Cara C,
Buon Natale! A te e famiglia! Buone feste! Tanti cari auguri! Quante formule, lette e rilette trite e ritrite, già sentite, scontate e che suonano nell’etere come frasi di circostanza.
Nelle settimane che precedono il Natale, noi siamo riuscite a creare una nuova circostanza: una festa, un party con tanto di aperitivo ma con protagonisti i libri le persone il silenzio e la scrittura dei nostri bigliettini.
Le palline di carta lanciate tra i banchi sono diventate decorazioni di un albero futurista fatto di lana rossa che issato su di un muro bianco ha fermato sulla parete di una stanza, parole e pensieri.
Le buone intenzioni sono rimaste appese alle mollette di legno, fissati agli angoli dell’abete haiku improvvisati di rara poesia, i sonetti di un’incantevole e inaspettata bellezza si sono nascosti in una barchetta di carta.
Ne è venuta fuori una lista della spesa dei miracoli. Babbo o chi per lui sarà, di certo contento e soddisfatto. Quest’anno il sacco dei doni sarà leggero ma sarà grande come la luna.
Attesa
Tregua
Pace
Perdonare i conflitti
Imparare a cadere
Silenzio che fa vibrare il cuore
Una pace silenziosa costruita pagina dopo pagina
Frenare il tempo
Muovi almeno un dito
Silenziosamente costruire legami
Cara C.,
se tutto ha un prezzo ed il silenzio è d’oro per tutto il resto c’è mastercard.