E’ il film che ha vinto il Torino Film Festival 34. The donor è un clamoroso dramma della povertà, splendido sotto tanti aspetti, a partire dalla regia di Qiwu Zang, per arrivare all’ambientazione e alla sceneggiatura (che infatti il film si è portato a casa come premio collaterale).
Siamo in un immenso e poverissimo sobborgo cinese. Un meccanico fatica a far funzionare il suo lavoro e mantenere la moglie e il figlio. Quando un cugino ricchissimo gli chiede di vendergli un rene per la sorella malata non ha dubbi a sacrificarsi. La situazione però non si risolve e il dramma si arrotola in una spirale sempre più terribile, un inferno di povertà e morale e speranze e coraggio e tanta, tantissima paura.
L’ambientazione, come detto, è splendida e terribile allo stesso tempo. Un drone aiuta in un paio di occasioni a farci meglio rendere conto della situazione. Zang non ha fretta di raccontarci la sua storia. Prende tutto il tempo che ha a disposizione per farci entrare nel clima e nella vita quotidiana dei personaggi. Quando però poi gli eventi accadono il tracollo è notevole.
Molte le riflessioni aperte. Quali sono i confini della morale? Cosa è giusto e cosa è sbagliato? Quanto è possibile sacrificarsi per gli altri? Quanto è giusto chiedere?
Occhio però, perchè non abbiamo dei buoni e dei cattivi. Il cugino ricco è estremamente e imperituramente riconoscente. Non ha però limiti nel porre le sue richieste per il bene della sorella.
Una storia forte e ottimamente narrata, sia come scrittura che visivamente parlando.