Come fa una donna di 60 anni che ha passato anni in una comunità di recupero per alcolizzati a reinserirsi nella società? EVA NOVÁ racconta questo e Marko Škop prova a farlo utilizzando una straordinaria Emília Vášáryová e la sua capacità di esprimersi davanti alla macchina da presa.
Eva è un’attrice ma l’alcool l’ha rovinata. Quando torna al mondo libero è rifiutata da tutti, prima di tutto dalla sorella e dal figlio, di cui si è inevitabilmente sempre curata poco. C’è anche una nipote che ora vorrebbe connquistare.
Tutto però è difficile, quasi impossibile. C’è da trovare un lavoro, c’è il sogno nascosto di poter tornare a recitare. E poi naturalmente c’è sempre l’alcool, lì pronto a spacciarsi per aiuto in un qualunque momento di difficoltà.
La narrazione è delicata, in fondo triste. Il volto della protagonista racconta molto della sofferenza subita e delle difficoltà a ricominciare. Ma non c’è rassegnazione in quel volto. C’è la voglia fortissima di riuscire a farcela, pur nella consapevolezza che ci saranno altre cadute.
Anche Eva Nova arriva dal Torino FilmLab, a conferma che è stata davvero una splendida intuizione.