Dennis Iliadis ammette la sua colpa e dichiara di non aver mai visto L’invasione degli ultracorpi, e gli crediamo, ma è evidente che l’ispirazione per il suo Plus one arriva dal film di Don Siegel.
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Sceneries of new beginnings, il dramma della depressione #TFF31
Sceneries of new beginnings è un film sulla depressione che Atsushi Shinohara ha potuto scrivere e dirigere partendo dalla drammatica esperienza personale. Ed il risultato è inevitabimlente crudo pur mantenendo una nota poetica non indifferente.
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Flood tide, storia di un fiume #TFF31
Flood tide è un viaggio lungo il fiume, in un panorama affascinante tra relitti industriali e sogni di una vita nuova. Todd Chandler traccia una storia molto visuale in cui la vicenda narrata e poco più di una traccia.
La danza de la realidad, il grottesco Jodorowsky #TFF31
Alejandro Jodorowsky torna al cinema a 13 anni da Il ladro dell’arcobaleno e mantiene inalterate tutte le sue peculiarità. La danza de la realidad è un film surreale, grottesco, molto colorato, pieno zeppo di significati evidenti e nascosti, una carrettata di roba insomma.
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La mossa del pinguino, io amo Francesca Inaudi #TFF31
E così anche Claudio Amendola si lancia nella regia e devo ammettere che la cosa mi spaventava non poco. Invece La mossa del pinguino è una commedia pulita, ben fatta, molto tradizionale e divertente.
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All is lost, Robert Redford one man show #TFF31
Come vogliamo chiamarlo All is lost? Un one man film? J.C. Chandor si affida per il suo esordio a Robert Redford e gli affida le chiavi della macchina e di tutta la faccenda. Redford è in scena dal primo all’ultimo secondo, da solo. Lui e il mare.
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A woman and war, il sesso per raccontare la guerra #TFF31
Junichi Inoue ci racconta gli orrori della guerra e lo fa attraverso il linguaggio del sesso. Il risultato è che Una donna e la guerra (A woman and war – Senso to hitori no honna) è un buon film, intenso, con messaggi chiari.
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La mafia uccide solo d’estate, Pif prende per il culo la mafia #TFF31
Dunque mettetevi comodi perchè sto per sbilanciarmi. La mafia uccide solo d’estate di Pif è un capolavoro. Ora partite con gli insulti, sfogatevi, poi andate oltre la foto qui sotto che vi spiego.
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Il treno va a Mosca, Sauro vive il sogno di tutti #TFF31
Il treno va a Mosca è un lavoro importante, un documento storico che regala all’eternità (questo fa il cinema, no?) immagini altrimenti destinate all’oblio. Non so se Federico Ferrone e Michele Manzolini siano partiti con queste intenzioni ma è senza dubbio qui che sono arrivati.
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V/H/S/2 ma potrebbe esssere anche il 3, il 4, il 5… #TFF31
La cosa che balza all’occhio guardando V/H/S/2 (ma era già chiaro dopo aver visto V/H/S) è che è nata una nuova serie potenzialmente infinita, dalle capacità di variare temi enormi, con l’unica regola di giocare sul found footage.
In questo secondo capitolo, per esempio, diversi tra i registi coinvolti provano a forzare la mano sulla soggettiva. A portare la telecamera sono un cane, un tipo in bici montata sul casco ed addirittura uno che ha un occhio elettronico e riprende direttamente con quello.
Il giochino funziona a tratti. Bene sul casco del tipo, meno bene nell’occhio (non sempre si segue il movimento corretto), maluccio sul cane (sta peluria fasulla che compare fissa e fastidiosa e la bestiola si muove in maniera assolutamente innaturale).
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