Non basta un finale clamoroso per riscattare un film in fondo noioso e in cui capita davvero pochissimo. Peccato perchè Los decentes di Lukas Valenta Rinner ribalta davvero tutto in pochi minuti finali.
Belen trova un nuovo lavoro come donna di servizio in una casa di ricconi dove vivono una donna e suo figlio, tennista professionista scarso. Il nuovo lavoro non le regala grosse soddisfazioni. Il personaggio è trista dal principio e rimane tristissima anche nel nuovo lavoro, dove le tocca confrontarsi con un mondo per lei molto lontano.
Nulla cambia neppure quando comincia ad uscire con una guardia giurata che controlla il villaggio di super ricchi di cui fa parte la casa. Qualcosa cambia invece quando Belen scopre che col super villaggio confina una sorta di comune di nudisti.
La donna si avvicina a questo mondo e un sorriso comincia ad apparire sul suo volto.
E’ davvero un film sulla liberazione nudista, sulla libertà, sulla presa di coscienza. Lo scontro tra il villaggio dei ricchi e quello dei nudisti è totale. Chiusura contro apertura, regole contro libertà, noia contro divertimento, stress contro emozioni… e metteteci pure tutto il resto che vi viene in mente.
A dividere i due mondi una rete elettrificata fatta erigere naturalmente dai ricchi per proteggersi “dallo schifo che li minaccia”. Sarà proprio quella rete a scatenare il funambolico finale.