Zooschool – Intervista con Andrea Tomaselli

Mi piace su queste pagina dare spazio anche a progetti che non siano le grandi produzioni.
Così dopo aver scoperto il progetto Zooschool mi è sembrato interessante intervistare Andrea Tomaselli, che ne è l’ideatore ed il regista.

Si tratta di un film horror con una forte componente sociale che verrà girato questa estate a Settimo Torinese.
E c’è anche una particolarità non da poco. Chi vuole potrà partecipare alla produzione.

Dopo l’intervista vi lascio il trailer con la spiegazione del progetto.

1. La sinossi di Zooschool racconta di un massacro all’interno di una scuola. Idea di partenza non nuova, ma questa volta il killer è un professore.

Proprio questa particolarità è una delle matrici della storia. Si è sempre raccontato di alunni che impazziscono e compiono massacri. Al limite, ci si è spinti a puntare il dito contro genitori e professori come responsabili di comportamenti del genere. Noi volevamo andare oltre, e analizzare le colpe degli adulti al di qua delle loro
responsabilità indirette, svelando le personalità disturbate degli adulti stessi, che diventano veleni letali quando questi ultimi ricoprono ruoli di responsabilità educativa.

2. Spesso negli anni l’horror è stato utilizzato come strumento di denuncia sociale. In questo caso però la tua è addirittura una dichiarazione d’intenti preventiva. L’indice è puntato sulla situazione della scuola italiana.

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ActingOut – piccoli produttori crescono

Cinema e video a Torino non sono (ovviamente e per fortuna) solo grandi produzioni.
Ci sono una bella serie di iniziative più o meno piccole, con tanta voglia (e spesso l’innegabile merito) di crescere.

Tra queste metto senza dubbio ActingOut, che possiamo definire in tanti modi ma è innegabilmente un gruppo di persone che “fanno cose”. E nello spcifico pubblicano un Magazine, organizzano eventi e da qualche tempo, grazie ad ActingOut Prod producono anche (e soprattutto) video… in gran quantità e di ottimo livello.

Ho fatto qualche domanda a Tommaso Caroni, che di ActingOut è il pensatore originario, e questo è quello che mi ha risposto.

1. A giugno compie 5 anni l’idea originaria di ActingOut, che sul sito è rappresentata dall’immagine di un foglio di carta da te firmato che è il manifesto del progetto. Come nasce il desiderio di far nascere ActingOut?

Acting Out è nato cinque anni fa’per necessità. L’idea originaria non era tanto di creare un gruppo di lavoro con cui realizzare progetti, ma di formare una redazione in grado di misurare la temperatura culturale della città, andando a sopperire a quelle che io ritenevo ingiustizie mediatiche. Il nostro obbiettivo era promuovere realtà artistiche di qualità che non trovavano il giusto spazio nell’ambito del panorama culturale cittadino e spazio sui maggiori mezzi di informazione. 5 anni fa facebook in Italia era agli inizi e non c’erano molti modi, a parte quelli più isitituzionali, per avere una adeguata programmazione cittadina. Abbiamo così deciso di pubblicare un magazione mensile cartaceo, stampato in bianco e nero, con una sua fortissima identità che è riuscita in 5 anni a creare oltre che un bacino di pubblico affezionato anche un gruppo di lavoro che ha proseguito la collaborazione anche in altri ambiti.

2. In 5 anni di cose ne succedono un sacco. Come è cambiato Acting Out in questo tempo?

Acting Out nel 2008 è passato su internet mantendendo una sua anima cartacea (sono previsti numeri cartacei speciali, in occasioni particolari) al sito Actingoutmag.com.
Oltre a questo Acting out è diventato anche un associazione che si occupa dell’organizzazione di eventi multimediali, di didattica di cinema nelle scuole della provincia di torino e di produzioni video di vario tipo.
E’ nato a novembre dello scorso anno ActingOut Prod una nuova area dell’associazione che realizza videoclip, documentari, spot, cortometraggi e video istituzionali per realtà sul territorio.

3. In che modo questi 5 anni hanno portato alla nascita di questi nuovi progetti?

Il gruppo di lavoro è sempre stato solido, e occupandomi io di video da diverso tempo, ho coinvolto nella realizzazione per esempio dei contenuti multimediali del magazine online, e negli eventi di proiezione organizzati, persone con cui già collaboravo al di fuori del progetto acting. In questo modo acting è diventato un punto di riferimento e il passaggio a ufficializzare la nascita di una nuova realtà video è stato un passo naturale.
Ora insieme a Luca Vigliani (regista, operatore e montatore) Rocco Riccio (regista e montatore) e Federico Torres (direttore della fotografia) lavoriamo quotidiamente a progetti nostri e produzioni video commissionate da terzi.

4. Chiudiamo ovviamente con le prospettive future. Dove vuole arrivare, cosa vuole diventare Acting Out da grande?

Diciamo che Acting Out vuole crescere prima ancora di diventare grande. Il magazine continua a uscire regolarmente ogni mese, mantendendo il suo scopo primario di promozione di giovani realtà artistiche torinesi, e la redazione lavora sempre con lo stesso spirito costruttivo. Acting Out Prod vuole continuare a farsi conoscere e a realizzare bei lavori. Il futuro penso che sia nelle nostre mani, sta a noi continuare a lavorare bene e trovare sempre maggiori consensi con le produzioni che realizziamo.

Il modo migliore per chiudere il post mi sembra quello di mostrarvi il nuovissimo showreel con le produzioni di ActingOut Prod, che peraltro mi sembra dia l’idea della qualità dei progetti realizzati.

SHOWREEL from ACTING OUT on Vimeo.