Sarà Chiara Francini la signora dell’imminente GLBT – Da Sodoma ad Hollywood.
L’attrice italiana, una delle figure emergenti degli ultimi anni sia con serie tv di successo che con film apprezzati dalla critica, sarà infatti a Torino nel doppio ruolo di madrina del festival e di presidente della giuria lungometraggi.
La scelta mi sembra nella scia di quella coerenza che il direttore Giovanni Minerba ha sempre avuto in questi anni di festival e sarà anche un’occasione per conoscere più da vicino un’attrice che mi sembra davvero interessante.
Queste le dichiarazioni di Chiara Francini che riporta il sito del GLBT, decisamente senza peli sulla lingua.
Ho sempre seguito con attenzione il Festival e le sue proposte cinematografiche. I miei amici gay che lo hanno frequentato ne hanno sempre detto un gran bene. Ora finalmente potrò partecipare in prima persona e godermi una settimana di cinema fuori dagli schemi.
Siamo nell’era paleolitica, l’influsso del Vaticano è troppo ingombrante. Soprattutto quando sono via, a Londra o a Los Angeles, la differenza salta subito agli occhi. Ad esempio il mio fidanzato è svedese e ho scoperto che la ‘vescova’ della sua città è lesbica, sposata con una donna, ma nessuno si è mai permesso di obiettare nulla. Ho anche amici, in coppia da anni, che sono andati all’estero per sposarsi esasperati dal fatto che non potessero coronare il loro amore in Italia. La condizione dei gay qui da noi è considerata un’eccezione, un fatto stravagante e se ne ha un’immagine deformata, parziale, a volte anche ridicola. All’estero è considerata una cosa normale, come è ovvio che sia