Cara E.,
autunno sì o autunno no? Tu di che partito sei? Stai nella gang del “L’autunno fa schifo, voglio andare in letargo fino ad aprile!” oppure stai nella truppa “odio l’estate, finalmente il foliage”?
Io mi astengo. Perchè avrei solo brutte parole per questa stagione di mezzo che mi porta via il caldo, il mare, il blu lapislazzulo del cielo, il rumore della risacca, i tramonti spalmati di arancio, le cicale pazze a tutte le ore del giorno, le birrette di fine giornata, le molteplici ore di luce durante le quali i desideri si moltiplicano insieme al sudore, le lucciole nelle notti di montagna, le pesche-albicocche-susine-ramassin-fichi-meloni-angurie, le costellazioni infinite nel blu delle notti di mare, la voglia di aprire spalancare accogliere ogni eccesso di vizi e di virtù, ecc ecc ecc. Va bene la smetto. Chiaramente, per me, fastidio e resistenza fino al nuovo anno.
Ma devo ammettere, seppur controvoglia, che questa stagione vestita di giallo e arancio ha comunque il suo fascino. Nei cibi che propone tra castagne funghi e zucche, nella sua pioggerellina che insegna la costanza, nel suo racchiudere e farsi tempo intimo e raccolto, di pensieri lenti e riflessione, di calma e riposo. Una transizione quieta, insomma, che lascia spazio e chiede un tempo nuovo.
Così, andiamo anche noi verso questo spazio rinnovato e facciamoci accompagnare dalla voce di qualcuno che con l’ambiente in costante cambiamento e rinnovamento ha un rapporto privilegiato e di vecchia data: una scrittrice, dottore forestale, valsusina e amante delle passeggiate, Cristina Converso. Sarà con noi, sabato 26 aprile alle 15, per raccontare il suo recente libro “A radici nude” di Buendia Books e portarci a spasso con lei chiacchierando di tempo che scorre, storie che si intrecciano come radici, con segreti e incanti. Ritrovo alle 15 a La casa nel parco di via Modesto Panetti 1.