Ieri, mercoledì 30 gennaio 2013, l’associazione Piemonte Movie ha comunicato la sospensione della XIII edizione della propria manifestazione cinematografica, il gLocal Film Festival.
Decisione difficile e dolorosa – si legge nel comunicato – ma inevitabile dal momento che da troppo tempo
non si ha alcuna certezza dagli enti pubblici sui fondi messi a disposizione per la cultura, e Piemonte Movie non può affidarsi alle proprie solo forze per realizzare una manifestazione così impegnativa.
Ho chiesto a Gabriele Diverio, vicedirettore della manifestazione di spiegarci i motivi di questa scelta e qual è la situazione. Qui di seguito la sua risposta.
“Rischieremmo un fallimento e non vogliamo sprecare il buon lavoro fatto negli ultimi anni. A farne le spese saranno per primi i cortometraggi che perderanno la loro vetrina (Too Short to Wait – Anteprima Spazio Piemonte).
Annullando l’evento di febbraio, pagheranno dazio i cortometraggi: primo passo nel mondo del cinema per tutti gli aspiranti cineasti e ardente passione per tutti coloro che, nel proprio tempo libero, preferiscono ritrovarsi con amici e organizzarsi in piccole troupe.
I cortometraggi iscritti alla VI edizione di Spazio Piemonte e provenienti da tutta la regione sono stati in tutto 130 ed è nei confronti dei loro autori che mi sento maggiormente in difetto. Sono tantissimi anni che curo la sezione dedicata ai film brevi e ormai conosco di persona molti dei registi e degli attori… Il solo fatto di non poter offrir loro la consueta vetrina, rappresenta una sconfitta.
Anche il festival vero e proprio, il gLocal Film Festival di marzo, è a forte rischio, ma c’è ancora la speranza di riuscire a realizzarlo, certo sarà importante vedere come reagiranno le istituzioni a questa nostra dichiarazione di resa.
Ci tengo comunque a precisare che le attività dell’associazione non si fermano: questa sera partirà la quarta edizione di Cherasco Movie (CN) e i nostri presidi cinematografici sono in continua espansione (hanno da poco aperto quelli di Asti, Condove e Pianezza)… non ci diamo per vinti, dunque!”