Le obbligazioni subordinate diventate tristemente famose per i fallimenti di qualche banca italiana, sono dei titoli rappresentativi di un debito, che consentono a chi le acquista di diventare creditore dell’istituto emittente, incassando periodicamente degli interessi: le cedole.
Rispetto ai bond ordinari, quelli subordinati espongono i risparmiatori a un grado di rischio molto più elevato, simile a quello assunto di chi acquista un’azione. In caso di fallimento della banca emittente, infatti, i titolari delle obbligazioni subordinate sono considerati dei creditori di serie B, i cui diritti patrimoniali possono essere soddisfatti soltanto dopo aver risarcito altri soggetti come i dipendenti della banca, i correntisti o i sottoscrittori dei bond ordinari.
https://www.youtube.com/watch?v=_zfYjzTApx0