico Elio Ghisalberti, dove narra i prodotti tipici del territorio, dall’arte casearia, ai salumi artigianali, dalla polenta alla scarola dei colli, dalle specialità ittiche del lago d’Iseo al Moscato di Scanzo.
Ogni ristorante è corredato da una ricetta che lo contraddistingue, la Guida Ristoranti 2018 InGruppo è presente in vendita all’aeroporto di Orio al Serio, se ne contano 15.000 copie.
(La preziosa guida è stata realizzata con la collaborazione di Camilla Rocca).
Presentazione InGruppo
Uscita: 26 febbraio 2018
Edizioni: Mediavalue
Prezzo: 10 euro
Distribuzione: presso i ristoranti dell’associazione e all’aereoporto Orio al Serio
Copie: 15.000
Responsabile editoriale: Mario Cucci
Fotografie: Paolo Picciotto
Per maggiori informazioni http://www.ingruppo.bg.it/site/
La cucina di Andrea Ribaldone è ispirata al territorio al 100%, orgoglio di una tradizione originata della corte dei Savoia, e quella nata dalle tradizioni contadine. Le due anime del Piemonte contribuiscono a grande varietà di ricette, un viaggio gastronomico che riveste un ruolo culturale in Italia e nel mondo.
ritratto Andrea Ribaldone_foto di Gianluca Grassano
L’Osteria Arborina riparte a tutto sprint, il ristorante fresco di stella Michelin di Andrea Ribaldone a La Morra (CN), è pronto a darvi il benvenuto.
Colline, castelli, borghi storici che si alternano ai vigneti è lo scenario di una regione unica come il Piemonte, in queste scenografie da fiaba in provincia di Cuneo si scorge il Relais Arborina
La cucina di Andrea Ribaldone è ispirata al territorio al 100%, orgoglio di una tradizione originata della corte dei Savoia, e quella nata dalle tradizioni contadine. Le due anime del Piemonte contribuiscono a grande varietà di ricette, un viaggio gastronomico che riveste un ruolo culturale in Italia e nel mondo.
Il capunet con animelle non è solo una proposta signatur dello chef , ma un vero è proprio piatto esemplare di una cucina che non ha bisogno di materie prime pregiate (verza e frattaglie in questo caso) per conferire grande nobiltà di sapori ad un piatto., certamente eseguiti con una tecnica innovativa.
Sommelier_Davide Canina_foto di Gianluca Grassano
L’agnolotto viene lavorato a vista sotto gli occhi dei commensali, così da arrivare al tavolo con doppia soddisfazione, in brodo caldo con riduzione di arrosto. Un antica tradizione che Ribaldone raffina con grande classe.
Agnolotti in due servizi_foto di Gianluca Grassano
Ribaldone sarà sempre affiancato dal resident chef Umberto Del Nobile e da Daniel Zeilinga, capo-partita ai secondi e agli antipasti; in sala ci sarà Davide Canina, sommelier e restaurant manager, maître sarà Devis Chiodi.
Rinnovata la fiducia a tutto il team da parte di Ivano Veglio e Michele Lodi di Sole Di San Martino, che da sempre hanno sostenuto il progetto e che continuano, attraverso importanti modifiche alla struttura, a promuovere il percorso dello chef: in primavera il BAR&GRILL Terrace, la terrazza panoramica di Osteria Arborina, avrà una nuova configurazione.
Tajarin carciofi, ricci di mare e carne cruda_foto di Gianluca Grassano
Il Vitello e il Tonno
Il sommelier Davide dirige una scelta di etichette importanti carta con grande diligenza della propria materia.
La novità della riapertura è una carta dei vini sempre più ricercata e ricca di prestigiose etichette, con una grande apertura alla Francia e all’Italia: le grandi firme dello Champagne con una selezione di Dom Perignon e una selezione Krug con il Clos du Mesnil (2002) e il Collection (1990); le grandi firme del Riesling; una selezione di Premier Cru e Grand Cru di Borgogna e i 6 Premier Cru grand classé.
In carta ci saranno molti vini di Langa: verticali di Barolo e Barbaresco dal Bricco Rocche di Ceretto al Monfortino di Giacomo Conterno, dai cru di Roberto Voerzio a Bartolo Mascarello fino al Bricco Boschis San Giuseppe di Cavallotto.
Le novità della carta si concludono con le grandi firme della Toscana, i Brunello di Montalcino, con una verticale di Biondi Santi e con un raro Soldera del 1987. Inoltre annate vecchie di Supertuscan con Solaia, Tignanello e Sassicaia.
Osteria Arborina sarà come sempre aperta dal martedì alla domenica a pranzo. La terrazza BAR&GRILL di Osteria Arborina riaprirà in primavera.
La purezza in cucina è un viaggio di andata e ritorno in grado di mantenere la tradizione al di sopra di ogni sperimentazione, l’estrazione di una filosofia culinaria coerente col tempo che passa.
Verso la purezza; è una scelta e un percorso che Daniele Canzian ha sempre adottato e amato, chiaramente nasce tutto dalla cucina. La sua visione di candore in cucina.
Daniel Canzian ph. Maurizio Tosto
Le ore più belle si consumano a tavola, e Daniel Canzian ci regala momenti di pura passione culinaria, la cucina dello chef parla d’amore per la tradizione, curata ai minimi dettagli, senza stravolgere assemblaggi ed equilibri che non siano tipici del territorio.
La purezza in cucina è un viaggio di andata e ritorno in grado di mantenere la tradizione al di sopra di ogni sperimentazione, l’estrazione di una filosofia culinaria coerente col tempo che passa.
Verso la purezza; è una scelta e un percorso che Daniel Canzian ha sempre adottato e amato, chiaramente nasce tutto dalla cucina. La sua visione di candore in cucina.
Il valore primario dello chef è ciò che offre il nostro territorio lontano da tecniche non tramandate dalla nostra cultura, l’armonia per i prodotti italiani lo portano sempre a riabilitare gli stessi, ad esempio gli sciroppati o i sottaceti, in una chiave squisita.
Daniel-Insalata di spaghetti freddi integrali, uova di trota e mandorle
Daniel Gnocchi di patate dorati e ripieni di baccalà mantecato, puntarelle e salsa di alici
Daniel rinvigorisce i suoi ideali in cucina, con un nuovo restyling dello spazio, affidato a delle professioniste scenografe, e un team di sala competente e in grado di offrire un servizio sempre efficiente. Nel loro progetto hanno voluto ricreare uno spazio che riflettesse il mondo di Daniel: materiali naturali, ispirati dall’orto, dal contatto con la terra, che richiamano il sapore di un ricordo e la ricchezza dalla semplicità.
Daniel Canzian – pescatrice in crosta
Il Maître di sala è Giusy Chebeir, che gestisce un servizio energico, efficiente e spontaneo. La carta dei vini si allinea alla filosofia del ristorante, non seleziona nomi blasonati ma etichette di sostanza.
Il diritto di tappo, rimane sempre un valore aggiunto che permette agli ospiti di portare da casa la bottiglia che preferiscono.
Daniel-Brodetto vivace ai frutti di mare
La marcia in più
Canzian si reca personalmente al mercato dove il contatto diretto con i fornitori gli permette di prendere accordi affinché al ristorante entri solo ciò che rispetta i suoi canoni, quindi tutto ciò deriva da agricoltura non intensiva. Quaranta piccoli fornitori esclusivamente con materie prime locali o dell’area del Mediterraneo.
Il progetto di restyling è stato affidato allo Studio di Set & Interior Design di Francesca Pedrotti e Alice De Bortoli, scenografe professioniste, docenti Naba, responsabili delle scenografie di numerosi e prestigiosi progetti teatrali.
Daniel
via Castelfidardo, 7
20121 Milano
T. +39.02.63793837
Da brava fatina gourmet Isa Mazzocchi ha un occhio di riguardo davvero legato alla tradizione Emiliana, sono piatti belli da vedere, concretezza delle materie prime, ben studiati, il vostro palato ricorderà allungo i sapori di Isa, e dopo aver assaggiato le sue proposte non potete che darmi ragione.
La Palta ( Isa Mazzocchi)
Se vi trovate a Piacenza e non sapete dove mangiare per essere certi di non sbagliare ecco un indirizzo che abbiamo sperimentato, una cucina gourmet di gran classe. Con la sua brigata di cucina Isa Mazzocchi ha creato un menu accattivante, sapori Emiliani dalle tendenze più avanzate, siamo al ristorante “La Palta”, una stella Michelin.
La Palta è a Borgonovo Valtidone nel Piacentino, un ristorante che vanta una storia solida, complice di un’eredità gastronomica da osteria tradizionale, portata avanti con fierezza dai genitori di Isa.
Oggi la vecchia osteria che Isa ha rivoluzionato nel suo ristorante a cambiato indirizzo spostandosi sempre all’interno del suggestivo paesino di Bilegno. I pilastri della professionalità rimangono immutati, l’accoglienza, l’affabilità e il rispetto per questo lavoro li rendono una famiglia, ed è proprio la conduzione familiare che li rende affiatati ed unici. Scopriamolo.
La filosofia di Isa Mazzocchi si traduce in una grande semplicità, poche regole che le permettono di creare una cucina leggera con sapidità delicata, pochi ingredienti capaci di stuzzicare il palato favorendo uno stile di gusto familiare.
Amuse bouche
Amuse bouche
Baccalà
Le stagioni e il territorio favoriscono ottime materie prime da utilizzare, Isa Mazzocchi ha una grande capacità di associare il suo lato artistico direttamente sul piatto, forme geometriche, colori allegri, consistenze che affascinano. Il suo mantra è: “Se l’imperfezione è la massima espressione dell’arte allora la cucina, con la sua caducità e l’intensità dei suoi sapori, ne è una delle più alte realizzazioni”.
Tra una portata e l’altra vi sembrerà di essere all’interno di un viaggio alla scoperta di tante sensazioni, tutto è perfetto elegante e senza eccessi, così sentirete tutto il profumo dell’Emilia.
Cappelletti al prezzemolo con crema di patate affumicate e cavialeLasagnetta di rape rosse
Tortelli di pisarei ripieni di anolini
Carciofo fritto ripieno di “Cabanin” con crescione selvatico
Coniglio alla brace al cacao con senape selvatica e cioccolato bianco
Qualche curiosità
La chef si distingue nel panorama gastronomico italiano e diventa la protagonista di Cucine D’Italia su Gambero Rosso Channel. Docente esterna e relatrice in vari festival, nel 2011 arriva la Stella Michelin e in The Best Femal Chefs Isa si classifica tra le migliori dieci chef donna del Nord Italia.
Semifreddo al cioccolato bianco con sorbetto ai frutti della passione e insalata di mango
Piccola pasticceria
Conclusioni
Da brava fatina gourmet Isa Mazzocchi ha un occhio di riguardo davvero legato alla tradizione Emiliana, sono piatti belli da vedere, concretezza delle materie prime ben studiati, il vostro palato ricorderà allungo i sapori di Isa, e dopo aver assaggiato le sue proposte non potete che darmi ragione.
(Massimo Gelati ha contribuito alla realizzazione di questo articolo)
Ristorante La Palta 29011 Borgonovo Val Tidone (PC) Località Bilegno, 67 Tel. 0523 862103 Chiuso il lunedì Sito internet: www.lapalta.it E-mail: [email protected]
La data di apertura al pubblico è prevista il 21 febbraio in zona Porta Romana a Milano. Una full immersion nei più svariati modi di preparare gli spiedini, c’è ne per tutti i gusti; carne, pesce e vegetariani. Una proposta giocosa che coinvolge la cucina di strada all’interno di una bottega, un modo di mangiare che piace proprio a tutti.
Filz ( Cuore friggitelli e salsa di miso)
La data di apertura al pubblico è prevista il 21 febbraio in zona Porta Romana a Milano. Una full immersion nei più svariati modi di preparare gli spiedini, ce n’e per tutti i gusti; carne, pesce e vegetariani. Una proposta giocosa che coinvolge la cucina di strada all’interno di una bottega, un modo di mangiare che piace proprio a tutti.
Il cibo di strada non è un cibo qualunque, e l’Italia abbraccia con passione questa cultura godereccia, le ricette di Filz sono semplicemente cibo di strada con contaminazioni internazionali, con una forte presenza di materie prime italiane.
Trenta proposte che variano a seconda le stagioni, si possono scegliere diverse composizioni se si ha voglia di spaziare da un ingrediente all’altro, il menù è ricco di possibilità.
Ve ne segnaliamo alcuni davvero sfiziosi:
Gambero panko al curry, mela rossa e salsa al sesamo tostato. Salmone, finocchio, rapa, sesamo e miele. Rana pescatrice funghi e patate. Bombetta di Cisternino e nduya. Zampina di San Michele e salsa verde. Tiramiskewer” il tiramisù allo spiedo. E tantissimi altri. I prezzi variano a partire da 1,50/6,50 euro per spiedino.
Pollo fritto five spices tzatziki
Combinazione 2 spiedini ( uova di quaglia asparago verde teryaki. Filettino di maiale e salsa agrodolce)
Manzo marinato asparagi bianchi e salsa verde
Non si trascura il beverage 12 cocktails in carta proposti e rivisitati da Franco Tucci Ponti, con dei signature studiati solo per Filz.
Il locale ha uno stile pop italiano, atmosfera divertente dove godere di una pausa alternativa e sfiziosa. Un tocco di eleganza è dato dal bancone amaranto realizzato con piastrelle artigianali fatte a mano e profilato in ottone, a completare l’opera 23 sgabelli di facile comodità.
Filz ha colori che attraggono, ottone e amaranto, si distingue una singolare parete cipria a pois amaranto firmata Le Corbusier.Filz è un idea dei fratelli Francesco e Nicoletta Rubini, insieme ad Antonia Carammone moglie di Francesco. L’esperienza internazionale in giro per il mondo gli ha permesso di assorbire culture e tradizioni gastronomiche di varia natura. Nicoletta Rubini ha avuto esperienze nella ristorazione in Kenya, Antonia Carammone e Francesco Rubini hanno acquisito le loro nozioni vivendo per parecchio tempo in Cina. L’esperienza si è fatta preziosa e il focus ci piace. Milano ha un goloso indirizzo in più dove fermarsi a stuzzicare.
L’idea in Più
La pausa pranzo è pensata per un breck goloso ma non impegnativo; 2 spiedini del giorno con una vellutata o una insalatina fresca, tutto accompagnato da riso al vapore o pita. Acqua e soft drink a scelta per un totale di 10 euro.
A proposito del cioccolato, in prima linea richiama l’attenzione di ogni goloso il suo sapore prezioso trova spazio in ogni gusto personale, il cioccolato è un’esperienza sensoriale a 360° che conquista tutti i sensi e Knam il re del cioccolato ne conosce tutti i segreti.
La voglia di fare un’esperienza nuova non manca, siamo alla conferenza che presenta un nuovo progetto di formazione sul cioccolato nella scuola di cucina Knam Experience Cooking Class.
Infatti dal 22 al 25 febbraio, nella location PRESSO verranno organizzati quattro giorni di live showcooking, eventi selezionati e momenti di esplorazione, il protagonista è sempre lui il cioccolato, l’alimento che dona la felicità.
Ernst Knam dirigerà nel corso di una sola notte una cena particolare, dove il cacao verrà valorizzato e proposto in ogni portata, dal dolce al salato, per carpirne e degustarne ogni sfumatura.
Ernst Knam Experience
Domenica 25 febbraio a partire dalle 10 si avrà la possibilità di partecipare al singolare “Brunch”, animato sempre da interessanti showcooking. Tre giornate piene di nozioni ed esiti, degustazioni speciali, condotte da Ernst Knam e dal sommelier Marco Brambilla, in cui i vini più particolari verranno abbinati a sapori dolci e salati.
Ernst Knam Experience
Un susseguirsi di ospiti contribuiranno a rendere ancor più singolare ogni incontro con Ernst Knam, venerdi 23 insieme a Benedetta Parodi sforneranno una crostata allo zenzero, sabato 24 con uno speciale swocooking in coppia con Emis Killa, e domenica 25 dedicato ai bambini uno swo con Katia Follesa.
Questa inedita opportunità vi porterà a scoprire tutti i preziosi segreti del cioccolato.
Info e prenotazioni
Cena: 150 euro
Workshop: 30 euro
Brunch: 60 euro (comprensivo di 2 calici)
Degustazione: 20 euro
È necessario prenotare anticipatamente gli showcooking, la cena e il brunch attraverso prevendita, scrivendo a [email protected] o chiamando lo 02 5519440.
Il temporary store rimarrà aperto a ingresso gratuito per tutta la durata dell’evento con orario 10-18.
Un luogo Materia dove approfondire una cucina sostanziale, nessuna scelta è mai banale, di nuova morale e di nuove ideologie senza impoverire l’anima della cucina stessa. La Location è minimal, elementare, bianco e nero per un mood confortevole. Si contano all’incirca trenta coperti dislocati in due sale.
Materia Davide Caranchini
La figura dello chef ai tempi nostri è molto rilevante, soprattutto sé la definizione della sua cucina passa agli onori della cronaca, alcuni di questi cuochi sono, e sono stati veramente straordinari, bisogna necessariamente nominarne qualcuno:
Nino Bergese (1904 – 1977). Dopo la guerra apre il suo ristorante La Santa a Genova, dove crea i suoi piatti più noti, come gli spaghetti legati e il risotto mantecato.
Angelo Paracucchi (1929 – 2004), Chef innovatore della cucina italiana. Le sue attitudini gli hanno permesso di riesaminare le materie prime della terra e della pesca, rivoluzionandone l’uso tradizionale, nuove combinazioni in sintonia con il mutamento dei prodotti e del modo di vivere.
Alain Ducasse (1956), considerato da molti l’Escoffier moderno. Ha ottenuto a soli 33 anni le tre stelle Michelin, presso il ristorante d’albergo Le Louis XV di Montecarlo.
Gualtiero Marchesi (1930 –2017) E’ stato un cuoco, gastronomo e ristoratore italiano. Viene considerato il fondatore della “nuova cucina italiana”
Paul Bocuse, (1926 – 2018) Uno dei più grandi chef del ventesimo secolo, inventore della Nouvelle cuisine. Per 50 anni ininterrotti il suo ristorante ha mantenuto 3 stelle Michelin.
Massimo Bottura ( 1962). E’ un cuoco italiano, proprietario dell’Osteria Francescana a Modena, ristorante premiato con tre stelle Michelin e classificatosi primo ristorante al mondo nella lista dei The World’s 50 Best Restaurants Awards 2016 di New York.
Ovviamente i geni della cucina sono tanti con disparate filosofie.
Da qualche decennio in Italia i cuochi italiani under 30 hanno dato prova di essere una generazione d’assalto, capaci di trasformare alcuni punti di vista in cucina. Un temperamento che non è sfuggito alla critica, è quello di Davide Caranchini, giovane ventisettenne e già chef patron a Como del ristorante Materia.
Davide Caranchini acquisisce la sua tecnica in giro per il mondo, vanta un back ground di lavoro da Gordon Ramsey, Heinz Beck, ma principalmente al Noma con René Redzepi. Si ingegna nella realizzazione di piatti creativi dalla filosofia audace d’autore, tosto al punto giusto da esprimere una cucina elegante ma complessa. Ama le erbe selvatiche che coltiva con dedizione.
Raviolo di lingua di vitello
La sua Cucina
Una cucina quella di Davide incentrata nell’utilizzo delle erbe, le coltiva con impegno documentandole poi nei suoi piatti, se ne contano circa un centinaio di varietà presenti nella serra del ristorante. E’ la natura che detta i tempi nella sua cucina, gusti acidi e amari, ma ben equilibrati per chi a voglia di scoprire un’esperienza diversa. Tre menu degustazione: il “Classico” formato da cinque portate per gli amanti del gusto tradizionale, “Green power”, cinque passaggi vegetariani per chi ama osare, “ Sperimentazione a mano libera”, un percorso di sei o undici assaggi scelte a sorpresa dallo Chef, dove l’espressione di Caranchini ha una forte costante tra acidità e amarezza mantenendo il bilanciamento dei sapori. Nel menu alla carte troviamo diverse proposte ne menzioniamo alcune degustate: Trota salmonata marinata, rafano, kiwi fermentato e brodo freddo di mela. Linguine “pastificio Felicetti” al non pomodoro, “Risotto carnaroli “Riserva San Massimo”, cipolla, mela e levistico”. Baccalà, prezzemolo, cipolla rossa.
Risotto carnaroli “Riserva San Massimo”, cipolla, mela e levistico
Accoglienza e servizio
Ambra, Marco e Luca Sberna, rimane tutto in famiglia. In sala ad accoglierci troviamo Ambra, compagna Davide, Marco entusiasta del servizio cura con passione anche il giardinaggio, le sue cure e il suo modo di essere polivalente rendono la serra un valore aggiunto singolare del locale, piante, erbe e radici e l’estro prende forma. La cantina è seguita da Luca e Marco, che hanno messo insieme delle avvincenti referenze di spessore.
Linguine al non pomodoro
Baccalà, prezzemolo, cipolla rossa
Trota salmonata marinata, rafano, kiwi fermentato e brodo freddo di mela
Tiriamo le somme
Un luogo Materia dove approfondire una cucina sostanziale, nessuna scelta è mai banale, di nuova morale e di nuove ideologie senza impoverire l’anima della cucina stessa. La Location è minimal, elementare, bianco e nero per un mood confortevole. Si contano all’incirca trenta coperti dislocati in due sale.
Infine qui il cibo è sintesi di una cultura “oscar green”, incentrata sull’esaltazione delle proprietà delle spezie e delle erbe aromatiche di un variopinto campionario che pittura in ogni piatto tinte vive e luminose.
Insalata di cavolo rosso, midollo affumicato, caviale e latte di mandorla amara
Pre dessert
Ristorante Materia
22012 Cernobbio (CO)
Via V Giornate, 32
Tel. (+39) 031 2075548
Chiuso lunedì, martedì a pranzo
Boatta rappresenta la tipica gastronomia mediterranea, pasta, pesce, verdure, olio, erbe aromatiche, mescoloanze d’ingredienti che esaltano un patrimonio unico di biodiversità e tradizioni. Un territorio che si è sempre contraddistinto per la sua cucina . I piatti della tradizione e le materie prime preziose si concentrano in piatti pieni di orgoglio e di sapori.
Boatta la Sicilia saporita .
La cucina siciliana rappresenta la tipica gastronomia mediterranea, pasta, pesce, verdure, olio, erbe aromatiche, mescoloanze d’ingredienti che esaltano un patrimonio unico di biodiversità e tradizioni. Un territorio che si è sempre contraddistinto per la sua cucina . I piatti della tradizione e le materie prime preziose si concentrano in piatti pieni di orgoglio e di sapori.
Linguine ai ricci di mare ( Boatta)
Ogni provincia della Sicilia annovera piatti tipici, ad esempio a Palermo, sono noti la pasta con le sarde, pane e panelle, il panino con la meusa (la milza). A Catania la pasta alla norma, la parmigiana di melanzane, la caponata, la lista è lunga di ogni prelibatezza. In tutta la Sicilia si possono gustare gli arancini, granite, dolci celebri in tutto il mondo, come la cassata, i cannoli. Oltre quando già detto è la terra del pistacchio di Bronte, del cioccolato di Modica e molti altri ingredienti allettanti.
Dopo un breve excursus sulla cucina Siciliana, vi racconto l’esperienza culinaria fatta al Boatta, un interessantissimo ristorantino dalle proposte Sicule, quelle della vera tradizione, e da Siciliana come sono il giudizio è più sincero.
Boatta ( Cucina a vista)
Davide e Francesco i proprietari hanno scelto di portare un po’ della Sicilia a Milano, la cucina popolare senza filtri o contaminazioni, ma elaborate nel rispetto delle cotture più semplici col tutto il sapore del mediterraneo.
Piatto Signature
“Boatta Fish”
“Boatta Fish”, servito all’interno dell’apposito barattolo Cozze, vongole, calamari, ricciola, salmone e gamberi rossi di Mazara, un sapore ricco variegato, con tanti aromi che contribuiscono a rendere il piatto saporito.
Sapori ed ingredienti scopriamo il menu; serviti in miniatura troviamo gli arancini di totano, a seguire i moscardini affogati con fette di pane abbrustolito, il flan di zucca con fonduta di pecorino, nel menù diverse proposte come il classico fritto misto e la deliziosa caponata, tra i primi piatti tutti a base di pasta fresca fatta in casa menzioniamo, ( riso cacio e pepe e tartare di tonno, bucatini con le sarde, linguine ai ricci di mare). Tra i secondi troviamo proposte classiche dal gusto accentuato, come il trancio di Ombrina e il carciofo saporito, le polpette di baccalà, involtini di vitello alla messinese e tantissime prelibatezze che si evolvono in base alla stagione.
Arancino al ragù di Totano
Risotto cacio e pepe con tartare di Tonno e pistacchio di Bronte
Flan di zucca con fonduta di pecorino
Moscardini affogati con fette di pane abbrustolito
Bucatini con le sarde e il finochietto
L’idea in più è il “beverage Boatta” cocktail scelti con cura e preparati con prodotti di qualità, gli aromi e le spezie danno quello sprint in più ai cocktail, che possono essere perfettamente serviti insieme alla vostra cena per quanto particolari ed originali. Qualche dritta; Mojito speciale al Gin mare, il “Boatta Mule” con vodka infusionata al jalapeno, Saint Germain, pompelmo e ginger beer.
Croccanti bocconcini di baccalà
La location è graziosa e attuale con cucina a vista che rende una bella visuale a chi ama sbirciare la preparazione dei piatti, i proprietari hanno fatto realizzare a mano da un artigiano Siculo un peculiare bancone bar che corre lungo la sala dove il bianco delle pareti suscita un atmosfera rilassata in combinazione alle luci soffuse delle candele, per poi trovare guardando all’insù uno stravagante soffitto verdeggiante annesso di piante.
Da provare
Il tris di tartare servito nei vasetti dove il pesce è adagiato su sfiziose creme di frutta,( tartare di tonno, salmone, pesce bianco). Spaghetto grezzo alla Seppia ed il suo nero, passatina di pomodoro Bufala e pane aromatizzato all’origano.
Curiosità
Boatta significa lattine ermetiche, in siciliano si pronuncia ‘buatte’ comunemente usate per conservare e mantenere i cibi.
Mano al portafogli
Spenderete a persona circa 35/40 euro, vino escluso. A pranzo troverete un menu speciale a 10 euro