Per tutto il periodo degli anni ’70 la commedia scollacciata italiana, il poliziottesco e perfino il giallo all’italiana e lo spaghetti western hanno ridotto la figura dell’omosessuale a macchietta, a caricatura, a “checca isterica”, il più classico dei finocchi.
E infatti proprio Ne avete di finocchi in casa? si chiama il divertente e comunque interessante documentario di Andrea Meroni che analizza la produzione italiana di quegli anni sotto questo punto di vista, con spezzoni e un sacco di testimonianze.
Lo sguardo dell’autore non è però accusatorio. Meroni, che si prende molto in giro infilandosi come figura narrante del doc, cerca di analizzare, di capire il perché di una rappresentazione così insistita e se questa possa aver causato danni nell’immaginario collettivo italiano e nel rapporto nei confronti della comunità gay… per non parlare dei danni che può aver fatto agli omosessuali non dichiarati.
Ne viene fuori un bel documento, autoironico ma attento. Pieno zeppo di riferimenti, immagini, richiami. Tra le cose migliori il punto sugli attori che hanno maggiormente interpretato quei ruoli in quegli anni (e negli anni successivi) perché si era poi diffusa la facile moda di affibbiare ad un attore che “funzionava” sempre la stessa parte, per avere una macchietta pronta, del sicuro successo.
Si cerca anche di capire come e quando è cambiata la tendenza, quali sono stati i titoli importanti, le pietre miliari che hanno detto qualcosa in più, quali gli attori che hanno segnato l’epoca e come i vari registi hanno mostrato la questione al pubblico.
Tra gli intervistati Giorgio Arlorio, Lino Banfi, Paolo Baroni, Martine Brochard, Enrico Vanzina, Davide Pulici, Marco Giusti, Leo Gullotta.