Il Parlamento europeo ha fatto questa settimana grossi passi avanti per la lotta all’evazione fiscale: è stato infatti ha approvato un accordo informale con il Consiglio grazie al quale i nomi dei proprietari effettivi delle imprese dovranno essere elencati in registri centrali, presenti in tutti i Paesi dell’UE, accessibili sia alle autorità sia alle persone con un “interesse legittimo”. La nuova direttiva antiriciclaggio ha lo scopo di rafforzare la lotta contro i crimini fiscali ma anche la lotta al finanziamento del terrorismo.
Sono inoltre state approvate nuove norme per facilitare la tracciabilità del denaro. Per la prima volta gli Stati membri avranno l’obbligo di tenere registri centrali con le informazioni dei proprietari effettivi di società e altre entità giuridiche, come pure dei trust.I registri centrali saranno accessibili alle autorità e ai “soggetti obbligati” (ad esempio le banche che svolgono il loro dovere di “adeguata verifica della clientela”) e al pubblico (sebbene l’accesso al pubblico potrebbe essere soggetto a registrazione online del richiedente e al pagamento di un onorario per coprire i costi amministrativi).Per accedere al registro, una persona o un’organizzazione (ad esempio i giornalisti investigativi o le ONG) dovranno dimostrare un “interesse legittimo” in relazione al riciclaggio, al finanziamento del terrorismo e ai reati presupposti associati che potrebbero aiutarne il finanziamento, quali corruzione, crimini fiscali e frode.
Sono inoltre stabiliti gli obblighi specifici per le transazioni sospette effettuate dai clienti, ad esempio, per banche, auditor, avvocati, agenti immobiliari e casinò.