Nella Torino estiva un tuffo nel passato è sicuramente piacevole farlo con una visita al Museo di Arti Decorative della Fondazione Accorsi Ometto, dove è allestita la mostra dedicata alle opere di Ottavio Mazzonis, insieme a un corpus selezionato di altre opere provenienti dalla sua personale collezione, tra cui quelle di Luca Giordano, Andrea Pozzo, Legnanino, Giambattista Pittoni, Luigi Calderini e Nicola Arduino. Si tratta di un dialogo fecondo con un patrimonio di dipinti e sculture dal Barocco al Rococo’ europeo, con incursioni nel produzione piemontese degli ultimi decenni dell’ Ottocento, che furono una fonte viva di ispirazione per la produzione artistica di Mazzonis. Dipinti e sculture risultano selezionati secondo un percorso tematico, parzialmente cronologico, che si articola in 4 sezioni principali, in cui le opere autografe di Mazzonis sono messe direttamente a confronto diretto e evocativo con quelle della sua collezione.
Mazzonis nasce a Torino il 20 ottobre del 1921 e risulta uno dei più importanti maestri del Novecento subalpino. Cresciuto in una famiglia dell’aristocrazia torinese, eredita dal padre l’amore per il collezionismo e la propensione alla pratica artistica, unita a un profondo interesse per la storia dell’arte, specialmente per il Settecento pittorico veneziano. È stato anche allievo di Giacomo Grosso e proprio al suo seguito, dopo la seconda guerra mondiale, nel Padovano, apprendera’ la tecnica della pittura a fresco, realizzando molte decorazioni e pale d’altare. Negli anni Sessanta e Settanta molte sono state le sue opere a carattere religioso, realizzate in area piemontese, tra cui Cumiana e Savigliano, e la pala d’altare con il beato Valfre’ per la chiesa di San Filippo Neri a Torino.
Orari: martedi-domenica 15-19. Lunedì chiuso.