Alma, scuola della cucina Italiana, registra un’altra novità. Venerdì 10 0ttobre ha sancito l’appuntamento più atteso dell’anno per gli studenti del 23° corso Superiore di cucina, la serata degli show neo cuochi che ha segnato un passaggio chiave nel loro percorso. Quanto meno la svolta che li rende a pieno titolo giovani cuochi.
Proprio così: quel diploma tanto atteso, un prima e un dopo raccontato.
L’aspettativa di assistere a queste avvincenti cerimonie crea una continuità, che alimenta una comunicazione di interazione anche con chi non ne è coinvolto in prima persona. Lo si capisce lanciando un breve sguardo a chi, da sotto il palco, alimenta le speranze per il proprio figlio o beniamino. Sul palco, ad uno ad uno, sfilano giubbe bianche e strette di mano: quelle pronte ad afferrare il meritato diploma, frutto di uno studio e di un percorso durato dodici mesi intensi, attraverso una formazione altamente professionale che solo Alma, scuola di cucina, ha il prestigio di governare.
” La famiglia di Alma”, cosi mi piace apostrofarla, è ricca di persone che hanno dato e continuano a dare tanto, la stessa ragione che rende Alma la scuola di cucina internazionale più prestigiosa del settore.
Gualtiero Marchesi, (Rettore Alma), Andrea Sinigaglia, (Direttore Alma), Giovanni Ciresa, (Coordinatore Didattico), Matteo Berti, (Coordinatore Didattico di Pasticceria), Michel Magada, Tiziano Rossetti, Marco Soldati, ecc.. e l’Ingegnere Accademico Massimo Gelati (Sicurezza degli Alimenti), quest’ultimo dimostratosi molto apprezzato dall’indice di gradimento degli studenti.
Tutti presenti a consolidare e rappresentare l’istituzione Alma insieme ai ragazzi neodiplomati.
Non sono mancati sorrisi, interventi, aneddoti mentre un monitor mostrava le mirabili performance culinarie degli allievi, che conquistavano la nostra attenzione. Veri capolavori di ciò che hanno appreso e recepito dall’insegnamento Alma: la scommessa e la nascita di nuovi chef di valore.
Tra le tesi che più si sono distinte figura quella di Rattini Giorgio, un cammino nei meandri della Sicilia, il racconto di un viaggio nella Ragusa più energica, fatta di sapori, territorio e tradizioni antiche. Nel cuore e nelle menti di questi giovani chef, la passione è calda come un raggio di sole.
La serata si è celebrata consumando un ricco buffet, curato e preparato dagli esperti della cucina Alma. Si è concluso un anno significativo, di grande successo. Lo dimostra intensamente la crescita di iscrizioni, decisamente ogni anno maggiore del precedente. A supportare questa espansione hanno partecipato attivamente alcuni giornalisti del TG5, che hanno dedicato un servizio sulle migliori scuole di Arti e Mestieri d’Italia.
Non solo una grande conclusione, ma il rinnovo di un nuovo anno che è già sul nascere. L’immagine è quella di un fermento di un sabato mattina del giorno successivo, l’11 ottobre, che stringe la mano al giorno passato, dando così il via all’inaugurazione del XI anno Accademico.
Quest’anno la cerimonia d’apertura si è alimentata di temi e realtà profonde: la conferenza tenuta da Claudio Della Seta (Capo Redattore del TG5) ha tenuto banco e affrontato la discussione dell’occupazione, il peso delle testimonianze, e il valore di tali protagonisti, dei mestieri d’arte in Italia.
Di fronte a tanta valenza comunicativa e prospettive, la Reggia di Colorno brillava e brulicava di oltre 400 giovani studenti, dei workshop, o il fascino di una fotografia della mostra dei Mestieri d’Arte, che ha annunciato un inizio caratterizzato da una preminenza che solo Alma e i suoi partecipanti possono regalarci.
Si ringrazia inoltre l’intervento di apertura di: Andrea Zaniari, Presidente della Camera di Commercio di Parma.
Questa esperienza mi ha spinto non solo a raccontarvi la storia dei successi, o quella di condividerne la passione o il valore: questa è anche la testimonianza di quelle persone, che oggi tengono salde le fondamenta della causa più nobile che esista: “il lavoro”, trovando espressione in un opera antica come il mestiere del saper cucinare.
Isabella Scuderi