Lo stallo imbarazzante sulla nomina del nuovo direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino avrà evidentemente e ovviamente conseguenze serie. E in realtà potrebbe averne già avute: potremmo esserci giocati il Torino Gay & Lesbian Film Festival (la cui importanza è di evidenza intuitiva a tutti – forse – e al quale sono particolarmente legato – al punto che il direttore Giovanni Minerba mi volle come giurato in una delle ultime edizioni).
Il punto della situazione lo fa con la consueta lucidità Gabriele Ferraris, leggetelo! Senza la nomina di un direttore (a Barbera è già stato chiesto di rimanere fino al 31 dicembre e difficilmente accetterà di rimanere a fare il tappabuchi senza poteri reali) non è possibile contrattutalizzare lo staff
Nessuno può seriamente pensare che un festival di quel livello si organizzi in quattro mesi. Di solito il direttore Giovanni Minerba e i suoi collaboratori venivano contrattualizzati dal Museo del Cinema (da cui dipende il Tglff) a settembre, su indicazione del Comune, e cominciavano a lavorare. La contrattualizzazione è un atto formale, in assenza del quale Minerba e compagni non possono assumere impegni a nome del Festival, non possono quindi cercare i film, contattare gli ospiti, accordarsi con le case di produzione. Insomma, non possono fare nulla. Al massimo visionare qualche pellicola.
Confermo che Minerba al momento non parla e rimanda a chi ha al momento il dovere di decidere: Regione e Comune. Attendo con ansia e timore i prossimi passi, che dovranno necessariamente essere imminenti.
Se vi interessa la mia posizione è la stessa di sei mesi fa: chiedere a Barbera di fare il direttore del MNC per la prossima intera gestione ridandogli pieni poteri e aggiungendoci tante scuse per la figuraccia mondiale.
Aggiornamento ore 14.30
E’ appena giunto un comunicato congiunto degli assessori Parigi (Regione) e Leon (Comune), che vi riporto
“Nell’incontro di oggi abbiamo individuato un percorso condiviso sul futuro del Museo Nazionale del Cinema, per garantire il bene di questa importante istituzione. Con l’ipotesi di lavoro elaborata, intendiamo confrontarci con il Comitato di gestione, per poter portare avanti un cammino il più possibile condiviso e trasparente”.
Quando ne sapremo di più ve lo farò sapere.