C’è un festival tra i tanti a cui sono particolarmente legato per un motivo estremamente pratico: nel periodo in cui mi dilettavo a realizzare cortometraggi per ben due volte mi selezionarono per la partecipazione.
Parlo del Valsusa Film Fest.
Il Valsusa Film Fest è un festival aperto a tutti e che pone l’attenzione sulla salvaguardia del territorio e della memoria storica.
Le quindici edizioni passate hanno dimostrato che i due temi non sono così lontani tra loro come potrebbe sembrare ad un lettore disattento.
Il tema guida di quest’anno è Terre contese, quanto mai attuale.
Si legge nel bando
Ci sono terre preziose e terre rare, terre di confine e terre di passaggio.
E poi ci sono i tanti utilizzi della terra in concorrenza tra loro: agricoltura e biocarburante, edilizia e paesaggio, allevamento e pannelli fotovoltaici.
Anche nell’epoca della società liquida e dell’economia basata sulla finanza, la terra rimane un elemento intorno a cui si concentrano idee, interessi e sensibilità differenti: un’equa distribuzione resta ad oggi un miraggio.
Da est a ovest, da nord a sud, ad ogni latitudine e in ogni tempo si è cercata non solo una soluzione per la proprietà della terra ma anche una sintesi spesso difficile tra vocazione della terra e possibilità di vita per i residenti.
A Trieste, terra di confine, come in Valle di Susa, terra di passaggio, come a Lampedusa, terra di approdo. E quando la sintesi non si trova, si alza il livello della sfida.
Dalla seconda guerra Mondiale il più grande conflitto che ha colpito l’Europa ha interessato i Balcani dove questioni economiche, mascherate dietro differenze etniche e religiose, hanno insanguinato le terre in cui da secoli si incontravano, e scontravano, Oriente e Occidente.
Nel 2012 saranno 20 anni dall’inizio di quel conflitto fratricida.
Trovate sul sito il bando completo e c’è tempo per inviare i propri lavori fino al 15 marzo.