The alchemist cookbook mi sembra più che altro un esperimento, ma se devo dirla tutta non perfettamente riuscito. Joel Potrykus prova a creare una vicenda che ruota intorno ad un solo uomo ma il risutato è noioso e deludente.
Il nostro protagonista vive solo nel bosco, in una roulotte. Passa il tempo a fare esperimenti e mescolare intrugli. In attesa di qualcosa. O più probabilmente (lo capiamo strada facendo) cercando di evocare qualcuno.
A spezzare la monotonia del quotidiano (e soprattutto del film) ogni tanto arriva un amico, “A fucking fucking nigger”, per portargli le provviste e quanto gli serve per i suoi intrugli.
Ovviamente la faccenda finirà in vacca.
Lento, l’autore si prende tutto il tempo del mondo per raccontarci la vicenda e riesce perfettamente a farci calare nella noia del protagonista. Non è una buona cosa.
Interessanti gli effetti speciali del finale, quei begli effetti di una volta…