E’ in post produzione “La paura trema contro”, il primo lavoro a soggetto di Stefano Pupi Oggiano. Musicista, amante, collezionista ed esperto di cinema, ideatore con Davide Della Nina del Dario Argento Tour Locations Torino, dopo vari documentari dedicati al cinema “fatto da altri”, Oggiano si è finalmente messo in proprio per dare alla luce la sua prima opera da regista.
Dopo tanta passione e tanto lavoro intorno al mondo del cinema hai deciso di diventare finalmente protagonista. Come hai deciso di metterti a scrivere e dirigere il tuo primo film?
Dopo una vita dedicata al cinema da spettatore, da appassionato, da collezionista, dopo una serie di documentari realizzati sempre dedicati al mondo del cinema, dopo l’esperienza del Dario Argento Tour Locations Torino, ho sentito il bisogno di raccontare in prima persona una storia nata dalla mia testa e naturalmente da tutto il cinema che ho visto in questa vita. Ho sempre scritto; canzoni, racconti, poesie anche semplici frasi lasciate così a “maturare” che potevano appunto diventare canzoni, racconti o poesie. L’idea del film nasce dall’aver constatato che avevo raccolto e immagazzinato tutta serie di “quadretti”, “immagini” in una mia particolare visione che erano esprimibili solamente con il mezzo filmico. Alcune soluzioni le avevo già sperimentate nei miei lavori video, nei numerosi videoclip e corti realizzati negli ultimi 15 anni, tuttavia quell’alchimia musica-immagini che avevo dentro sentivo che poteva essere espressa solo attraverso un film.
Frankie Converso sul set – Foto Mau Parietti
“La paura trema contro” è un titolo che è difficile incasellare in un genere preciso. Secondo te che film sta nascendo?
Sta nascendo un film che non appartiene ad un solo genere. C’è dentro fantascienza, giallo, thriller, naturalmente un po’ di horror… però credo che la cifra che maggiormente lo contraddistingue sia l’ironia. Un po’ per allentare la tensione sui temi trattati, ma anche perché credo che una storia così pazzoide avesse bisogno di essere un po’ presa in giro. Non è però da considerarsi una parodia. E’ un po’ quando si scherza tra due persone che si amano, nel rapporto è prevista anche la presa in giro, lo scherno, ma non è mai messo in discussione l’amore. Ecco, è come se avessi giocato a prendere in giro il genere che più amo: quello della Paura. La voglia di giocare con il cinema e divertirsi a mettere in scena un cinema che parla anche un po’ di se stesso.
Chi si aspetta da Oggiano un omaggio puro a Dario Argento è sulla strada sbagliata. Tuttavia i riferimenti al Maestro non mancheranno…
Si, in effetti “La paura trema contro” non ha nulla a che vedere con il cinema di Dario Argento. Del resto cercare di imitare il Maestro, o anche solo di omaggiarlo con sequenze a lui ispirate, mi sarebbe sembrato poco appropriato… e comunque non era quello che avevo in mente. Però non potevo far finta di niente e quindi chi conosce i film di Argento non faticherà a trovare dei segnali ben precisi della sua presenza. Basterà fare attenzione ai personaggi. Durante il montaggio con Alessandro Benna, mi sono reso conto di averne inseriti così tanti che alcuni non ricordavo neppure di averli girati…
Daria Baldassarre al trucco – Foto Mau Parietti
Cosa puoi dirci della trama del film?
Poco, non vorrei rovinare la sorpresa allo spettatore. Abbiamo una bella famigliola, padre, madre e una splendida figlia. Tutto sembra viaggiare nel migliore dei modi ma ci accorgeremo che qualcosa non funziona, che c’è qualcuno che nasconde un segreto. Poi accadrà qualcosa di grave, una sparizione misteriosa che smonterà tutto lo scorrere lineare della vita quotidiana.
Toccherà ad un commissario di polizia molto particolare indagare e intorno a lui si muoveranno altri personaggi che contribuiranno al tentativo di risolvere il mistero. Se ci riusciranno o meno però non ve lo dico. Già il titolo è una sorta di gioco di parole. Innanzitutto la paura fa tremare ma sicuramente non trema. Inoltre girando attorno al verbo potrebbe essere interessante pensarlo come “la paura trama contro” oppure “la paura rema contro”. Già per questo il tutto inizia a fare un po’ meno paura. (ride)
Frankie Converso, Osmar M. Santucho, Alessandro Benna… sono molti i professionisti che hanno deciso di appoggiarti in questa tua avventura…
Si, abbiamo messo insieme una bella squadra. Siamo in tutto 18 a lavorare al film. Quasi tutti con esperienze video alle spalle. Mi interessava per esempio che tutti avessero avuto una qualche dimestichezza col mezzo “video”. I tre che hai citato sono, da questo punto di vista, già navigati in tal senso. Ma anche un bel gruppo di amici (le risate!!!) sia davanti che dietro la macchina da presa. Li ringrazio fin da subito tutti anche se loro lo sanno che per me i collaboratori sono fondamentali.
Tu sei anche (soprattutto) musicista e cantautore. La colonna sonora del film è completamente tua e avrà un ruolo importante. Come è nata?
La colonna sonora è nata parallelamente al film. Alcuni brani li avevo già in testa, altri li ho composti appunto mentre andavamo girando. Man mano che la storia prendeva corpo nella mia testa, veniva affiancata dalla musica che poi la accompagnerà. Sono una serie di brani scritti (19 tracce) appositamente per le scene che compongono il film e naturalmente uscirà anche il cd che contiene la colonna sonora originale. La soundtrack è composta in due tronconi bene definiti. I brani più rock li ho scritti pensandoli sugli arrangiamenti che avrei poi realizzato insieme ad Alessandro Benna (anche lui musicista, del quale ho sempre apprezzato le sue sonorità taglienti), che ne ha curato anche la registrazione presso il suo Studio. Per i brani invece più classici, arrangiati con strumenti per lo più orchestrali, ho lavorato con Stefano Lori, straordinario musicista, affidandomi completamente alla sua grande sensibilità musicale per gli arrangiamenti e la produzione.
Oggiano e la piccola Carlotta – Foto Mau Parietti
Il film è girato completamente a Torino?
Si, tranne alcuni raccordi a Londra. Ma come spesso accade Torino interpreterà non solo se stessa ma anche altre capitali europee. Ci sono scene girate vicino al Valentino, in centro, sul Sangone, a Spina3, a Santa Rita, in altri angoli di Mirafiori, interni ed esterni. Abbiamo però sempre scelto angoli non immediatamente riconoscibili della città. La Mole, per intenderci, non la vedrete.
Qual è il budget del film?
Possiamo considerarlo un film a bassissimo budget. Che non vuol dire che non abbiamo speso nulla, ma che con poco siamo riusciti comunque a realizzare un prodotto che ci sembra di tutto rispetto, dignitoso. La sfida era realizzarlo il film!
Quando potremo vederlo in sala?
Non ci sarà una distribuzione tradizionale (a meno che naturalmente qualcuno non decida di acquistarlo). Cominceremo a farlo girare per i festival e cogliendo le occasioni che ci capiteranno. Mi piacerebbe ovviamente che fosse visto il più possibile e cercheremo di accompagnarlo in giro per l’Italia. Spero che il suo viaggio possa cominciare in autunno.
Prossimamente?
Un nuovo film. Già in cantiere, a prescindere da quale sia l’esito de “La paura trema contro”. Perché vedi… la Paura è fermarsi contro! (ride)