Irion, software house torinese specializzata nell’Enterprise Data Management, nata nel 2004 dall’esperienza dei fratelli Alberto e Giovanni Scavino e dell’amico Mauro Sturaro, chiude il 2017 con circa €12,5 milioni di fatturato, confermando il trend di crescita, oltre il 20%, già registrato negli anni passati. Inoltre, l’organico è stato incrementato del 25%, e attualmente conta oltre 100 professionisti qualificati.
Un gioiello dell’innovazione che investe molto in formazione e R&D (alla funzione vanno circa il 15% dei ricavi). E l’obiettivo, nel 2018, è fare ancora meglio, anche in termini di nuove assunzioni. L’azienda è sempre in cerca di matematici, fisici, informatici, ingegneri e laureati in economia, e persino fatica a trovare professionisti con il giusto approccio e formazione.
Nel 2017 sono stati ben dodici i nuovi grandi clienti acquisiti. Tra questi, hanno scelto di affidarsi alla software house brand del calibro di ENI Gas e Luce, Findomestic, FideuramVita, Intesa Sanpaolo Vita, Intesa Sanpaolo Assicura, Banca Fideuram, Intesa Sanpaolo Life, Fideuram Bank Lux e Intesa Sanpaolo Private Banking (anche con la sede di Londra), Principal Global Investors e Manulife negli USA, dove si consolida la collaborazione con Accenture.