Dora in poi

doraDora in poi
Via Catania, 21 Torino
Tel. 011 2409962

VOTO FINALE: 7+

ATMOSFERA [VOTO: 9]

Senti via Catania e, d’istinto, tocchi ferro (o altro). I torinesi sanno perché. Ma il quartiere è in crescita e, “Dora in poi” (simpatico il calembour ispirato al vicino fiume), il pensiero correrà a questa bella novità della ristorazione torinese. Il locale sorprende subito per lo stile minimalista, quasi zen, che lo rende un luogo rilassante e piacevole da vivere: pareti candide, parquet in rovere, enormi piante, sedie di paglia dal tocco etnico, punti luce applicati ad una liana che corre da una sala all’altra. Contributi audiovisivi a metà tra contemporaneità (proiezione di filmati sui muri) e classicità (jazz e opera lirica in filodiffusione). Temperatura un po’ troppo bassa d’inverno. Molto bella l’idea del dehors/serra.

CUCINA [VOTO: 7]

Per chi ama viaggiare con le gambe sotto il tavolo. Si parte dal Piemonte e si approda a terre lontane, esotiche. E intanto si sperimenta, si reinventa, si contamina. Mettete da parte il classico schema antipasto-primo-secondo-dessert. Qui le proposte sono suddivise tra Crudi (baccalà e gambero blu, carne di fassone, misticanza di erbe e semi), Marinati (pesce bianco con quinoa al coriandolo e cipolla di Tropea, polpo con tobinambur e salsa di peperoni e noci) e Caldi (tofu con spinaci, zuppa di cozze e gamberi con pasta udon, vellutata di zucca con mousse di caprino, petto d’anatra con mandarino cinese e riso jasmine, maialino da latte con cavolo cinese e salsa wasabi). Alcuni esperimenti sono riusciti, altri vanno perfezionati. La carne cruda, per esempio, è ottima, così pure le tagliatelle ai carciofi, mentre i “dim-sum” (ravioloni cinesi) convincono solo in parte. Anche i dolci puntano all’abbinamento insolito: consommé freddo alle spezie con frutta e verdura candite, sorbetto al mango con crema allo yoghurt, mousse al cioccolato al latte aromatizzato al the. La presentazione dei piatti è abile e raffinata, le porzioni sono trattenute. Carta dei vini interessante, godibile il nero d’avola a calice.

STAFF [VOTO: 7]

Servizio efficiente e attento ai dettagli, poche smancerie, tempi giusti.

PREZZI [VOTO: 6]

Il conto tende al salato. Con due portate, un dessert e un calice di vino si arriva presto a 40 euro.

PIATTO FORTE

Le tagliatelle all’uovo con carciofi e menta, ingentilite dal retrogusto dolce della bottarga.

PIATTO DEBOLE

I “dim-sum” rivisitati alla piemontese soddisfano il palato con il ripieno di carne, ma deludono con il ripieno di verdure e funghi.

TOILETTE [VOTO: 7]

Bagno minimalista, pulito, nuovo di zecca (come tutto, del resto).

CONSIGLIO NON RICHIESTO

Quinoa, muhammara, kumquat, bok-choy. Siamo sicuri che tutti ne conoscano il significato? Perché non inserire una legenda sul menu?