Curiosa opera svedese questo Lfo firmato dal simpatico Antonio Tublén (che era in sala con suo cappellino a raccontare aneddoti).
Leggi tutto “LFO, quando il potere è nelle mani sbagliate #TFF31”
Quotidiano Piemontese
Curiosa opera svedese questo Lfo firmato dal simpatico Antonio Tublén (che era in sala con suo cappellino a raccontare aneddoti).
Leggi tutto “LFO, quando il potere è nelle mani sbagliate #TFF31”
Con Au nom du fils Vincent Lannoo va ad impelagarsi in una delle piaghe più drammatiche dei nostri giorni: la pedofilia da parte dei preti e la copertura che in molti casi la Chiesa ha dato a questi squallidi personaggi. E bisogna ammettere che ne esce alla grande con l’arma del grottesco ma senza dimenticare lo squallore.
Leggi tutto “Au nom du fils, una discreta soluzione per la piaga dei preti pedofili #TFF31”
Bruce McDonald non tradisce e con The husband ci regala un’altra prova d’autore molto interessante, con una bella mano da parte di Maxwell McCabe-Lokos, capace di tirare fuori una prova d’attore davvero notevole.
Leggi tutto “The husband, com’è difficile a volte fare il marito #TFF31”
Big bad wolves merita un discorso preciso. Perchè è un film notevole, ottimamente scritto e girato. E poi perchè Aharon Keshales e Navot Papushado si divertono a spiazzarci realizzando praticamente due film in uno. L’insieme è un thriller notevole, duro, violento, pieno di brutta gente, alcuni bruttissimi. In mezzo però ci infilano una parte consistente da vero torture movie, con tutta l’ironia del caso. Ed il fatto è che anche questa parte è fatta bene e si lascia ricordare.
Leggi tutto “Big bad wolves, due film al prezzo di uno #TFF31”
Con Computer Chess siamo davvero di fronte a qualcosa di curioso. Il film di Andrew Bujalski è a tutti gli effetti una sorta di ricostruzione di cosa avrebbe potuto essere una riunione tra programmatori di computer all’inizio degli anni ’80, in particolare tra programmatori di software capaci di giocare a scacchi. Solo che da qui si parte e poi nel film c’è molto altro.
Leggi tutto “Computer Chess, quando i computer giocavano a scacchi #TFF31”
Ugly è un film strano, lontando dalla tradizione di Bollywood, ma particolare anche per la sua struttura. Anurag Kashyap viaggia continuamente tra l’ironia e la violenza. Il film è crudo, tosto, ma a tratti di sorride. Il punto centrale però è l’incredibile ambiente umano in cui il film è ambientato, dove sono davvero tutti brutti, sporchi e cattivi, non c’è uno che si salva: giuro!
Leggi tutto “Ugly, dove sono tutti brutti, sporchi e cattivi #TFF31”
Se avete nell’animo un minimo di humor irlandese The stag è la commedia per voi. John Butler realizza un film pulito, divertente, ironico, veloce, dove non mancano i messaggi di fondo.
Leggi tutto “The stag, addio al celibato all’irlandese #TFF31”
Blue ruin è un revenge movie con i controcazzi (e scusatemi se ho detto revenge movie). Jeremy Saulnier racconta una storia che viaggia sulle note del thriller con qualche spruzzatina di gore giusto dove c’è bisogno.
Ammetto che mi è un po’ sfuggito il senso di C.O.G.. Il film di Kyle Patrick Alvarez è un film sul fanatismo religioso? Sul cambio di vita? Sulla provincia americana? Forse un po’ di tutto questo, però…
Leggi tutto “C.O.G. è un film sul fanatismo religioso? #TFF31”
Ricordate Harry ti presento Sally? Quelle parti in cui i protagonisti raccontano direttamente allo spettatore quello che è accaduto? Ecco, 2 autunni 3 inverni gioca molto su situazioni di questo tipo. Sébastien Betbeder sviluppa l’intero film con i protagonisti che raccontano la vicenda allo spettatore interrompendo la scena, bloccandosi, parlando come intervistati. Il gioco strutturale è questo e funziona molto bene.
Leggi tutto “2 autunni 3 inverni, una storia d’amore in prima persona #TFF31”