Dopo la ottima accoglienza e il notevole interesse dimostrato da cittadini e appassionati,
dal 25 al 30 aprile continua dal 4 al 14 maggio al Jazz Club Torino una mostra dedicata a Chet Baker curata da Luciano Viotto Leggi tutto “Chet Baker L’ultimo chorus. Le immagini perdute al Jazz Club”
Autore: Redazione
Al CineTeatro Baretti di Torino British Irish Film Fest: spettacoli, musica e enogastronomia
E’ partito venerdì 25 Settembre il British Irish Film Fest, una tre giorni all’insegna della cultura d’oltremanica organizzata da The Italian British Society con il patrocinio di Consiglio Leggi tutto “Al CineTeatro Baretti di Torino British Irish Film Fest: spettacoli, musica e enogastronomia”
I ricami nella loro storia in mostra a Palazzo Madama in tutto il loro sfarzo
I merletti saranno i protagonisti del mostra che farà rivivere dal 29 luglio al 16 novembre prossimi a Palazzo Madama i fasti del ricamo. Sarà esposto un prestito eccezionale, un abito baiadera di Leggi tutto “I ricami nella loro storia in mostra a Palazzo Madama in tutto il loro sfarzo”
Ottavio Mazzonis dialoga con opere del passato nella mostra alla Fondazione Accorsi
Nella Torino estiva un tuffo nel passato è sicuramente piacevole farlo con una visita al Museo di Arti Decorative della Fondazione Accorsi Ometto, dove è allestita la mostra dedicata alle opere di Ottavio Leggi tutto “Ottavio Mazzonis dialoga con opere del passato nella mostra alla Fondazione Accorsi”
Alla Reggia di Venaria rivivono i fasti del convitto del Bernini
Il Gran Parterre dei giardini della Reggia di Venaria costituiscono la fastosa cornice dello spettacolo della rassegna di Teatro a Corte dal titolo “Il falso Convitto”, su progetto e realizzazione di Alice Leggi tutto “Alla Reggia di Venaria rivivono i fasti del convitto del Bernini”
Al teatro Regio a luglio è il trionfo dell’opera italiana
Continua fino al 26 luglio prossimo la kermesse al Teatro Regio dal titolo “The Best of Italian Opera”, offerta culturale proposta nell’ambito di Expo To, che si articola nella messinscena di quattro grandi opere del panorama italiano: la Boheme di Giacomo Puccini, il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, la Traviata di Giuseppe Verdi e la Norma di Vincenzo Bellini. Protagonisti il Coro e l’Orchestra del Teatro Regio. La Boheme viene proposta il 14, 18 e 23 luglio nella storica versione con bozzetti e figurini firmati da Eugenio Guglielminetti, per la regia di Vittorio Borrelli. Protagonista Barbara Frittoli, con Stefano Secco, Maria Teresa Leva e Markus Werba, per la direzione del giovane Andrea Battistoni. Saranno protagonisti del Barbiere di Siviglia (il 15, 19 e 24 luglio) importanti cantanti lirici che si distinguono nel genere buffo, come Antonino Siragusa, Marco Filippo Romano, Chiara Amaru’ eRoberto De Candia. La Traviata, premiata dalla critica giapponese nel corso della tournée del Teatro Regio nel Sol Levante, nel 2010, è firmata dal regista Laurent Pelly e diretta da Francesco Ivan Ciampa. Nel ruolo di Violetta Desiree’ Rancatore, accanto a Piero Pretti e Luca Salsa. Alberto Fassini firma l’allestimento della Norma, che verrà rappresentata il 17, 22 e 26 luglio, con, sul podio, un direttore moto affermato, Roberto Abbado.
Gli appassionati potranno anche acquistare un carnet di abbonamento a quattro opere, al costo di 250, 190 o 150 euro a seconda del settore, o a tre ( a 200, 150 o 120 euro a seconda del settore). L’acquisto può avvenire alla biglietteria del Teatro Regio o telefonicamente allo 0118815270, tramite carta di credito.
Sulle note di Rachmaninov e Cajkovskij si conclude il Festival pianistico di Primavera della Rai
Sesto e ultimo appuntamento con il Festival pianistico di Primavera giovedì 18 giugno alle 21 all’Auditorium Rai di Torino e in diretta su radio 3 con l’ Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, dopo l’esibizione il 17 giugno alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano. Il Festival si conclude con la pianista Olga Kern, prima donna a vincere il primo premio e la medaglia d’oro in oltre 50 anni di storia della Van Cliburn International Piano Competition che ogni anno si svolge in Texas a Fort Worth. Apprezzata interprete di Sergej Rachmaninov, ne eseguirà il Concerto n. 3 in re minore op. 30 per pianoforte e orchestra, celeberrima pagina tardo romantica risalente al 1909, la cui fama si è accresciuta grazie all’impiego della stessa nel film Shine del 1996. A dirigere il direttore principale dell’Orchestra Nazionale della Rai, Juraj Valcuha. Il concerto prevede anche l’esecuzione della Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64 di Cajkovskij del 1888, in cui trovano spazio tutti i caratteri peculiari del celebre compositore russo: il lirismo melodico, la malinconia, i valzer gioiosi dei suoi balletti e il tono maestoso tipico del repertorio tradizionale russo
Tra il fasto del grand-opera e la dimensione intimistica il Faust visionario di Poda e Noseda al Regio
In scena al teatro Regio di Torino fino al 14 giugno il Faust di Charles Gounod, nel nuovo allestimento coprodotto con la Israele Opera di Tel Aviv e l’ Opera di Losanna, per la regia di Stefano Poda. Artista tra i più poetici della scena internazionale, firma anche i costumi, le scene, le luci e la coreografia. Protagonisti in scena, diretti da Gianandrea Noseda, Ilda Abdrazakov nel ruolo di Mefistofele, Charles Castronovo in quello di Faust, Irina Lungu in quello di Margherita e Vasilij Ladjuk in quello di Valentin.
Orchestra e Coro del Teatro Regio sono diretti da Carlo Fenoglio. In occasione delle recite del Faust i lavoratori del teatro Regio e il Circolo Ricreativo culturale e sportivo del teatro promuovono la raccolta di fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Nepal.
Gould era interessato al Faust di Goethe, di cui lesse la traduzione in francese di Gerard De Nerval, come soggetto per un’opera già dalla fine degli anni Trenta dell’Ottocento e nel 1849 aveva abbozzato la scena della chiesa. Tuttavia il progetto prese corpo soltanto nel 1857, quando Jules Barbier accettò di realizzare il libretto, proponendo di collaborare con Michel Carré, autore di una commedia ispirata allo stesso soggetto, poi utilizzata come base per l’elaborazione librettisti. Il libretto per Gould reintrodusse elementi forti dell’opera originale, come la morte di Valentin, la Notte di Valperga e la prigionia di Marguerite. L’opera venne accolta trionfalmente al Theatre Lyrique nel 1859 e fu subito trasformata da opera-comiche, con le parti recitate tra un numero musicale e l’altro, in grand-opera, interamente cantata, forma nella quale è normalmente rappresentata e che corrispondeva all’idea originale di Gould. Nella versione londinese del 1864 fu introdotta la preghiera di Valentin e in quella del 1869, all’Opera, comparvero i balletti del quinto atto. L’opera risultò un modello di fusione perfetta del fasto del grand-opera con un’inclinazione intimista e sentimentale.
Light Mistery all’Astra, ovvero la fisica a teatro
Light Mistery, ovvero la fisica e le sue meraviglie protagoniste assolute dello spettacolo in scena da stasera al teatro Astra di Torino, fino a domenica 22 marzo prossimo, secondo un modulo collaudato nell’Anno internazionale della Luce, con una messinscena sul tema del mistero nella scoperta scientifica. In scena tre ricercatori-attori che svolgono straordinari esperimenti scientifici dal vero sulla luce e su altri fenomeni sensazionali. La trama, avvincente, fa emergere, attraverso il coinvolgimento diretto del pubblico, la passione per la scienza e la ricerca. I temi scientifici sono trattati con leggerezza e i tre scienziati si muovono sul palco tra fenomeni fisici sorprendenti, per la regia di Emiliano Bronzino, che ha già all’attivo una proficua collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano. Il teatro diventa qui lo strumento privilegiato per la divulgazione di temi comunemente difficili, come la cultura della fisica.
Teatro Astra, dal 18 al 22 marzo 2015, mercoledì ore 19, da giovedì a sabato ore 21, domenica ore 18.
Torna dopo dieci anni il Rossini comico al Regio, con “Il turco in italia”
A dieci anni di distanza dall’ultima rappresentazione, atteso ritorno il 12 marzo prossimo sul palcoscenico del teatro Regio di Torino de “Il turco in Italia”, partitura tra le più comiche e moderne della produzione rossiniana. Daniele Rustioni dirigerà l’Orchestra e il Coro del teatro Regio, per la regia di Christopher Alden, al suo debutto italiano. A un allestimento interessante, realizzato in coproduzione con il Festival d’Aix-en-Provence, l’Opera di Dijon e il Teatr Wielki, Polish National Opera di Varsavia, si affiancherà un cast d’eccezione del belcanto. A interpretare il ruolo di Selim sarà il basso Carlo Lepore; il soprano georgiano Nino Machaidze, al suo debutto al Regio, vestirà i panni di Donna Fiorilla, mentre il baritono Paolo Borgogna quelli di don Geronio. La prima viennese dell’opera omonima a quella rossiniana, di Caterino Mazzola’, è datata 1789, ben antecedente al libretto di Felice Romani, che all’opera sopraindicata si sarebbe ispirato per il soggetto. Nell’opera de ” Il turco in Italia” sono presenti diversi echi mozartiani, evidenziati a partire dalla metà del Novecento. I contemporanei del musicista marchigiano erano, invece, piuttosto interessati a analizzare le somiglianze-differenze tra quest’opera e un’altra celebre di Rossini, “L’italiana in Algeri”, rappresentata appena l’anno precedente. Rossini probabilmente aveva in mente di realizzare un’opera capace di unire alla turquerie del “Ratto del serraggio” mozartiano il tema dello scambio degli amanti. In comune con l’opera mozartiana “Così fan tutte”, “Il turco in Italia”, di cui è protagonista Selim, turista non casuale, più interessato alle donne italiane che alle bellezze architettoniche italiche, ha, infatti, l’ambientazione a Napoli, ma rispetto a “L’italiana in Algeri” quasi contemporanea, ci troviamo di fronte a un ribaltamento della situazione. Il turco in Italia sicuramente affascina per l’originalità delle soluzioni teatrali proposte, a cominciare dalla presenza in scena di un poeta librettista, Prosdocimo, che proprio a Napoli cerca spunti per realizzare un’opera buffa.
Per gli Incontri all’opera, in programma al teatro Regio la presentazione del dramma buffo mercoledì 11 marzo alle 17.30 nel corso di una conferenza curata dal musicologo Alberto Bosco.