Sweetwaters, Cornelius Jackson e la prostituta vendicatrice #TFF31

Western abbastanza classico, condito da un pizzico (anche un po’ di più) di revenge (che però è base di molti western), Sweetwaters è un buon film che Logan Miller riesce a rendere elegante e divertente.

sweetwater

Lui messicano e lei ex prostituta figlia di prostituta decidono di ricominciare e coltivare un pezzo di terra che però si trova proprio al confine delle imense terre del reverendo (il profeta addirittura) Josiah, uomo malvagio che ha cotruito intorno a se una sorta di comunità di credenti che sfrutta per le sue attività losche.

La convivenze è impossibile ed il profeta fa che eliminare il problema facendo fuori il messicano.
Poi però in città arriva Cornelius Jackson, il nuovo sceriffo, personaggio cuiroso alquanto, ad allora anche la ragazzza trova la forza di ribellarsi.

C’è da divertirsi! Il film è buono, ben narrato, ben costruito. Gli ambienti spettacolari come spesso capita in film del genere (nel senso di ambientati in quei luoghi), ma il punto di forza sono due personaggi fenomenali… anzi tre!

Il terzo è il reverendo, il profeta, cattivo, cinico, che usa la religione come scudo per i suoi porci comodi. Jason Isaacs gli da un volto scavato e un tono da cattivo senza speranza.

I due principali sono invece l’incredibile Cornelius, simpatico, cinico, spietato, ironico, senza pietà, capace di giocare continuamente la carta dell’ironia, interpretato da uno straordinario Ed Harris.
E poi Sarah, una splendida January Jones, bellissima, prima moglie innamorata e poi vendicatrice spietata sulla linea (sia erotica che micidiale) della sposa tarantiniana, che se ne va in giro truccata e di rosa vestita.

Non perdetelo!

Autore: Gabriele Farina

Blogger, scrittore, regista, poeta, in fondo narratore di storie. Nel 2005 nasce il suo storico blog Vita di un IO