Si chiudono oggi a Venaria Reale le riprese di “Animale Umano”, lungometraggio diretto da Alessandro Pugno e prodotto dalla società torinese Redibis Film di Daniele Segre e Daniele De Cicco.
Un percorso produttivo di 14 settimane per questa opera prima di finzione del regista originario di Casale Monferrato che mette al centro della vicenda la storia parallela di Matteo, bimbo italiano che sogna di diventare torero e Fandango, vitellino che nasce in Andalusia.
Le riprese in Spagna sono state realizzate tra novembre e aprile, a Siviglia. La produzione italiana ha avviato in gennaio le riprese piemontesi, partendo dall’alessandrino – un giorno a Casale Monferrato, dove il film è ambientato – per proseguire con ulteriori nove giorni di shooting tra Torino e dintorni.
Il progetto – una coproduzione internazionale con forti connotazioni piemontesi, dal regista, alla società di produzione, al cast artistico e tecnico, alle località della rete regionale coinvolte – ha beneficiato sia del fondo di sostegno allo sviluppo della Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Film Tv Development Fund sia del contributo del Piemonte Film Tv Fund (POR FESR Piemonte 2014-2020-Azione III 3c.1.2), fondo di sostegno alla produzione attivato dalla Regione Piemonte, e ha recentemente ottenuto anche il fondo di coproduzione Eurimages.
L’ultimo ciak proprio a Venaria Reale, per una scena di raccordo con le riprese effettuate a Casale Monferrato, ovvero la partenza del bus che accompagnerà il protagonista e la sua classe in gita in Spagna. Un’abitazione privata di Pino Torinese ha invece fatto da cornice alla casa del piccolo Matteo, mentre il Comune di Avigliana è stato coinvolto per 2 giorni di riprese dove è stata ricreata una agenzia di pompe funebri. Le riprese piemontesi sono state infatti realizzate con la collaborazione della Città di Avigliana, di Casale Monferrato, di Venaria Reale e della Reggia di Venaria.
35 i tecnici impiegati sul set, tra cui l’organizzatore generale Stefano Masera, la Casting Director Sara Patti che ha scelto il piccolo protagonista Ian Caffo (originario di Bussoleno) e Alessia Olivetti come coach del bambino; la scenografa e costumista Elisabetta Ajani – che ha inoltre coinvolto gli studenti dell’Accademia Albertina – e inoltre il fonico Simone Brizio. Il montaggio del film è affidato a Enrico Giovannone, e le musiche sono composte da Giorgio Ferrero di MYBOSSWAS. Ad occuparsi delle lavorazioni tecniche durante le riprese, così come della sottotitolazione e dell’audiodescrizione, è la società torinese ImagoVFX di Fabrizio Nastasi.
Sinossi
Nelle assolate praterie dell’Andalusia è appena nato un vitellino. In un paesino avvolto nella nebbia della Pianura Padana il giovane figlio di un’impresaria di pompe funebri sogna di diventare un torero. Fandango e Matteo crescono in mondi molto diversi, eppure le loro vite si rispecchiano l’una nell’altra. Entrambi lasceranno l’infanzia per diventare adolescenti e poi adulti, sperimentando le stesse gioie e le stesse sofferenze della crescita.
Solo alla fine i due s’incontreranno nell’arena di fronte a centinaia di persone.