Cosa si nasconde negli archivi del KGB? Cosa succedeva in quelle stanze? Che segreti ci saranno ancora da svelare? Ma soprattutto quali sono le storie degli uomini e delle donne che hanno avuto a che fare con il noto organismo di sicurezza dell’Unione Sovietica?
E’ quello che proveranno a raccontarci Maxì Dejoie e Virginija Vareikyté con FIVE: Tales of KGB, documentario che racconta storie di vita vissuta nel KGB e che si preannuncia davvero interessante.
Cinque storie per raccontare un sistema: il documentario tratta storie avvenute nell’ultimo decennio dell’URRS, gli anni ’80. Gli autori hanno deciso di coinvolgere personaggi che raccontassero il sistema da entrambi i lati, quindi sia ex-prigionieri e dissidenti politici che ex agenti e interrogatori del KGB, in modo da ottenere un quadro completo ed oggettivo.
E quello che ne sta venendo fuori è qualcosa di interessante davvero. Guardate per esempio questo stralcio di una delle interviste ai protagonisti.
Dopo quasi due anni di ricerche, finalmente gli autori sono pronti a completare l’ultima parte di riprese, andando a filmare negli ambienti in cui le storie si svolsero trent’anni or sono. La location principale è Vilnius, capitale della Lituania in cui ha sede l’ex edificio del KGB, ora Museo del Genocidio Lituano.
Perchè il progetto veda la luce c’è però bisogno del vostro aiuto!
Per completare il lavoro infatti gli autori hanno lanciato una campagna di crowdfunding su Indiegogo, offrendo in cambio di un contributo economico una serie di ricompense esclusive a seconda dell’impegno del finanziatore: dal poster del documentario ad un weekend a Vilnius. La campagna si concluderà il 20 maggio.
Il documentario è prodotto dall’italiana Indastria Film di Claudio Bronzo e Lorenzo Lotti (già produttore di The Gerber Syndrome) e dalla lituana Just A Moment di Dagne Vildziunaité, società di produzione specializzata in documentari.
Il progetto ha ottenuto il supporto dal Doc Film Fund della Film Commission Torino Piemonte e dal Lithuanian Film Center, oltre ad essere supportato da importanti istituzioni come l’Ambasciata Italiana in Lituania e il Centro di ricerca sul Genocidio e la Resistenza Lituana.
L’equipe artistica del documentario è composta da Federico Torres che ne curerà la fotografia, Enrico Ascoli per la colonna sonora, Eitvydas Doškus secondo operatore di ripresa e Danilo Novajra produttore associato.