The Others è la parte del progetto artistico di questo autunno torinese (fatto di Paratissima, Artissima, Artò e quant’altro) che mi è piaciuto di più. Perchè è stato realmente innovativo, a cominciare dalla location.
Un progetto espositivo dedicato all’arte contemporanea emergente e ‘senza padrini’ inserito tra i muri di mattoni delle carceri Le Nuove a Torino, che tanto hanno visto e tanto avrebbero da narrare già di per sè ed ora si aprono per narrare altre vicende, lontane – ma non troppo – da quel mondo che vi era racchiuso.
La serata che ho dedicato alla mia visita di The Others profumava di pioggia, di foglie fradicie, di terra silente ma intensa. Una di quelle sere d’autunno che sanno di vino e luci calde delle cucine, di stufa e bucce di mandarini. Entrare nel giardino de Le Nuove è stata – strano ma vero!- un’accoglienza piacevole: le ortensie illuminate di sbieco, i tavolini di legno nel prato dove la gente, nonostante tutto, restava a sedere per godersi la serata anche in cappotto e sciarpa, il passaggio sotto gli archi, le farinate calde. Un’atmosfera lievemente bohèmienne: giusto l’aria frizzante e di creazione, non troppo alternativa nè troppo fighetteria… insomma, quello che vorrei fosse la caratteristica di tanti luoghi da frequentare. Affascinante senza strafare. Leggi tutto “The Others – quando scoprire l’arte è un’arte”