Wir Waren Konige (The Kings Surrwender) è una sorta di ACAB all’americana, solo che è fatto da Philipp Leinemann, che è tedesco, e completamente prodotto in Germania (peraltro con una cifra di 1,4 milioni di euro che il produttore in sala ha detto essere “a basso budget” per la Germania – per dire).
In sostanza è un ACAB ma molto più figo.
Seguiamo le peripezie di una squadra speciale della polizia. Una squadra i cui componenti sono molto uniti e sono pronti a difendersi, sempre (o quasi). Solo che la suddetta non è una squadra di duri e puri, ma piuttosto una squadra di duri e sporchi (almeno in parte). Violenti, vendicativi, hanno anche messo in piedi un sistema per mettere da parte fette abbondanti di droga e denaro sequestrato nelle varie operazioni.
Il loro comportamento si scontra con quello di alcuni poliziotti che ancora credono alla giustizia e alla correttezza, ma anche con la quotidiana gestione di due bande giovanili della città.
E anche loro sono seguite con attenzione dalle telecamere. Le dinamiche interne, quelle tra le due gang, i rapporti, gli scontri, le motivazioni.
Insomma roba forte.
La vicenda su cui si snoda il racconto poi, ha un indirizzatore molto particolare. Un raggazzino di 13 anni che aspira a diventare combattente per la gang e finirà per creare casini più grandi di lui… molto più grandi di lui.
Non manca la violenza, i pestaggi notevoli, la riflessione sull’operato della polizia (è buona parte incentrato su questo, a dire il vero).
Tra le scene cult una arriva immediatamente: col gatto chiuso nel forno!