La Redazione di Quotidiano Piemontese supporta la petizione contro la Legge Bavaglio
Con la nuova legge bavaglio prevista dall’emendamento Costa, noi cittadini non potremmo mai più conoscere fatti gravi che emergono grazie a importanti inchieste su corruzione, su malapolitica, imprenditoria, poteri forti, su mafia e colletti bianchi. Ma anche su molestie e violenze sessuali che sono servite a incoraggiare tante donne a denunciare.
Non avremmo mai potuto essere informati nel dettaglio circa le accuse contenute nelle indagini sulle commesse d’oro dell’Anas, sul crollo del Ponte Morandi, sullo scandalo delle toghe e le nomine al Csm, sull’arresto e sulle protezioni di Matteo Messina Denaro, su Mondo di Mezzo, Calciopoli, Lady Asl, sulla speculazione sul terremoto dell’Aquila.
Il divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare e i contenuti fino alla fine dell’udienza preliminare, previsto dall’emendamento proposto dal deputato di “Azione” Enrico Costa, rappresenta un provvedimento autoritario gravissimo che non solo colpisce e limita il lavoro dei giornalisti, ma soprattutto il diritto dei cittadini di essere informati e rende più indifese le stesse persone private della libertà.
A questo si aggiunge, ora, il primo sì al ddl Nordio per l’abolizione del reato d’abuso d’ufficio e un nuovo divieto di pubblicare le intercettazioni.
L’Italia è al quarantunesimo posto per libertà di stampa nel mondo: quante posizioni siamo disposti ancora a perdere?