Ricordate la squadra di bob giamaicana di Cool Runnings? E il film La mossa del pinguino di Claudio Amendola? Ecco, se shakerate con moderazione le due storie potreste avere un’idea di quello che sarà Ghiaccio – il documentario, prodotto da ActingOut per la regia di Tomaso Clavarino.
Ovviamente la mia è solo una suggestione perchè “Ghiaccio – il documentario” ha una base di racconto sociale decisamente diversa e poi perchè in realtà il film non esiste ancora. Esiste però il crowdfunding che permetterà a Ghiaccio di essere realizzato.
Insomma, Ghiaccio racconta la storia di Kebba, James, Edward, Seedia, Lamin, Joseph, 6 richiedenti asilo che dall’Africa sono arrivati in una valle piemontese, ed ora sono in attesa di conoscere il loro futuro.
Nel posto climaticamente più distante dalla loro terra d’origine, i ragazzi hanno fondato la prima squadra di curling di rifugiati: l’Africa First Curling Team. E quest’anno sono stati ammessi al campionato nazionale pur non essendo cittadini europei.
Ora inizia la vera sfida: riusciranno a trovare una collocazione nella loro nuova vita proprio grazie al ghiaccio, quell’elemento che prima avevano visto solo in un bicchiere di coca cola?
Il film segue le vicende del gruppo, tra integrazione e burocrazia, mantenendo l’attenzione sul curling come mezzo di riscatto sociale e umano, una prospettiva originale per raccontare una storia di integrazione.
Le prime immagini (come sempre) spiegano molto meglio dove vuole arrivare il progetto.
https://vimeo.com/298134213
Il crowdfunding è appena partito e sul sito dedicato su legge:
Con questa campagna di crowdfunding vi chiediamo di diventare supporter delle avventure – non solo sportive – di Kebba, James, Edward, Seedia, Lamin, Joseph!
Il contributo, anche se simbolico, ci permette di creare una squadra a supporto del nostro team, per vincere la partita più importante, quella dell’integrazione.
Il film è il nostro modo per raccontare questa vicenda e la vostra partecipazione ci serve per garantire la circolazione dell’opera una volta ultimata!
Tra i premi infatti trovate la copia del film per uso privato, così come i diritti di sfruttamento non profit… Ci piace l’idea di creare una rete attorno a questa storia unica, che merita sia di essere raccontata che di essere ascoltata.