Ristorante Monti

Ristorante Monti

Via Lombriasco 4, Torino

Tel. 011 433 2210

Chiuso il lunedì

Prenotabile su The Fork

VOTO FINALE: 7 ½

 

ATMOSFERA [VOTO: 7 1/2]

Nell’era dei dilettanti allo sbaraglio, finalmente a Torino un ristoratore di esperienza. Sulle ceneri del francese La Louche, a un isolato da piazza Adriano, è nato da pochi mesi l’elegante e raffinato Monti, un’oasi di pace fuori dai soliti giri. Tre salette raccolte, arredate con gusto, regalano la giusta intimità. Adatto per cene romantiche o per far bella figura con un ospite.

CUCINA [VOTO: 7 1/2]

Per essere uno che ha iniziato nella cucina di una birreria, ne ha fatta di strada lo Chef Giuseppe! L’arte messa da parte negli anni è oggi al servizio della tradizione gastronomica piemontese. Per il Monti ha studiato un menu che affianca alle ricette più conosciute quelle ormai dimenticate, magari svecchiate con nuove tecniche di cottura e abbinamenti insoliti, sempre nel rispetto della stagionalità delle materie prime. Non mancano il vitello tonnato, gli agnolotti, il fritto misto piemontese (anche in versione vegetariana), i tajarin, il fassone con panatura di grissini, ma fanno capolino anche piatti che in pochi ormai osano proporre: la finanziera, le lumache, i ravioli ripieni di animelle di vitello, le grive di Langa (fegato e polpa di maiale), il cirighet (uovo pochet con salsa di peperoni, acciughe e capperi). La pasta e gli gnocchi sono fatti in casa (e si sente), così come i dolci. Lo Chef lavora per sottrazione. Ne scaturiscono sapori lievi, che talvolta faticano ad imporsi. Delicata è la salsa del vitello, delicati i ravioli del plin al tovagliolo, fin troppo delicati i fagottini di magro alla camomilla. Gli amanti della carne cruda non possono perdere la battuta di fassone, condita egregiamente con sale nero e zeste di limone. Gran finale con la carta dei dolci: pesche con amaretti e cioccolato, crepe souzette, tarte tatin, bonet alle pesche. Applausi a scena aperta per la zuppa di tiramisù. Nello zabajone, invece, andrebbe ridotta la dose di zucchero. Buona selezione di vini. Entrée e aperitivo offerti dalla casa.

STAFF [VOTO: 7 1/2]

Il servizio, composto e attento, è affidato alla moglie dello Chef. Lui, persona affabile e appassionata, riesce a tenere il tempo nonostante in cucina faccia quasi tutto da solo. E a fine serata fa capolino in sala per due chiacchiere con gli ospiti.

PREZZI [VOTO: 6/7]

Conto non adatto a tutte le tasche. Per una cena soddisfacente si sfiorano i 50 euro a testa.

PIATTO FORTE

La zuppa di tiramisù con riduzione di caffè, crema pastorizzata al mascarpone e savoiardi tostati è un meraviglioso gioco di consistenze e sapori. Mai più senza.

PIATTO DEBOLE

Il vitello tonnato ha un pregio – la carne tenera e cotta alla perfezione – e un difetto – la salsa un po’ lenta e poco tonnata.

TOILETTE [VOTO: 8]

Enorme, in ordine, pulita.

CONSIGLIO NON RICHIESTO

Una limatina ai prezzi.