Cara C,
oggi le parole da salvare sono di uno storico, perché come dice un noto cantautore se la storia siamo noi, nessuno si senta offeso, nessuno si senta escluso.
Umanità: mettere al centro l’uomo non significa individualismo. Considerare l’umanità come un’unica comunità vuol dire mostrare rispetto per ogni vita umana, anche quelle lontane da noi, nello spazio, nel tempo, nelle pratiche quotidiane
Valori: oggi sembrano esistere solo due cose: il denaro e le passioni da consumare il più rapidamente possibile, per poterne consumare altre ed altre ancora, spesso usando appunto il denaro. Ma senza valori, senza punti di riferimento, senza una visione morale dell’umanità, religiosa o laica, utopica o concreta, la vita è senza senso
Ideali: Gli ideali sono il terreno su cui si costruisce un’idea di futuro. Senza, non c’è speranza; senza ideali, senza sogni, senza un’idea di un mondo migliore, la vita umana sulla terra è destinata a scomparire senza lasciare traccia
Equità: non sempre uguaglianza equivale a giustizia; non sempre ciò che è giusto è equo. È necessario pensare un mondo più equo, in cui diritti e doveri, denaro e potere siano distribuiti in maniera meno oscenamente diseguale
Eric Gobetti è uno storico freelance, studioso di Fascismo, Seconda guerra mondiale, Resistenza e storia della Jugoslavia nel Novecento. Autore di diverse monografie, due documentari (Partizani e Sarajevo Rewind), un romanzo, una favola, articoli scientifici e divulgativi, è un esperto in divulgazione storica, viaggi e politiche della memoria. I suoi ultimi libri sono E allora le foibe? (2021) e I carnefici del Duce (2023), entrambi editi da Laterza.