Afghanistan 2006. Truppe inglesi stazionano nel nulla di un deserto. Controllano eventuali scambi e movimenti in un villaggio vicino. E’ la partenza di KILO TWO BRAVO di Paul Katis, film in cui non dovrebbe succedere nulla fino a quando qualcosa succede … eccome!
Succede che durante un pattugliamento (partito con la solita noia) una squadra finisce in una piccola pianura che non dovrebbe essere minata e invece si rivela un inferno.
Da quel momento parte la drammatica serie di eventi e decisioni per tentare di salvare il primo ferito… e poi il secondo… e poi il terzo. Solo che i feriti aumentano e i medici e i soldati in campop dimuniscono, così come i kit di soccorso. Per non parlare dell’arrivo dei soccorsi con gli elicotteri.
E’ un film duro nei momenti duri, un film di guerra ma senza azioni di guerra. Un film che racconta la guerra nei suoi momenti di noia totale, dal punto di vista dei soldati, quasi abbandonati nel nulla. Fino a quando, in un’azione che non è nemmeno di guerra, si va incontro al disastro.
Il racconto è un po’ all’americana, con i soldati eroi e tutto quello che potete immaginare. però il film è forte, duro, potente. E lo diventa ancora di più se pensiamo che è tratto da una storia assolutamente vera.