D’Agata Trattoria Pizzeria

D’Agata Trattoria Pizzeria

Via Bava, 1 bis/f -Torino

Tel. 011 5214745 – 328 2616354

Aperto tutte le sere e domenica a pranzo

Chiuso il mercoledì

VOTO FINALE: 6/7

ATMOSFERA [VOTO: 6 1/2]

“Agata, tu mi tradisci”, cantava Ferrer. A cambiare, di questi tempi, ci vuol coraggio. Quelli di D’Agata lo hanno avuto e si sono spostati in pieno centro, a un isolato da piazza Vittorio. Nel tentativo di evolvere, però, bisogna stare attenti a non perdere l’anima. Dell’atmosfera intima da trattoria che distingueva i locali di Porta Palazzo non rimane pressoché nulla. Gli arredi e i decori fanno somigliare la “nuova” D’Agata a mille altri ristoranti, eccezion fatta per la simpatica idea dei catini di latta usati come lampadari. L’inserimento delle pizze nel menu, accanto alle tradizionali proposte a base di pesce, porta inoltre con sé una clientela più superficiale e caciarona.

CUCINA [VOTO: 7]

La qualità della cucina e l’impronta sicula, almeno quelle, non sono cambiate. Nel menu ritroviamo tutti i piatti a cui eravamo affezionati: le polpette di tonno o ricciola, il carpaccio di spada, il trancio di tonno con confettura di cipolle rosse, il couscous alla trapanese, la caponata, gli spaghetti con le vongole o con le sarde, la ‘mpanata di calamari e gamberi. Alcuni piatti toccano livelli altissimi, come i paccheri con crema di carciofi e tartare di tonno, altri andrebbero affinati, come i cenci al rosmarino con crema di cannellini, mazzancolle e pancetta croccante. Con i dolci si va abbastanza sul sicuro: golosa la millefoglie scomposta con sfoglia sbriciolata e crema di nocciole, buona la cheesecake con frutti di bosco, ottima la mousse di cioccolato bianco con meringa.  Le pizze sono proposte in tutte le varianti tradizionali. Su tutte spicca la focaccia ai tre carpacci (tonno, salmone e spada). Ottimo e sempre pieno il cestino del pane, arricchito di bruschettine e trancetti di focaccia. Gradevole l’Inzolia sfuso. Nel conto è comparsa l’acqua, che prima non si pagava, ma a fine cena lo zibibbo è offerto dalla casa.

STAFF [VOTO: 6 1/2]

Il titolare storico è gentile e impacciato come sempre. Le ragazze ai tavoli hanno modi spicci ma si danno un gran da fare. In generale il servizio alterna tempi perfetti a momenti di lentezza e distrazione.

PREZZI [VOTO: 6 1/2]

Non proprio economico. Con il nuovo menu pizza & pesce si possono spendere 15 euro come 60.

PIATTO FORTE

Non si può venire da D’Agata senza assaggiare le polpette di pesce. Il top? Quelle di ricciola con salsa di acciughe.

PIATTO DEBOLE

I primi risultano talvolta confusi o slegati, vedi i bucatini con ragù di spada calabrese.

TOILETTE [VOTO: 7]

Bagno mediamente in ordine, di un bel colore turchese, con lavabo in marmo e getto d’acqua ingestibile.

 CONSIGLIO NON RICHIESTO

Troppo tardi: a suo tempo, avremmo suggerito di evitare la metamorfosi in pizzeria.

Ristorante Pizzeria Peppino

Ristorante Pizzeria da Peppino
Via Mercanti, 7 H – Torino
Tel. 011 530570
Aperto tutti i giorni dalle 12,00 alle 14,30 e dalle 19,00 alle 22,30
Chiuso la Domenica

VOTO FINALE: 6+
ATMOSFERA [VOTO: 6]

Silenzioso come un concerto dei Metallica, intimo come una stazione della metro all’ora di punta, quello di Peppino è un locale pacchiano animato da una squadra di donne di temperamento. Grazie al menu fisso e al conto leggerissimo, attira frotte di turisti, manovali in tenuta da lavoro, impiegati in pausa pranzo, coppie agghindate per lo struscio in centro. Non pensate di andare a far salotto: Peppino è un’esperienza mordi e fuggi. Piacevole, col bel tempo, il dehor su via Mercanti.

CUCINA [VOTO: 6]

Con quei prezzi e quel continuo via vai di avventori non ci si può certo aspettare una cucina da stelle Michelin. Peppino va bene per chi ha fretta e non ha tante pretese, ma non si accontenta di un triste tramezzino da bar. Nel menu, sia quello fisso che quello alla carta, si trova di tutto: pizza al tegamino o al mattone, farinata, primi tradizionali (rigatoni al pesto o al ragù, trofie al pomodoro, gnocchi alla bava, penne all’arrabbiata, spaghetti aglio olio e peperoncino), secondi piatti di carne e di pesce (cotoletta alla milanese, scaloppine, costine ala cacciatora, arrosticini alla griglia, sogliola dorata, salmone ai ferri). I contorni sono trascurabili. Dolci nella media.

STAFF [VOTO: 6]

La velocità del servizio è impressionante. Le cameriere alternano modi cortesi e bruschi sfrecciando tra i tavoli senza darsi (e darti) pace.

PREZZI [VOTO: 7]

Un pasto completo più economico di questo, in centro, non esiste. Il menu a prezzo fisso da € 8,50, proposto tutti i giorni tranne il sabato sera e festivi, comprende primo, secondo, contorno, acqua o vino e coperto.

PIATTO FORTE

I secondi, soprattutto di pesce, sono solitamente più convincenti dei primi.

PIATTO DEBOLE

Sarà per i ritmi serrati, ma in cucina scivolano spesso sulla pasta: o è troppo salata, o è troppo cotta, o è poco amalgamata al condimento.

TOILETTE [VOTO: 6]

Piccola, nel seminterrato, con poco ricircolo d’aria, ma tutto sommato decorosa.

CONSIGLIO NON RICHIESTO

Qualche coperto in meno rilasserebbe l’atmosfera e consentirebbe a chi sta in cucina di dare la meritata attenzione ai piatti.