Un cenone dal valore tutto solidale per i senza tetto di Milano.
Che valore ha una cena di Natale per chi, come tante persone meno fortunate, e forse ancor meno, non hanno la possibilità
di garantirsi un pasto caldo. A regalare loro un privilegio di Natale come ogni anno è l’Associazione MIA di Milano col
supporto dell’Associazione del Maestro Martino, capitanata dallo chef Carlo Cracco, insieme a tanti colleghi dal grande
intento caritatevole, si sono uniti per cucinare il menù più profondo che mai hanno potuto dedicare.
Il 20 dicembre in Piazza Affari, avrà luogo la cena offerta dai volontari di Mia. L’armonia di essere guardati
con occhi diversi, riuniti al caldo, si condivide una tavola e il segno che questi piccoli grandi gesti danno un significato più umano nella condivisione del cibo.
Il tepore di quel piatto accogliente, la cena sarà una zuppa di ceci e polpo all’olio d’oliva preparata
da Claudio Sadler, a cui seguirà un risotto cucinato direttamente in piazza da Gaetano Simonato, chef del
ristorante “Tano Passami l’olio”. Tra i secondi compaiono una panzanella offerta dagli chef de “Il luogo di Aimo e Nadia”Fabio Pisani e Alessandro Negrini e polpette alla veneta con polenta preparate dallo chef del Ristorante “Il Liberty”, Andrea Provenzani.
Per finire verrà servita, come da tradizione, una fetta di panettone guarnita con crema al limone offerta da Viviana Varese, chef del ristorante “Alice”. L’appuntamento è alle ore 20.00 nella centralissima piazza milanese che verrà riscaldata dai funghi di Ricci Milano allestita con tavoli e panche offerti dalla Protezione Civile e ovviamente decorata con addobbi natalizi. L’associazione MIA Milano In Azione, nata nel 2012 grazie alla volontà di cittadini con e senza dimora, porta avanti progetti a sostegno delle fasce più deboli della società www.milanoinazione.org
L’Associazione Maestro Martino nasce con lo scopo di valorizzare la figura storica del Maestro Martino grande cuoco del Rinascimento e padre della Cucina d’Autore italiana. E così è di scena una lezione autentica, dove le stelle quelle che brillano non sono i titoli di uno chef, ma il buon cuore di uomini che portano la gioia di un Santo Natale.