Il Torino Film Festival di Steve Della Casa (il sequel: il ritorno) è già un successo dopo un solo fine settimana: 29.000 presenze e un incasso di oltre 80.000 euro in due giorni scarsi di propiezioni ed incontri.
I numeri sono chiari ma le immagini, si sa, lo sono di più. Così era già chiaro a tutti che le sale piene e le code infinite annunciassero un successo di pubblico che (complice anche il Covid, ci mancherebbe) a Torino non si vedeva da tempo.
Anche i più distratti non hanno potuto fare a meno di chiedersi cosa aspettasse quella fiumana di gente che avvolgeva piazza Castello (spoiler: aspettava e sperava di entrare all’incontro con Tony Servillo).
Dal canto suo il direttore di ritorno, col sorriso sornione d’ordinanza, si aggira tra sale e pubblico senza apparente stanchezza e con evidente soddisfazione. Glissate da par suo le sterili polemiche pre-festival, per il momento non commenta nemmeno la partenza sprint e (se lo conosco un po’) non servirà attendere neanche la conclusione del TFF40 per sentire dalla sua voce parole di rivalsa. Steve parla di cinema e lo fa bene e continuamente.