Parola di libro! al Villino Caprifoglio con Cecilia Cognigni

Cara C.
ricordi anche tu che gli anni della scuola sono stati gli anni dei giuramenti importanti fatti tra i banchi di scuola ma anche nelle biblioteche aule studio.
Le parole date venivano incise sui banchi, sulle braccia nude e crude dei compagni di classe, sui portapenne o sulle “smemo” (Smemoranda, il diario degli anni 90).

Con il sangue delle stilografiche venivano suggellati amori improbabili, amicizie ridicole e promesse difficili da mantenere, si giurava e si spergiurava sui libri soprattutto sulla Divina Commedia.

Ci si incontrava in discoteca ma anche in biblioteca, per studiare insieme, scambiare appunti, parole e lezioni. Ai tavoli delle biblioteche si potevano raccogliere le parole scappate dai volumi che come note in fuga da un pentagramma si libravano libere sulle teste dei liberi pensatori, giurando fedeltà eterna agli scaffali posandosi beffarde su portaocchiali dei lettori alla ricerca di ordine.

Domani 22 ottobre alle ore 1900 al Villino Caprifoglio torneremo per parlare di biblioteche, i luoghi belli, custodi e templi sacri delle parole.
Le parole da salvare saranno quelle della Dott.ssa Cecilia Cognigni, dirigente del servizio Biblioteche della Città di Torino, con cui avremo il piacere di dialogare sul tema delle biblioteche e dei libri in città.

Domani vorrei salvare le parole: tempo e spazio.
Per cosa? Per i libri e la lettura. E tu?

Elena

Autore: Redazione

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